«Pole position per...«

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Arriviamo nella sua stanza, e il mio unico pensiero è quello di togliermi questi vestiti di dosso per stare più comoda, "vai pure a farti una doccia, se vuoi posso prestarti qualcosa da metterti per dormire" non capisco come abbia fatto, mi ha letto nella mente, "avrei preferito il mio morbido pigiama con i gattini, però mi accontento", "ecco a te una felpa, trattamela bene eh" mi disse ridacchiando, il suo bagno è davvero grande, accesi l'acqua della doccia e dopo essermi tolta ogni cosa dal mio corpo, entrai facendomi travolgere dall'acqua calda, che è come se mi stesse facendo dimenticare di tutte le cose successe in questi giorni; chi lo avrebbe mai detto che sarei finita a dormire nella stessa stanza di Leclerc.

Non appena esco dal bagno, l'unica cosa che sento sono le risate di Charles che mi guarda dubbioso "vedo che ti sta piccola la mia felpa" ovviamente mi sta prendendo in giro, sembro più bassa del dovuto, e non è che io sia molto alta di mio, ma il fatto che la felpa mi arriva alle ginocchia peggiora la situazione. "Quindi nanetta, vieni a dormire o resti a fissare la mia bellezza soprannaturale" "ovviamente scelgo la prima opzione, ma lo faccio solo per te, perché non riusciresti mai a resistere ad una dea come me" dico imitando la sua voce, nel mentre raggiungo il lato di letto che mi spetta, e dopo aver spento tutte le luci ci auguriamo la buonanotte a vicenda per poi crollare in un sonno profondo.

Manca poco all'inizio delle qualifiche, e sono in ritardo come al solito, indosso un jeans ed una felpa della McLaren regalata da lando durante la pausa invernale, corro all'entrata dell'hotel per poi prendere il taxi che mi avrebbe portato in pista. Appena varco la porta del box di Norris noto Safi che parla con l'inglese e per non disturbare decido di spostarmi nel box accanto, appena entro Oscar mi viene incontro abbracciandomi, in fondo in fondo ho un pò di paura per la sua reazione, ieri sono praticamente scappata via prima che lui mi dicesse quello che doveva dirmi, "da oggi diventerai il mio portafortuna" dice l'australiano che mi fa tornare nella realtà dato che fino a qualche secondo prima ero persa miei pensieri, pochi minuti dopo alcuni meccanici chiamano il pilota perché manca veramente poco all'inizio delle qualifiche, le prove libere avvenute il giorno prima per la McLaren sono andate bene, ed i piloti sono stati costanti si spera valga lo stesso anche per oggi e per la gara.

L'ansia si percepisce da tutti, ingegneri, meccanici, parenti o amici dei piloti, ma soprattutto da loro stessi, basta guardarsi intorno per notare le facce delle persone, alcuni hanno paura, altri adrenalina ed molti sono speranzosi, «semaforo verde« ed inizia finalmente il Q1 il primo per ora è Max ma c'era da aspettarselo, le McLaren sono precisamente nella quarta e quinta posizione, non male ma si può sempre fare di meglio; sposto il mio sguardo sullo schermo generale con i risultati di tutti i piloti e le Ferrari sono in seconda e terza posizione davvero un bel risultato per un'inizio di stagione.

Ormai il tempo è passato e ora inizia il Q3, la parte più importante delle qualifiche essendo il momento in cui viene decisa la posizione delle prime monoposto per il giorno seguente in gara, ogni meccanico ha la speranza negli occhi, sono felici dei risultati fatti in giornata e sopratutto sono soddisfatti del lavoro eccellente fatto da ogni persona che compone il team, il mio telefono si illumina per una notifica, è Arthur che mi chiede come sto, ma nemmeno il tempo di rispondere al messaggio che l'urlo di Carlo Vanzini nelle mie orecchie mi rimbomba una frase che scatena in me emozioni contrastanti, sono felice, soddisfatta ma sono sopratutto fiera, fiera di quel monegasco che con tutti i problemi che ha affrontato riesce sempre a rendere tutti felici ed ecco davanti ai miei occhi il sogno che aspetto da una vita, sin da piccola sono sempre stata una fan Ferrari essendo la scuderia preferita in famiglia, ogni domenica la passavo con il mio papà a guardare i gp in tv, dopo la sua morte questo sport mi ha fatto riavvicinare i ricordi che avevo con lui sin da piccola, è come se ogni cosa mi riportasse ad un esatto momento con lui, ed eccomi li davanti al podio, dove due monoposto si parcheggiano davanti a me, alzo lo sguardo verso lo schermo ed ecco arrivare la monoposto rossa e una voce riempie il mio cuore di gioia "ed è pole position per Charles Leclerc".

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