«Hai bisogno di una mano?«

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"Sono stanca" dissi appena scesa dal taxi che portò me e Safi in hotel, dato che Lando e Oscar avevano una riunione importante con il loro team, "potrai riposarti appena arriviamo in camera, ma ricorda che questa sera abbiamo una cena" mi dice la ragazza nel mentre che entra nell'hotel, la guardo e mi concentro su quel luogo, è fresco e accogliente ma sopratutto molto affollato, di fatti fuori ci sono molti giornalisti e fan che aspettano qualche pilota uscire.

"Safi da quanto tempo, hai passato bene le vacanze invernali?" chiese un voce maschile alla mia amica che in poco tempo si trovava già davanti alla reception, la raggiungo e mi accorgo che quel ragazzo è Max Verstappen affiancato dai due piloti mercedes che indossano tutti le maglie delle proprie scuderie tranne Lewis, che ha dei cargo marroni ed una camicia sbracciata che lascia vedere tutti i suoi tatuaggi, ha veramente molto stile.

"Bhe ragazzi vi presento Anna, la mia compagna di avventure, starà con me per tutta la stagione" in quel momento sarei voluta essere sul letto della mia stanza a dormire, però mi limitai a stringere le mani a tutti e a sorridere per non sembrare antipatica, dopo svariati minuti dove i piloti parlarono con Safi delle loro vacanze, finalmente ci incamminammo per andare a cercare le nostre stanze, si trovano al secondo piano, la mia è la numero 16 e lei e Lando sarebbero stati in quella accanto, "cercate di non fare troppo rumore" dissi alla ragazza, che si limita a squadrarmi con gli occhi per poi chiudere la porta della  sua camera.

Sono passati cinque minuti e la tessera magnetica per aprire la stanza non fa il suo lavoro, sono tentata ad andare alla reception per farmela cambiare ma sono troppo stanca per scendere e risalire le scale un'altra volta, "hai bisogno di una mano?" mi voltai e davanti a me c'era Charles Leclerc il famoso pilota che mi fece innamorare di questo sport, "no tranquillo, solo che la porta non si apre" risposi, in questo momento non volevo che mi aiutasse, si vede che è di fretta e non voglio dare fastidio, "vieni pure in camera mia per ora, poi sistemeremo il problema" mi passa la tessera della sua stanza e prima che io possa ringraziarlo dice, "comunque piacere Charles, scusa se sono di fretta ma ho una riunione, ecco a te il mio numero in caso tu abbia bisogno" mi porge un biglietto con il numero che ha scritto nel mentre che si presentava.

Apro la porta della stanza, è grande ed ordinata, ho riposto le valige in un'angolo accanto alla porta e mi sono stesa sul letto a guardare Instagram, e nel mentre mi arriva una nuova notifica «Charles Leclerc ha iniziato a seguirti« fisso per un'attimo il telefono abbastanza incredula della cosa appena successa, ma nemmeno il tempo di realizzare il tutto che mi addormento dalla troppa stanchezza.

"Anna svegliati" apro gli occhi e la prima cosa che faccio è osservarmi attorno e noto due occhi che mi guardano, sono azzurri, molto stanchi ma felici, dopo averli guardati bene mi accorgo che è Charles seduto ai piedi del letto che mi guarda, "hai dormito precisamente 5 ore, quando sono tornato in stanza volevo avvertirti che avevano sistemato la tua e che saresti potuta andare, ma appena sono entrato ti ho visto addormentata e non volevo svegliarti, ora però alzati che è ora di cena e tra 10 minuti dobbiamo raggiungere gli altri" non ho capito molto, sono mezza addormentata e mi sto concentrando principalmente alla figura che si trova davanti a me, "scusa ancora se ti ho disturbato, grazie ancora per l'aiuto sono in debito con te, ora vado" queste sono le uniche parole che sono riuscita a dire dopo aver afferrato il telefono e la valigia ed essermi avvicinata alla porta della mia camera.

«25 chiamate perse da Sasa« nel frattempo io stavo cercando di mettermi un vestito in fretta e furia, non ho avuto nemmeno il tempo di farmi una doccia e vorrei solamente cenare in camera dato che mi sento tutta appiccicosa e sudata, odio questa sensazione, mi infilo le scarpe e mi controllo velocemente allo specchio, indosso un semplice vestito bianco accompagnato da una giacca in pelle nera abbinata agli stivali, non sono nemmeno truccata, mi sento uno schifo, ma dopo aver preso la borsa esco dalla stanza e mi dirigo verso la hall dove mi aspetta Oscar che incaricato da Safi mi è venuto a prendere per portarmi al ristorante.

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