Tempo.

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Ho sempre sognato un'amicizia come quella nei film, dove si sta sempre uniti, ci si diverte insieme; e per fortuna la ho trovata, mi reputo molto fortunata ad avere Safi accanto a me, è una ragazza magnifica non mi giudica mai, ed ha sempre gli occhi puntati su di me come una sorella maggiore, sarà una mamma perfetta ne sono sicura, però in questo periodo sono io il problema, sono debole, ho paura di tutto e faccio fatica ad alzarmi dal letto la mattina. Due anni prima ho sofferto di depressione, non uscivo di casa, ero sempre chiusa nella mia stanza, mangiavo e dormivo tutti i giorni, tutto il giorno; ho paura possa tornare quel periodo, perché non voglio perdere le persone che amo solo per dei miei stupidi comportamenti, io però ora voglio ricominciare a vivere, perché me lo merito.

"Ehi Anna, so che stai aspettando Safi ma lei è a casa che dorme perché è sfinita, so che non ci conosciamo molto però se ti va potremmo uscire a fare una passeggiata" mi chiede il ragazzo dagli occhi blu notte, "ehi max, va bene, dammi qualche minuto e ti raggiungo subito".

Lui è sempre stato un punto di riferimento per Sasa, non so il perché ma da quanto so è un'amico d'oro, anche se per gli altri lui è cattivo e antipatico in realtà non è cosi, è un ragazzo speciale, ha passato tanto ma ama aiutare gli altri; non abbiamo mai stretto un vero e proprio rapporto, ci conosciamo solo di vista, qualche volta ci parliamo ma niente di più. "Dove mi porti di bello?" "in un posto speciale per me, pieno di ricordi e con una storia da raccontare cosi magari mi puoi conoscere di più" mi fido di lui e salgo in macchina, dopo circa una mezz'ora di strada arriviamo in una piccola spiaggia nascosta da tutto, "devi sapere che qui mio padre mi ci portava quando ero arrabbiato o deluso, non abbiamo mai avuto un rapporto speciale, lui mi trattava sempre male e voleva solo che vincessi le gare, da una parte lo ho odiato ma dall'altra mi ha fatta diventare come sono ora, ovvero un campione, però non sono qui per parlare di me, ma di te, Safi non mi ha detto nulla, ma già dalla giornata delle terme ti ho vista strana, ho notato in te qualcosa che non andava, se vuoi puoi parlarmene o no come preferisci, però fidati di me".

Mi guarda e mi tende la sua mano, io la afferro e mi porta sulla riva, e dopo aver fatto un respiro profondo, urla, si libera di tutti i suoi brutti pensieri, parla al mare senza paura, perché tanto non lo può giudicare, quindi mi decido a farlo anch'io, mi sfogo come mai ho fatto, e mi sento più libera, nessuno mi ha detto nulla contro, sopratutto l'olandese alla mia sinistra.

"Spero di averti aiutato anche se per poco, sei una ragazza unica e magnifica bisogna solo conoscerti di più, ora ti riporto a casa e grazie grazie grazie sei l'unica che ho portato qui, e non mi hai giudicato, te ne sono grato" ha la voce tremolante, e gli occhi lucidi, "so che non è semplice, ma tu riuscirai ad uscire da tutti questi pensieri, devi solo aspettare, io credo in te Anna" ho bisogno di queste parole, mi aiutano a ritornare nel presente, ed a concentrarmi solo su me stessa, quel pomeriggio ho conosciuto più di un campione del mondo, ma ho conosciuto un'amico, un fratello maggiore che non ho mai avuto.

Un nuovo capitolo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora