Piccola ballerina

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Il tavolo del ristorante è piccolo, ma ha una vista pazzesca, è tutto vetrato e si vede la città in lontananza piena di luci e di casino, si percepisce un'atmosfera tesa nell'aria, siamo in pochi ma ci conosciamo tutti, nessuno sa perché siamo in quel tavolo ma ci siamo comunque, parliamo di tutto ciò che ci passa per la mente, "cos'hai nel braccio?" mi chiede Arthur che si trova al mio fianco e mi osserva stranito, "lascia perdere" sono dei tagli ma non voglio che lo vengano a sapere tutti sopratutto durante un momento speciale, "il tuo segreto rimarrà al sicuro con me tranquilla" quel ragazzo è identico al fratello ma molto più sensibile, basta uno sguardo e ti capisce, è come se ci conoscessimo da una vita.

Passano delle ore, e si fa abbastanza tardi Safi si alza in piedi e chiede l'attenzione di tutti, mi guarda preoccupata e decido di mettermi alle sue spalle, mi stringe una mano e fa un respiro profondo, si guarda intorno ed inizia a parlare, ha un biglietto in mano, credo sia un discorso ma lo strappa e lo butta a terra, "vi chiederete del perché vi abbia chiamato qui stasera, bhe io voglio bene ad ognuno di voi e siete le persone che mi hanno travolto la vita in meglio, mi avete ridato la felicita che avevo perso da tempo, mi avete aiutato nei momenti dove pensavo di non potercela fare, abbiamo passato stagioni ed anni insieme e vi ho visti crescere come voi avete visto crescere me, se vi ho chiamati qui ce un motivo, mi fido di voi, e spero che dopo la cosa che vi diro possiate accettarmi comunque, spero voi mi possiate stare accanto in qualsiasi momento, perché sono contenta di dirvi che sono incinta",silenzio, solo silenzio, ho guardato subito gli occhi di Lando, ed all'inizio erano spalancati ma poi è corso subito contro la ragazza e la ha abbracciata piangendo, sta singhiozzando e saltella come un bambino con un giocattolo nuovo, Charles mi guarda sorpreso, mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio "io voglio arrivare fin qui con te, costi quel che costi" al sentir pronunciare queste parole un brivido mi assale la schiena, quel ragazzo è pazzo, pazzo di me, e vale lo stesso per me, ci guardiamo per un paio di secondi negli occhi, e poi torniamo a festeggiare con gli altri, alcuni sono scossi ed ancora scioccati mentre quelli rimanenti sono felici e contenti per la notizia, "ovviamente diventerà un pilota Ferrari come lo zio" dice il monegasco ridendo, zio, che parola enorme, ma con un solo significato.

Torniamo in hotel, stanchi ma sopratutto scossi dalla notizia, sono ormai le 2 di notte e voglio solo dormire, provo a prendere sonno ma non ci riesco quindi decido di uscire come di mio solito nel giardino dell'hotel per osservare il cielo, ormai è una cosa che faccio spesso, perché cambiare paese ma sopratutto fuso orario cosi spesso non mi lascia dormire in pace, il cielo è nuvoloso sembra che sia per piovere difatti non si riesce a vedere nemmeno una stella, ma decido comunque di rimanere li per prendere un pò d'aria, inizio ad avere freddo, ed una felpa mi viene appoggiata sulle spalle da qualcuno, "se stai fuori con questo freddo, starai male, copriti piccola ballerina".

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