Un nuovo capitolo.

Miraggio.

"Ho già male ai piedi ancor prima di entrare" dico non appena ci parcheggiamo fuori dal locale, "dai andiamo che gli altri ci aspettano dentro" prima di entrare mando un messaggio a Safi, lei si preoccupa sempre per me, non la ringrazierò mai abbastanza devo sempre avvisarla di tutto e finche non sa se sto bene non sta tranquilla.

Charles non mi ha rivolto la parola per tutta la serata, quindi sono rimasta sempre accanto a Max, che mi ha fatto compagnia, ora ci troviamo nel divanetto a parlare della stagione che sta per iniziare, finalmente manca solo una settimana, ho proprio bisogno di ritornare con la mente impegnata, a quel tavolo siamo solo in quattro, ovvero gli unici che non hanno bevuto, gli altri sono tutti in pista a ballare e divertirsi, sapevo che non dovevo essere li quella sera, ci sono tutti, la maggior parte dei piloti ed anche le due ragazze amiche di Arthur che non so ancora chi siano, ma i miei occhi sono solo concentrati su un ragazzo, quel maledetto monegasco che sta ballando in mezzo a tutti, non si è preoccupato per me durante la giornata, e non lo fa da settimane, trascura i problemi che ho, ed ignora i miei segnali, che hanno capito perfino i miei amici, ma non lui.

"Che musica di merda" Carlos ha ragione, qui dentro non mettono della bella musica, difatti mi sto quasi addormentando sulle spalle dell'olandese, continuiamo con i nostri discorsi, ma noto Max molto silenzioso, lo guardo e sta fissando Kelly, la ragazza di prima, "va da lei", lui mi guarda mi accarezza i capelli, e va al bancone del bar a parlarle, rimaniamo in 3 su quel divanetto, è morbido ma non troppo, per terra è pieno di spazzatura, ma sopratutto c'è una puzza di alcol e di vomito incredibile, quindi decido di andare nel bagno.

"Oggi è il giorno giusto, quel ragazzo diventerà pazzo di me, la sua ragazza non c'è ed io sono cosi bella che non riuscirà a resistere" la voce proveniva da una ragazza davanti allo specchio del bagno che parlava con un'amica, la voce la ho riconosciuta subito, e sta parlando di Charles, vorrei solo andare da lei e tiragli i capelli, ma adesso mi è salita la curiosità, voglio vedere se il monegasco resiste o no, tanto non ho nulla da perdere, ormai ho perso lui come ho perso tutto, non sono più la ragazza di cui si è innamorato, sono cambiata in poco tempo, e capisco se non riesce a sostenermi, non lo hanno fatto in molti, se non lo fa pure lui non mi cambia, ci rimarrei male si, però sto già crollando di mio.

Mi risiedo al mio tavolo, noto che Max sta guardando male un ragazzo che si è avvicinato a Kelly, è arrabbiato, ma si sta trattenendo, io invece vorrei solo urlare, dire quello che penso e magari correre il più lontano possibile senza guardarmi mai indietro; vorrei poter dire come sto al mondo, perché in questo momento sono rinchiusa in un luogo dove tutti hanno dei problemi, più o meno gravi, in tutti gli occhi c'è una storia raccontata in modo diverso, storie piene di sorrisi, delusioni, di gioia e di emozioni che solo loro possono raccontare. C'è chi sorride per nascondere i propri traumi, chi ride perché vuole vivere, chi ha gli occhi spenti ma sta cercando la luce, chi si nasconde nel divertimento per stare bene e chi cerca di ritornare a vedere il mondo a colori.

"Aspetta, cosa" mi volto e le parole di sainz mi hanno bloccato, Charles e la ragazza si stanno baciando, e tutto ad un certo punto è scomparso, i piani futuri, le idee, le promesse e tutto si è infranto; corro fuori nella speranza di cadere e morire nascosta nella notte che mi circonda, faccio tanti respiri profondi, vorrei solo chiamare Safi, ho bisogno di lei, ma non voglio preoccuparla, perché ha già fatto tanto per me, quindi spengo il telefono, mi guardo nel riflesso dello schermo e nemmeno il tempo di pensare che sono già tornata dentro, questa volta ho bisogno di stare bene non posso aspettare qualcun'altro, quindi prendo la mano di un ragazzo che ormai mi conosce troppo bene e lo trascino in bagno, stiamo entrambi male, siamo persi ed abbiamo bisogno l'uno dell'altro, so di star sbagliando, ma tutti sbagliano con me perché non posso farlo anch'io?.

Quindi dopo esserci chiusi in uno dei bagni iniziamo a baciarci come se tutto intorno a noi sia un miraggio lontano di una vita apparentemente perfetta.