Capitolo 10

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Vedo due ramoscelli leggermente più lunghi di quello che ho nel mio cassetto, spezzati.
Sento dei passi, devono essere mamma e papà che stanno tornando, non so se chiudere tutto e fare finta di niente o prendere i due bastoncini e chiudere il gradino.
Non ho tanto tempo per prendere una decisione, prendo i bastoncini e riposiziono il gradino.
Salgo apro il cassetto e trovo il bastoncino. Ci aggiungo gli altri due e scendo.
"Ciao tesoro", mi dice mia madre.
"Ciao" rispondo.
Non sospettano di niente e vanno ad appendere i loro cappotti, io ne approfitto per tornare di sopra.
Guardo fuori dalla finestra: ci sono dei bambini che giocano in strada, due ville, e una casa da poco abitata. Mentre osservo il tutto vedo che nella casa da poco abitata un ragazzo dai capelli castani, occhi splendenti e viso delicato litiga con sua madre.
Quando si volta capisco che è Aurelius, mi nascondo dietro una tenda e osservo la discussione. Improvvisamente lui urla qualcosa e caccia la madre.
Mi sale la paura che lui mi abbia vista, come una catena collego tanti pensieri uno più strano dell'altro e infine mi sdraio, chiudo gli occhi, mi addormento.
Mi sveglio e la prima cosa che faccio è quella di guardare fuori dalla finestra: non c'è niente di interessante.
Delusa scendo ed esco a fare una passeggiata.
Vado al parco e osservo le foglie calpestate dalla gente, ecco: mi sento così, calpestata.
Inizio a farmi strane idee sui bastoncini, provo a immaginare che siano qualcosa di antico, o qualcosa di speciale...Concludo pensando che siano bacchette magiche.

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