Capitolo 34

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"Guarda che se vuoi buttare tutto io non mi offendo! Anzi non chiedo di meglio, a essere sincero vi ho svegliati proprio per quello: il mio stomaco si rifiutava di ingurgitare quella roba!"
È Tornato bellissimo e il suo sorriso è disarmante.
"Sei, sei...spostati che faccio io!" sbuffa Aurelius finto arrabbiato.
"Ma TU liberati dei rifiuti!" aggiunge perfido.
"Ma è indecoroso che un Siderale porti l'immondizia: non l'ho mai fatto!" Dice con una smorfia.
"C'è sempre una prima volta."
"Un pizzico di magia?" ritenta.
"Fila!", adesso Aurelius mi sembra spazientito.
La colazione è frugale ma deliziosa.
"Se deciderai che la magia non fa per te, hai un futuro come chef! come hai imparato?" chiedo. Aurelius mi sorride ma glissa, non mi risponde.
"Fortunatamente stai meglio, ma per qualche giorno niente magia: hai corso un grosso rischio" dice rivolgendosi a Sibelius.
"Ancoora??" Sibelius alza gli occhi al cielo.
"Andrai avanti a ripetermelo per l'eternità?"
"Se tu ti comporterai da sconsiderato per l'eternità".
Sono, anzi, SIAMO eterni?? mi chiedo.
"E comunque", Sibelius mi dà una rapida occhiata indeciso, "sapevo del rischio, ma LUI aveva guardato Clary. Capisci? Non avrei sopportato che succedesse ancora... "
Aurelius impallidisce e mormora "Grazie".
Dopo aver consumato fino all'ultima briciola la prelibata colazione, Sibelius annuncia:
"Ora io e Clary dobbiamo metterci a lavoro! Giusto? Non siamo riusciti a svolgere la prima lezione ieri mattina, ma ciò non significa che non dobbiamo svolgerla proprio".
Annuisco svogliata: ero entusiasta della mia pseudo-lezione con Aurelius, ma oggi non ho proprio voglia!
"E...a proposito i fidanzati non possono assistere, soprattutto se l'insegnante è bellissimo". Aggiunge guardando Aurelius.
Io ho assunto tutte le tonalità del porpora e Aurelius con un sorriso d'intesa peggiora le cose.
"D'accordo, d'accordo, ho bisogno di una nuotata. Tu Clary bada che questo cialtrone per pavoneggiarsi non usi la magia. Non voglio restare bloccato qui per sempre". Mi dà un bacio e sorridendo si allontana. Poi si volta indietro urlando
"E tu non importunare la mia ragazza!".
Sibelius ride e mi conduce nel portico del "mio" dondolo.

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