Capitolo 50

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"Ma, ma e poi? Perché è qua? E soprattutto perché ti crede suo padre?"
Gli chiede incredulo Aurelius.
"Nello stesso istante sono comparsi tre maghi oscuri sotto le sembianze di cinghiali pazzi di rabbia, uno stava puntando Elide, l'avrebbe uccisa. Ho dovuto decidere in un secondo, l'unico modo per salvarla era portarla con me, e così ho fatto, ci siamo smaterializzati insieme, arrivando diretti nella Fortezza. Da allora vive qua".
Dall'angolo più lontano della stanza si sente un applauso.
"Ma bene, adesso ti sono pure debitore per averla salvata dai divoratori?"
Sibelius ha un'espressione indecifrabile.
"Divoratori?"
Chiedo con un brivido.
Aurelius annuisce:
"Se una bestia magica ti assale è solo per cibarsi di te, della tua essenza. Ne hanno bisogno perché altrimenti per loro natura consumano la loro stessa energia vitale, fino a distruggersi".
Chiudo gli occhi, non riesco nemmeno a pensare una simile atrocità.
"Sibelius era mia intenzione riportarla alla sua famiglia, fare in modo che la vedessi ancora, fare il possibile per restituirtela...", Aisnetro parla in modo concitato. "Ma per qualche ragione i maghi la volevano, probabilmente per colpire te, e l'unico luogo sicuro era qui".
"E per quale motivo non me l'hai detto?"
"Volevo lasciar passare qualche giorno per depistarli, e far credere che fosse morta, che io l'avessi uccisa. Era l'unico modo, e dovevo farlo credere anche a te, altrimenti non avresti resistito a raggiungerla. Ma sei sparito, e Aurelius con te. Solo da pochi giorni finalmente vi ho trovati."
Ci guarda tutti poi prosegue.
"Era sola, indifesa, completamente immemore del suo passato, avevo un tremendo peso sul cuore, e quando non so per quale ragione mi ha chiamato padre...non ho avuto il coraggio di contraddirla. In seguito ho cercato di dirle più volte che le cose non stavano così, ma è svenuta due volte cadendo in uno stato di semi coma, probabilmente una forma di difesa della sua mente. Non potevo mettere ancora a repentaglio la sua vita, così ho rinunciato".
Aisnetro tira un pesante sospiro.
"Spiegai la storia al Consiglio dei Maghi che in virtù dell'eccezionalità della situazione e soprattutto del fatto che fosse da sola e senza memoria, le permise di restare. Del resto Elide si disinteressa alla magia ed evita di farmi domande". Conclude.
"Magnifico! una sorpresa dopo l'altra! L'ho persa per la seconda volta", il tono di Sibelius è amaro e rassegnato, guarda l'amico.
"Aurelius, vieni con me? Ho bisogno di festeggiare...".
Faccio un cenno di assenso ad Airelius che mi guarda interrogativo, non mi dispiace restare con Aisnetro, mi fa un'enorme pena.
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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2015 ⏰

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