La prima cosa che Narcissa vide quando aprì gli occhi fu una lunga distesa di fili d'oro che le solleticava la spalla nuda. I raggi del tiepido sole di primavera si divertivano a specchiarsi sulle ciocche bionde di Lucius, diffondendo per tutta la camera caldi bagliori dorati. Malfoy dormiva ancora, le braccia strette attorno al cuscino in una posa quasi tenera, il busto che si sollevava e abbassava piano, attutito dal materasso. Spicchi di volto si intravedevano tra le ciocche, e Narcissa scoprì un'altra sua espressione di cui innamorarsi; non era solo rilassato, sembrava addirittura in pace con sé e con il mondo, come se avesse raggiunto una dimensione lontana e separata, quella realtà soffice e onirica alla quale può avvicinarsi solo l'infanzia. Gli occhi indugiarono sulla schiena nuda, lasciata scoperta dal lenzuolo stropicciato che gli cingeva i fianchi. Un piccolo sorriso di malizia le punse le labbra al pensiero che d'ora in avanti i vestiti non avrebbero più costituito alcuna differenza dopo la notte appena trascorsa.
Tutta la bellezza di Lucius ormai le si era disvelata: l'aveva accolta, tenuta stretta a sé, perfino assaggiata; e ormai non c'era niente a cui la sua anima fosse più devota. Non che tutto questo fosse un mistero per Narcissa. Aveva sempre saputo che Lucius era bello, anche quando le cose tra loro due non avevano ancora assunto quella particolare sfumatura. L'aveva capito da ragazzi, durante le interminabili ore trascorse a riempire il tempo di parole e risate, e l'aveva rivisto a distanza di anni, quando perfino in un momento delicato come il funerale di suo padre era riuscita a colpirla, separandola per un istante dal dolore.
Eppure ora era diverso. Sapeva perché Lucius era tanto bello, e lo sapeva proprio perché aveva imparato a conoscerlo sotto un'altra luce.
Mentre questi pensieri le accarezzavano la testa, Narcissa si sentì travolgere da un'altra ondata d'amore. Era impossibile contenerlo tutto dentro di sé, perfino tramutarlo in parole appariva come una terribile mutilazione; poteva solo viverlo, viverlo e donarlo all'unica persona che mai avrebbe potuto ispirarlo.
Lentamente, Narcissa scivolò sulle lenzuola per avvicinarsi ancora un poco a lui. Percepì il suo respiro sulla fronte e prese ad accarezzargli piano il braccio con dita di piuma. A poco a poco, Lucius aprì gli occhi.
«Se è un sogno, voglio rimanerci» mormorò, piegando le labbra in un sorriso pigro mentre si lasciava ricoprire dalle carezze di Narcissa.
«In un sogno non potrei fare questo» ribatté lei, allungando il collo per baciarlo. Lucius rispose all'istante, circondandole i fianchi con le braccia.
«Hai ragione». Tra loro c'era ancora il candido strato del lenzuolo che Lucius fu abile a oltrepassare. Anche se si era separato da lei solo qualche ora prima, sussultò lo stesso di sorpresa quando le sue mani incontrarono di nuovo la pelle nuda di Narcissa. Se possibile, era ancora più morbida della sera precedente, e le dita affondarono con incredibile facilità nell'incavo dei fianchi, tornando al loro posto naturale. Lentamente, Lucius cominciò a ricoprirla di baci: dapprima sotto al mento, dove il sangue batteva contro l'osso il ritmo del piacere con maggiore intensità, poi le spalle, due pomi dolci da addentare, e infine nell'esile spazio tra i due seni, grande abbastanza da ospitare il suo viso. Lucius sentì le dita di Narcissa stringerglisi attorno alla nuca per tenerlo lì, e lui in tutta risposta fece scivolare le proprie sotto la schiena di lei per sollevarla. In un attimo Narcissa si ritrovò seduta sopra di lui, le mani aggrappate alle spalle tese di Lucius che intanto non smetteva di baciarla. Si fermò giusto un istante, colto dallo stesso stupore che immobilizza il marinaio di fronte alla vastità del mare. I capelli luminosi e arruffati che le incorniciavano il volto in una nuvola dorata, gli occhi lievemente socchiusi, incastrati nella morsa del piacere, il bacino teso e imperlato da un sottile strato di sudore, i seni pieni deliziosamente arricciati che puntavano verso di lui: tutto in Narcissa in quel momento aveva un sapore ancestrale, come quello di un mistero che aveva deciso di rivelarsi a lui soltanto. E Lucius era il devoto fedele baciato dagli dèi.
STAI LEGGENDO
Black is Resistance
Fanfic~ Vincitrice della settima edizione del #GrandeWattors ~ Tutti nel Mondo Magico conoscono i Black. Forza; onore; lealtà: queste sono le caratteristiche che hanno scritto la storia centenaria della famiglia, il cui destino sembra quello di continuare...