Non si parlano da una settimana.
Sette. Fottuti. Giorni.
Niall è sempre sulle sue, lo ignora platealmente anche durante i concerti, quando Zayn gli dedica canzoni in quel modo così maledettamente dolce che farebbe sciogliere chiunque.
Non si parlano da una settimana.
Sette. Fottuti. Giorni.
Zayn ha indossato quella tuta del cazzo che gli ha preso qualche tempo prima, a uno dei concerti. Si è reso ridicolo per lui, ha finto di divertirsi e di essere felice per quel regalo, ma Niall lo ha ignorato.
Non si parlano da una settimana.
Sette. Fottuti. Giorni.
Mentre Niall ride e scherza, si diverte con Liam, Harry e Louis, Zayn crede di essere sul punto di impazzire.
La sera non cenano più insieme, non dormono più nello stesso letto e la mattina il biondo esce di buon'ora, senza svegliarlo, andando chissà dove. Lo incontra di nuovo solamente alle prove o in studio.
Non si parlano da una settimana e Zayn non ce la fa più.
Ha bisogno delle sue mani sul proprio corpo, del suo sguardo allegro puntato nei propri occhi, dei suoi sorrisi, della sua risata e delle sue labbra sulle proprie.
Ha bisogno di sentire la sua voce, di respirare il suo profumo.
Ha bisogno di sentirlo vicino non solo spiritualmente ma anche fisicamente, perché gli pare di essere sul filo di un rasoio, pronto a cadere nel vuoto senza avere nulla sotto ad attutire l'impatto.
Zayn ha bisogno di Niall come dell'aria, perché senza di lui si sente morire.
L'irlandese sta camminando poco più indietro rispetto a Louis e Liam; Harry è in testa, Zayn in coda. Lui non vuole unirsi agli altri tre e nemmeno a Zayn, quel giorno.
Chiunque potrebbe dire che la sua allegria si è esaurita, si è spenta come una lampadina bruciata.
Il giorno prima era felice e pimpante e quello successivo aveva una faccia da funerale.
Hanno appena concluso un'intervista e stanno ritornando ai camerini, blaterando rumorosamente sulle colossali figure del cavolo appena verificatesi in diretta nazionale, ma né Zayn né Niall partecipano a quel teatrino.
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You're my Unforeseen || Ziall
FanfictionUn sorriso perfetto che ne incrocia uno altrettanto perfetto, due mani delicatamente intrecciate in un gesto casto, e lo studio pare illuminarsi. Pare diventare il loro piccolo angolo di mondo, dove possono nascondersi senza che nessuno li disturbi...