Day 15 - In another clothing style (Visual Key, Gyaru, Lolita, ecc...)

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Di nuovo in Giappone, di nuovo a spasso per negozi.

La gente è strana, lì. Veste in modi assurdi che, però, entusiasmano Niall come un bambino alle giostre.

Quando mai, poi, Niall non si entusiasma? Si domanda Zayn, osservando il suo ragazzo scattare foto a destra e a manca a ogni singola persona che incontra.

«Nialler.» lo rimbecca Liam, avvicinandoglisi e posandogli una mano sulla spalla incurante dell'occhiataccia che gli rivolge Zayn subito dopo.

«Sì?»

«Ma se invece di importunare la gente in questo modo, cercassi un negozio dove vendano questi vestiti particolari e li provassi?» propone.

E Zayn sbuffa, perché un'idea simile avrebbe voluto averla lui. Avrebbe voluto essere lui la causa di quel sorriso entusiasta, di quell'espressione raggiante illuminata come una piazza durante le feste.

E sì, Zayn è geloso marcio, perché nessuno deve permettersi di sfiorare Niall in sua presenza.

«Va bene, ma prima andiamo a mangiare, che ho fame.»

Così dicendo, scivola via dalla presa di Liam e si getta bruscamente addosso al moro, allacciandogli le braccia al collo e stampandogli un bacio sulla guancia, poi uno sulle labbra.

«Sushi.» lo prega, guardandolo negli occhi ambrati con un'espressione da cucciolo.

Zayn fa una smorfia disgustata, poi posa le mani sui suoi fianchi e riprende a camminare, guidando il biondo attraverso le stradine.

«Dai, Z. Ti prego.» insiste, prendendo a mordicchiargli la mandibola e camminando all'indietro, guidato dal fidanzato.

Il moro ride e lo lascia fare per un po', deciso a non rinunciare a tutte quelle attenzioni.

«Devo proprio?» chiede alla fine, cercando il suo sguardo.

Niall annuisce un paio di volte e conferma anche a voce, deciso.

«Sei in Giappone, Zayn. Cosa vorresti mangiare? Fish and Chips?»

E gli amici ridono divertiti, perché sanno benissimo quanto il moro voglia rispondere che sì, preferirebbe restare sul tradizionale. Invece li sorprende.

«D'accordo. Per una volta mi sacrificherò.»

I quattro esultano, poi si lasciano caricare in uno dei van e partono alla ricerca di un buon ristorante in cui spendere il pranzo prima del concerto.

«Comunque, stavo pensando a una cosa.» borbotta Harry, tra un boccone e l'altro di pesce crudo che Zayn sta punzecchiando con una bacchetta. Inutile dire che non abbia ancora toccato cibo.

«Cosa, Harold?» domanda Louis, intento ad afferrare un pezzetto di Makizushi con le bacchette, senza riuscirci. Stringe la lingua tra i denti e riprova, sbuffando quando, per l'ennesima volta, gli ricade nel piatto.

Niall ride senza ritegno e si riempie la bocca mordendo un pezzo di Temaki, aspettando che il riccio parli.

«E se stasera tornassimo alle origini?» propone, afferrando il pezzo di pesce e avvicinandolo alla bocca di Louis in un gesto naturale.

I quattro lo guardano con un piglio perplesso, domandandosi se per caso l'idea che arriverà di lì a poco sia una pazzia o una genialata. Non parlano, però, perché sanno il riccio essere una persona molto riflessiva. Non è da lui buttare lì qualche idea senza prima aver pensato a dovere, quindi gli lasciano il suo tempo.

«Abbiamo fatto, qualche tempo fa, un concerto dove ci siamo vestiti tutti in arancione. Pensavo che questa volta potremmo usare lo stile che aveva in passato di uno di noi.» spiega, alzando i suoi grandi occhi verdi per leggere le espressioni degli amici, speranzoso di trovare appoggio.

Vi è qualche lungo istante di silenzio, dopodiché Niall ingoia il boccone e indica Louis.

«Bretelle e strisce. Decisamente, bretelle e strisce. Zayn,» continua, girandosi verso di lui «ho detto bretelle e strisce, quindi tu le indosserai con me e questi altri disgraziati.»

Louis arrossisce come un peperone all'idea che i suoi amici vogliano davvero copiare il suo vecchio stile, quello che tanto ha amato e che ha dovuto abbandonare in favore di uno più mascolino e meno effemminato. E sapere che i suoi amici vogliono fare un salto nel passato, riportarlo alle origini e ricordargli la persona che è veramente non può che fargli piacere; a dire la verità, il cuore gli esplode dalla gioia e gli occhi sono leggermente lucidi. Si passa un pugno su di essi, perché non vuole piagnucolare, non vuole dimostrarsi debole. Non può permettersi che tutti vedano quanto quel cambiamento gli abbia fatto male.

Ma Zayn ed Harry lo sanno bene, meglio di tutti gli altri, perciò entrambi posano una mano sulla sua spalla e sfregano appena, ridendo.

«Tommo the Teaser ha un cuore, quindi?» domanda Liam, ridendo e guadagnandosi un calcio sotto il tavolo da parte del diretto interessato.

Ma l'idea è buona, veramente buona, così dopo pranzo si lanciano tutti alla ricerca di qualche capo da indossare quella sera; optano per preparare anche un piano di vestiario, così che Louise e il suo staff non debbano impazzire. Louis e Niall indosseranno bretelle e maglie a righe, Harry una camicia a righe e pantaloni scuri, mentre Liam e Zayn avrebbero dovuto indossare solamente le bretelle con abbinate a una camicia chiusa fino al collo, rigorosamente chiara, e pantaloni colorati.

Quella sera compaiono sul palco indossando gli abiti acquistati al pomeriggio; sul capo, solamente i capelli da marinaio recuperati quasi per miracolo dal set di "Kiss you".

Quando la musica parte, la folla va in delirio e loro, subito, si scatenano cominciando a saltare da una parte all'altra del palco.

Aprono lo spettacolo sotto le note di quella canzone e le loro voci vengono coperte da quelle delle fans che cantano a squarciagola insieme a loro.

Un bel salto nel passato, bisogna ammettere.

Zayn guarda Niall, mentre canta il suo assolo d'apertura, e sorride nel constatare quanto quelle bretelle lasciate ricadere sui fianchi gli stiano divinamente. E forse perde anche qualche parola, perché Liam gli passa accanto e tira un leggero schiaffo al cappello bianco, facendolo cadere in avanti prima di spostarsi e affiancarsi ad Harold.

E passano solamente brevi istanti prima che il moro si ritrovi Niall davanti, intento a ballare e a muovere il bacino davanti a sé, con quel sorriso beffardo e malizioso.

«Baby, be mine tonight, mine tonight.» canta, fermandosi e avvicinandosi ancor di più al suo viso. «Baby, be mine tonight, yeah.» aggiunge, questa volta in un tono leggermente più sensuale, prima di schioccare un sonoro bacio sulle labbra a Zayn e tornare accanto a Louis per ridere, scherzare e farsi i dispetti.

Il moro rimane imbambolato, sorridendo come un ebete, dopodiché si avvicina agli altri, per il pezzo finale.

Quando Harry chiude con il suo "And let me kiss you!", Zayn si volta verso Niall e lascia che, di nuovo, l'irlandese posi le labbra sulle sue e lo baci come da incoraggiamento, questa volta approfondendolo un po' di più – per gioia propria e delle fangirls che, ovviamente, vanno in delirio.

«Stai divinamente, sai?» sussurra sulle sue labbra, mentre strofina delicatamente il naso contro quello pallido e irresistibile del biondo.

«Mi stai mangiando con gli occhi da quando sono uscito dal camerino; non avevo dubbi. Stanotte avrai il resto, non preoccuparti; non ci sarà bretella che tenga.»

Zayn scoppia a ridere divertito, perché il tentativo di Niall di essere sensuale è un po' troppo caricato; osserva quelle labbra sottili arricciarsi e le sopracciglia alzarsi velocemente un paio di volte, poi lo bacia a stampo un'ultima volta e si stacca giusto in tempo per l'inizio della canzone successiva. Gli lascia uno schiaffetto affettuoso sulla guancia e ammicca; si porta il microfono alla bocca, infine, e prende a cantare il suo assolo, cercando di concentrarsi sulla folla e non su quel che l'aspetta al termine del concerto, una volta al sicuro nella loro camera d'albergo.

You're my Unforeseen || ZiallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora