Bird Set Free

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23 Febbraio, auguri fufino!

Oggi Tris compie due anni, e pure quest'anno ha ricevuto un inutilissimo bigliettino di auguri da parte di mia madre, ancora in prigione, nella torre isolata (meno male!).
Mi sono resa conto che davvero Tris non sa dire la parola "mamma". Ma sai che c'è? Meglio che non sia presente, piuttosto che averne una come la nostra. Non credete?

Oggi, per il suo compleanno, abbiamo inaugurato il primo circo di Dystopia, in puro stile Cirque Du Soleil, con acrobati, ballerini, trapezisti... di tutto e di più, e lui, in braccio a me, ha tagliato il nastro, semplicemente mettendoci le mani sopra e trasformandolo in una fiamma, che si è subito spenta. Wow, sta iniziando a far uscire i poteri... aspettate, ricomincio da capo.

Stamattina mi sono svegliata, per colpa di qualcuno che si era messo a saltare sul mio letto, e cantava "tanti auguri".
Già avrete capito di chi si trattava...
-Buon compleanno fufino. Che ore sono?
-Otto. Tu sveglia.
-Ah buono. Credevo fosse l'alba. Scendi giù, dai.
-Torta menta. E capucini.
-Serio? No vabbè, Azalea devono darti un premio. Andiamo, forza, e non correre come fai di solito. Ehi, torna qua!-
Come non detto... mi farà disperare, se continua così...

Sono riuscita, per fortuna, a riacchiapparlo, e tenermelo in braccio, fino a giù in cucina, dove ci aspettava il resto della famiglia, per fare gli auguri al bimbetto.
Papà si è quasi messo a piangere, mentre Tris spegneva le due candeline nere, sopra la torta.
-Che ti prende?- gli ho sussurrato, dopo che si è accomodato a tavola- se è perchè hai di nuovo ricevuto qualche video di dubbia provenienza, sappi che...
-No, no, tesoro mio luccicoso. A natale ho cambiato telefono, ricordi? Ho un altro numero.
-Giusto. E allora perchè piangi, papà?
-Perchè io all'inizio nemmeno lo volevo, questo bambino. Poi, è successo quello che è successo... e mi sono promesso che almeno io lo avrei amato, se tua madre non lo avesse fatto. Ed è andata così, in effetti...-

Si è asciugato le lacrime con un fazzoletto rubato dal comodino accanto al divano, evitando di farsi vedere da Tris.
-Quando dovrò dirgli la verità?
-Papà, non raccontargliela. Gli potresti creare una valanga di traumi indelebili. Mamma ha rovinato me, tu non rovinare lui-
Mio padre ha annuito e ha ritirato il suo piattino di torta, più la tazza di cappuccino, dunque il messaggio era arrivato forte e chiaro, e potevo godermi anche io la colazione.

Ognuno di noi aveva regalato un giocattolo, a Tris: chi i mattoncini lego quelli grossi per bambini (Azalea), chi una palla morbida piccolina per giocare in giardino (Violetta) e chi, infine, una macchinina tipo ferrari telecomandata (papà). Lui era felicissimo, ma poi ha guardato nella mia direzione.

-Il mio, anzi nostro, regalo ti aspetta quando esci dall'asilo.
-Io auguri.
-Lo so, che è il tuo compleanno, fufino, ma è comunque un martedì, ed è quasi ora di andare dai tuoi amichetti e dalla tua maestra. Non credere che non ti abbiano preparato una festa pure loro, eh...
-Mal ha ragione, piccolo mio. Vieni, ci prepariamo e ti accompagno all'asilo. Saluta-

Chissà come mai quando Tris cerca di abbracciarmi finisce sempre per tirarmi i capelli... e vabbè, imparerà...
Anche io sono tornata in camera per vestirmi, siccome quella mattina avevo comunque degli impegni importanti.

Anche io sono tornata in camera per vestirmi, siccome quella mattina avevo comunque degli impegni importanti

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