MAL 3 - FINAL ACT

I Can't Stop Me 🩸

13 Luglio, ormai siamo pronti:

Mancano cinque giorni, e finalmente lo scettro sarà mio. Certo, in quest'ultimo periodo è impossibile avvicinarsi all'isola delle ombre, per il caldo atroce che fa ("non preoccuparti, ogni tanto la sera piove, però" cit. Deli). Mille volte meglio il clima di Dystopia, dove quando fa "caldo" ci sono quindici gradi, hahahahaha...

Oggi ho fatto una visitina agli avvocati reali, che avevano un paio di novità per me (scusate se nello scorso cap non vi ho rivelato la nuova data del processo, ma i due soggetti si erano dimenticati di comunicarmela), e quando mi hanno letto tutti i capi di accusa per mia madre sono quasi svenuta dall'orrore: a quanto pareva, nemmeno in carcere riusciva a stare buona, e dopo l'interruzione forzata della sua nuova gravidanza, e conseguente sterilizzazione, l'hanno scoperta con il cellulare di una guardia a fotografare cose che era meglio non specificare. Fortunatamente le foto non erano state inviate a nessuno (fiuuu), e la guardia ha punito severamente la stronza come si doveva.

Il problema è che dovrò aspettare parecchio per il nuovo processo... ma vi racconto tutto dall'inizio, non preoccupatevi:
Stamattina, grazie al cielo, stava piovendo, e ho tirato un sospiro di sollievo. Questa era l'estate che mi piaceva, ma d'altronde a Dystopia il sole non è pervenuto, e sinceramente meglio così.

Tris non è venuto a svegliarmi, ma mi aspettava in cucina, dove c'era anche mio padre a far colazione con lui. Sono stata attirata dal profumo di crostata al cioccolato con crema al pistacchio, fatta da Azalea in persona, che spignattava con i caffè, mentre la torta si freddava, in modo tale da poterla tagliare.

-Bonjour, ma règine, già in piedì? Sono appenà le otto...
-Scusa, è l'ansia, devo vedere gli avvocati oggi. Hanno un sacco di novità.
-Oui, capiscò. Inizia puve a pvendeve la tua fettà di tovta, il cappuccinò è quasi pvonto. Ma fille avviva tva poco, tvanquilla-
Manco a farlo apposta, la rossa si è presentata pochi secondi dopo e si è seduta accanto a me.

-Non dirmi che avevi già cominciato a mangiare.
-No, figurati. C'è già qualcun altro che sta tentando di rubarmi la torta, vero Tris?
-Io torta.
-Questa è la mia colazione, sai? Tu hai già mangiato.
-Ma io torta. Torta buona.
-Lo so, piccolo mio- gli ha risposto papà- ma la tua colazione l'hai fatta, questa è per tua sorella. Se vuoi, la mangerai a merenda, quando torni dal campo estivo. Ok?-

Lui ha annuito e ha alzato le braccia per farsi prendere da mio padre, ancora leggermente deluso. L'ho salutato da lontano, mentre Azalea metteva una mega tazza di cappuccino davanti a me e una davanti a Gona.

-Quel bambino è incvedibilè- ha riso, divertita- bisognevebbe solo favgli capive che è ancova tvoppo piccolo pev mangiave le stessè cosè che mangiatè voi.
-Mamma, non è stupido, lo sa. Solo, a volte insiste parecchio.
-Ma intanto capisce quando sta sbagliando e quando gli diciamo "no", a qualcosa. Oh, è tantissimo, sapete?- ho fatto notare- gli altri bambini, quando gli neghi le cose, piangono e strillano fino a quando non gliele concedi, per sfinimento. Così usano questa tattica per farsi comprare giocattoli e tuttecose, perchè capiscono che se rompi le palle, allora l'altro cede, pur di farti stare zitto. Meno male che Tris è stato cresciuto bene...-

E con "bene", intendo che sono riuscita a levarlo in tempo dalle grinfie di quell'arpia rifatta, e gli ho dato tutto ciò che non avrebbe avuto con lei: istruzione, amici, hobby, ma soprattutto una famiglia unita che gli voleva bene. Chiaro il concetto? Ok.

Finita la colazione, sono corsa di sopra a vestirmi, e mi sono resa conto che avevo già tirato fuori un abito, che però si adattava ben poco al tempo di oggi, perciò l'ho rimesso via e ho cambiato completamente outfit.