❝LACRIME❞⛧
❝C'era sempre qualcosa di assente che lo tormentava❞
Bill stava per morire.
Questa fu la semplice dichiarazione che diede il medico alla madre.
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L'odore del fiume era fresco e pungente. Sul ponte i rumori del cantiere si perdevano nel rollio lontano dell'acqua.
Fissava gli operai senza vederli.
Stavano rifacendo il parapetto, e da qualche settimana al posto della ringhiera c'era una rete arancione che copriva la vista e non permetteva di apprezzare il panorama.
Bill era andato lí per sentire l'erba sotto i piedi e l'abbraccio rassicurante dell'aria aperta, ma il suo cuore pulsava come una ferita.
Non sentiva nient'altro.
«Sei qui» Lo accolse una voce quando tornó a casa. Simone aveva il cappotto indosso, pronta per uscire, e lui annuí piano. Vide il suo sguardo cercare il suo viso ma si nascose dietro i capelli corvini. «Di là c'è della torta» Disse con quella voce soffice che tanto amava. «Ti va di mangiare qualcosa?» Il ragazzo le rispose che non aveva molta fame; si sentiva rallentato, spento. Una ruga di preoccupazione le attraversò la fronte e lui cercó di sorriderle.
«Bill...mi dispiace per ieri sera».
Gli rivolse uno sguardo mortificato. Si rese conto che forse quel discorso di Richie risultó troppo soffocante e aggressivo.Lui si portò una ciocca dietro l'orecchio.
«La verità è che sono tanto felice che ci sia qualcuno che sappia apprezzarti per ciò che sei. Metterti a disagio era l'ultima cosa che volevo» Aggiunse lei.
Bill posó una mano sulla sua e con tutto sussurro rispose: «E tutto okay, non preoccuparti»
«Non lo è» Lo guardó perplessa.
«Sembri così triste da quando sei tornato a tavola ieri sera...» 𝅙«Non è niente» mentii, ritrovando un po' di voce. «Si tratta solo di un po' di stanchezza.» Poi ammorbidii lo sguardo. «Non devi sentirti in colpa, mamma. Tu non hai fatto niente per rendermi triste»
«Sei sicuro? Me lo diresti, vero?»
Speró che non sentisse il suo cuore tremare a quella domanda.
«Certo. Stai tranquilla»
Era in quei momenti che non riusciva a capire cosa gli facesse più male. Se quello che aveva dentro, oppure il fatto di sentire ciò che non poteva raccontare a nessuno.
Erano occhi che sapevano capirti, quelli di Simone. Eppure lei era l'ultima persona al mondo a cui avrebbe potuto confessare ció che provava.
«Mettiti una sciarpa» Le sorrise Bill. «Fuori c'è un po' di vento» Lei lo ringrazio. Aspettó che uscisse, salutandola, ma non appena se ne fu andata il senso di vuoto tornò identico a prima. Raggiunse il salotto con passo lento e si arrampicó sul divano, avvolgendo le ginocchia con le braccia.
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Prenditi Cura Di Me
FanfictionVestito di dolore, lui restava la cosa piú bella e splendente del mondo.