❝ANIMA❞⛧
❝Che sei l'anima, sei la mia metà.
Come sei fatto nessuno lo sa.
Cerca dentro te e saprai,
mi hai ferito.
Guarda dentro me, non vedrai una nemica.
Dimmi che sei ancora qua.❞"Come stai?" Era la domanda più gettonata.
Non poteva parlare, si limitava a guardarli.
Bill, come stai?
Ma nella sua mente la risposta era;
«Come te lo spiego? Come te la spiego la sensazione di non farcela più? Come te lo spiego il peso sul petto? Come te la spiego la sensazione che non arriva abbastanza aria ai polmoni? È che ho troppi pensieri in testa. Troppe pare. Troppe preoccupazioni. È che è sopportabile solo quando riesco a distrarmi, ma appena sono da solo con me stesso mi sento soffocare. Come te la spiego la fatica di cercare di aggrapparmi a qualcosa per non cadere giù? Sono sfinito. Sono prosciugato.
Ma tenere duro è l'unica cosa che posso fare.
È l'unica e l'ultima cosa che posso fare.
Vorrei solo fosse più facile. Vorrei che le mie paranoie non urlassero così forte. Vorrei riuscire a prendere una boccata d'aria. Vorrei poter tornare indietro per proteggermi meglio, per non aspettarmi dagli altri cose che non mi potevano dare. Perché mi sono aspettato più attenzioni quando voi avevate altre priorità.
Vorrei arrivare a capire che solo io posso convincermi che sono abbastanza. Vorrei riuscire a crederci davvero. Vorrei essere più forte.
Come stai? Non te lo so spiegare».«Quindi? Come stai?» 𝅙
«Tutto ok, grazie. Tu?»
⛧
I mesi passarono, e ad oggi fu un tiepido giorno di marzo, uno di quelli che non sai se indossare una felpa o stare a maniche corte. Il sole apparve da un'enorme nuvola passeggera, sfoggió i lunghi raggi che accecarono Tom. Socchiuse gli occhi per il cambio di luce, uscí dalla porta del bar e si diresse per l'ospedale con la radio a tutto volume.
O doveva dormire, o aveva fumato troppe sigarette.
«Che schifo» Sbraitó Bill ridendo.
Ebbene sí lettori, non è un flashback.
Bill stava veramente parlando, mangiando, per giunta da seduto. Tre cose che non avrebbe mai potuto fare da solo per il resto della sua vita. E invece, a distanza di mesi, le faceva pure contemporaneamente.
A Tom tremarono le gambe.
Indietreggió, non volle entrare.
Era come se si vergognasse.
«Tom ti ho sentito e ti ho visto»
Per giunta una vista perfetta.
Il trecciato fece comparsa timidamente alla porta, ma non entrò del tutto.
Bill era. Era diverso.
Non era abituato a vederlo così salutivo.
Adesso, al contrario dell'inizio, era l'aspetto benefico a spaventarlo.Per cominciare, non portava piú quell'enorme tubo fognario che gli aveva nascosto per molto tempo metá viso, fu invece sostituito da un semplice sondino. Il catetere scomparve, cosí come anche il gesso del braccio e alcuni macchinari. Purtroppo ancora due erano ancora a suo sostegno, ma non del tutto necessari.
Per essere cosí in forma, era veramente un gran progresso.
I suoi bei capelli corvini sembrarono piú neri e folti che mai; li portava lisci davanti al petto.
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Prenditi Cura Di Me
FanfictionVestito di dolore, lui restava la cosa piú bella e splendente del mondo.