CAPITOLO 5-CONOSCENZE.

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GIORGIA POV.

Atterrai a Londra alle due e mezza di notte e stanca trascinai me e la valigia fuori dall'aereoporto.
Mentre stavo camminando, però, andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno cadendo per terra.

"Oddio, mi scusi..."farfugliai alla svelta.

"Giorgia ?!"disse una voce abbastanza famigliare.

"Signor Ross...Michael, ciao!"dissi diventando più rossa di un peperone.

"Scusami, non ti avevo vista..."disse aiutandomi ad alzarmi.

"Nulla, scusami tu."dissi abbozzando un sorriso.

"Cosa ci fai in aeroporto ?"chiese curioso.

"Sono appena tornata da Roma..."dissi.

"Allora verrai a lavorare da noi, sono contento!"disse mettendomi una mano sulla spalla.

"Ehm...anche io."dissi in imbarazzo.

"Se vuoi ti accompagno a casa, domani mattina alle dieci però devi essere al college."disse sorridendo.

"Se non è un disturbo, mi risparmio anche le ore di coda per un taxi."dissi con sguardo stanco.

"Figurati, è un piacere."disse sorridendo in modo malizioso.

Feci finta di nulla e andai insieme a lui su una Ford nera.

"I ragazzi come sono ?"chiesi giusto per non rimanere in silenzio.

"Sono normali. C'è un gruppetto di ragazzine che si credono vip, un gruppo di piccoli teppisti e poi ci sono i classici secchioni."disse piatto.

"Oddio, odio le ragazze tutte rosa e perfette. Scommetto che non aspettano altro che avere un'attrice che insegni loro recitare..."dissi roteando gli occhi.

"In effetti lo credo anch'io, aspettati studentesse abbastanza stupide e studenti che ti vengono dietro perchè alla fine solamente pochi amano davvero la recitazione."disse sorridendomi.

"Se mi inizi a dire così mi spavento..."dissi.

"Ahahahahaha, credo che siamo arrivati."disse indicandomi il palazzo sulla nostra destra.

"Già, grazie mille. A domani, buonanotte."dissi scendendo dalla macchina.

"Notte."disse scendondo per salutarmi.

Mi baciò lievemente la guancia, le sue labbra erano pure e fredde.
Arrossì appena, lo salutai e salì in casa.
Non appena fui dentro mi buttai sul letto e come niente mi addormentai.
La svegliai suonò maledettamente alle otto, dovevo essere al college alle dieci...avevo due ore per svegliarmi bene e prepararmi.
Mi trascinai fuori dalle coperte e andai in bagno per lavarmi.
L'acqua fredda della doccia mi fece rabbrividire, uscì dalla doccia e mi avvolsi in un asciugamano.
Tornai in camera e presi dall'armadio degli skinny neri e una canotta bianca e dato che in Inghilterra è sempre umido e fresco presi anche un cardigan dello stesso colore dei pantaloni.
Mi asciugai i capelli che purtroppo con il clima di Londra non erano mai favorevoli, mi guardai allo specchio...sì, dai, ero abbastanza accettabile.
Misi una linea sottile di eyeliner e un po' di mascara e andai in cucina.
Preparai un caffè al volo e poi presi la borsa e mi misi le converse.
Chiusi l'appartamento e mi avviai nel quartiere appena fuori Londra.
Ci misi esattamente un quarto d'ora e alle dieci in punto ero davanti al portone.

"Buongiorno."mi disse qualcuno con voce roca, Michael.

"Ciao."risposi.

"Pronta ?"mi chiese.

"Sì, sono prontissima."dissi.

"Perfetto, allora entriamo."disse facendomi strada.

Mi portò in una grande sala, intuì che era l'aula magna perchè dopo qualche minuti iniziarono ad entrare una miriade di studenti.
Accanto a me e a Michael arrivarono anche due persone, penso fossero due professori e infatti non mi sbagliavo.

"Piacere, Allison Parker."mi disse una donna sulla trentina porgendomi la mano.

"Piacere mio, Giorgia Rossetti."risposi io stringendogliela.

"Buongiorno signorina, io sono Tobias Smith."disse il ragazzo accanto a lei, sembrava fosse poco più giovane di me, ma dal modo in cui parlava sembrava (scusate la ripetizione) antico.

"Fa sempre così, ha una famiglia di persone abbastanza aristocratiche e non sopporta avere rapporti informali."mi sussurrò Michael nell'orecchio.

Risi appena e subito quell'uomo così ottuso mi lanciò un occhiataccia.

"Non prendertela, è fatto così... quindi tu sei quella del corso di teatro e recitazione ?"mi chiese la ragazza di nome Allison.

"Uhm...sì."risposi insicura.

"Sono contenta che tu sia abbastanza giovane, l'anno scorso c'era una vecchia e piena di nei e brufoli, ha portato come recita di fine anno 'Romeo e Giulietta'. Amo la storia in sè, ma la sua cambiava ed era una noia mortale!"disse sempre col sorriso stampato sulla bocca.

"Mi fa piacere anche a me essere qua, tu invece di cosa ti occupi ?"le chiesi.

"Musica, il mio laboratorio è un corso musicale. Canto, strumento..."disse.

"Bello! E Tobias cosa fa?"chiesi curiosa.

"Lui disegno, soprattutto architettura. È molto preciso."disse.

Come se non me fossi accorta che era un tipo al quanto precisino, pensai tra me e me.
Michael dopo poco cominciò a parlare e a dire dei vari corsi extracurricolari di questo nuovo anno scolastico. Poi presentò anche noi 'insegnati'.
Parlai poco, ma già ottenni l'attenzione quasi di tutti.
Alla fine Michael mi diede un foglio, mi disse di appenderlo in corridoio per ottenere le partecipazioni, lo feci e poi andai insieme alla mia nuova collega, Allison, a fare un giro per il college.

TO BE CONTINUE❤
EH, LO SO...ERA UN CAPITOLO UN PO' NOIOSO, MA ERA UNO DI QUELLI DI PASSAGGIO.
SPERO VI SIA PIACIUTO COMUNQUE, ORA CHE SONO FINALMENTE IN VACANZA SCRIVERÒ MOOLTO DI PIÙ.
UN BACIONE E A PRESTO. :)

Mirko Trovato||All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora