CAPITOLO 21

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GIORGIA POV.

"Oddio, no!" urlai vedendo il telo bucato.

"Scusi, non abbiamo fatto apposta..."disse Edward mortificato.

"Ore e ore di lavoro andate in fumo" continuava a ripetere Tobias.

"Non preoccupiamoci ragazzi, calma."ripetei a me stessa e a loro cercando di tenere la situazione sotto controllo.

"Potremmo metterci un po' di scotch!?"disse Emily.

"Tobias, riesci a vedere cosa si può fare? "chiesi gentilmente.

"Certamente, cercherò di sistemare tutto entro domani sera."disse scomparendo un attimo più tardi.

Quando amavo quel ragazzo, era riuscito a diventare da pignolo a super simpatico. Ormai era uno dei miei migliori amici.

"ehi!"mi chiamò Michael.

"Buongiorno, anche se non è per nulla una bella giornata! "esclamai.

"Qualcosa non va? "chiese sorpreso.

"Guarda la. "indicai il telo che avrebbe dovuto fare da sfondo.

"Accidenti, è un bel buco! "disse strabuzzando gli occhi.

"Non mettere il dito nella piaga. "dissi sbuffando.

"Di che ti lamenti?  Sarà tutto perfetto! "disse con fare rassicurante.

"Sperem! "dissi sospirando.

"Eh?"disse non capendo cosa stessi dicendo.

"Sperem, oh...lascia perdere è in dialetto milanese."dissi ridacchiando.

Presi le mie cose e tornai a casa, erano le otto.
Era un po' di tempo che non mi rilassavo e soprattutto in gravidanza bisognerebbe stare il tempo giusto in totale relax.
Ma come facevo a lasciarli soli con tutto il casino da preparare? Semplicemente non potevo.
Preparai l'acqua per fare un lungo bagno, ma a quanto pare nessuno era d'accordo a farmi riposare per qualche minuto infatti il campanello dopo poco suonò.
Sbuffando mi alzai dal divano e andai ad aprire la porta.

"Amore! "disse Mirko buttando a terra le borse e baciandomi.

"Mirko!"dissi ricambiando il dolce bacio.

"Sei venuto già oggi? "chiesi subito dopo.

"Potevo perdermi lo spettacolo? "disse entrando in casa.

"No..."dissi stampandogli un bacio sulla guancia.

"Ma sta scendendo l'acqua o sbaglio? "chiese alzando il sopracciglio.

"Cazzo! La vasca! "dissi correndo in bagno.

MIRKO POV.

"M-mirko."disse dopo che fu sparita in bagno.

"Cavolo,  c'é tanta acqua sul pavimento... "dissi.

"No... C'è, sí... Ma le acq... "disse gemendo.

"Come?"chiesi non avendo sentito l'ultima parte.

"Mi si sono rotte le acque! "disse.

"Oh merda.  Ti aiuto, vieni. "dissi tendedole il braccio.

"Ma no! Chiama l'ambulanza. "disse.

"Sì, certo l'ambulanza."ripetei.

Frugai nelle tasche in cerca del telefono, ma ovviamente quando cerchi una cosa non la trovi mai!

"Sbrigati! "strillò.

"Eccolo! Ora chiamo. "dissi.

Composi il numero tremando.

"Buongiorno, polizia."risposero all'altro capo.

Avevo anche sbagliato numero!

"Oddio, mi scusi ho sbagliato! Volevo chiamare l'ambulanza.  Mio figlio o mia figlia sta per nascere! "dissi in preda al panico.

"Ho capito, contatterò io l'ospedale.  Mi dice la via? "chiese.

"Certo, Oxford Street numero 5."dissi mettendo giù.

"Mio Dio, Mirko.  Devo partorire io, non te. "disse accasciandosi a terra.

"Sì, ma è prematuro o prematura! "ribattei.

"Lo so, si vede che non né poteva più di venire al mondo! "disse zittendomi con lo sguardo.

Aspettammo l'ambulanza che arrivò dopo un quarto d'ora.

"Lei é?"mi chiesero.

"Il padre del bambino e il futuro marito della ragazza. "risposi.

"Capisco, ma proprio non può salire con noi. "disse un tipo.

"Okay, vi seguo in macchina. "dissi afferrando le chiavi.

Scesi in fretta e mi accodai.
Chiamai Elisabetta e le raccontai l'accaduto e lei mi disse che avrebbe avvisato lei Michael e gli altri.
Arrivati in ospedale mi lasciarono nella reception a compilare moduli su moduli.
Quando finì cercai la sala parto.

"Chi è lei?" mi chiese un'infermiera.

"Mirko Trovato, dov'è la mia fidanzata? "dissi.

"Stia tranquillo, sta andando tutto bene, dato che non è parente della signorina non posso farla entrare. In ogni caso non si preoccupi, tra qualche ora saranno fuori. "affermò.

"Saranno? "chiesi confuso.

"Sì, il suo bambino e la sua fidanzata. "rispose lei gentilmente.

"Ah, giusto.  Non mi sembra vero diventare papà. "dissi.

Sorrise e mi lasciò solo.
Guardai l'orologio, erano le nove di sera.  Non avevo cenato per cui andai nel bar al piano meno uno e presi un panino.
Quando tornai su mi sedetti su una di quelle odiose e scomode sedie di metallo.
Passarono esattamente dodici ore, alle undici del giorno dopo mi vennero a dire che era nata mia figlia:era una femmina.

GIORGIA POV.

Dopo dodici lunghe ore vidi una piccola testolina con qualche ciuffetto in testa.
Mia figlia era nata.
Le lacrime scesero da sole, mentre tagliai il cordone ombelicale.  Nonostante Mirko non fosse fisicamente lì con me sapevo che stava aspettando con ansia il momento in cui saremmo uscite.

"Signorina, sua figlia non è affatto prematura. C'è stato un errore da parte della sua ginecologa. È nata perfettamente in tempo. "Mi disse l'ostetrica e allora capì.

Mia figlia era sempre stata mia e di Mirko.

TO BE CONTINUE ❤
SPERO VI SIA PIACIUTO.
Scusate il ritardo, l'ho anche scritto con il cellulare e non è il massimo... un bacione ❤


Mirko Trovato||All of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora