- Bene Sir Pentious, benvenuto alla tua prima lezione!- esclamò Charlie, spalancando le braccia con un sorriso.
- Ti ringrazio!- esclamò il ragazzo, sorridendo a sua volta.
Angel Dust alzò gli occhi al cielo: e dire che un tempo quel ragazzo saltava le lezioni tanto quanto lui... Com'era finito ad averlo di nuovo vicino di banco?
- Perché io sto continuando a rimanere qui?- borbottó Husk; aveva sperato di potersi liberare di quel ruolo, invece...
- Bè, Pencius è nuovo, quindi avrà bisogno di un piccolo aiuto per recuperare; tu ed Angel potreste fargli da esempio, per aiutarlo!- esclamò Charlie, continuando a sorridere.
- Possiamo fargli un esempio su come perdere la verginità- dichiarò Angel Dust con un sorriso.
- Hey! Io non ssono vergine!- esclamò Sir Pentious, guardandolo male, leggermente offeso.
- Certo certo... Devo chiamare Cherri per dirglielo?- commentò Angel Dust. Gli occhi del moro si illuminarono.
- La Ssigorina Bomb è qui?!- esclamò.
- Certo che no! Non ci credo che sei ancora innamorato di lei dopo tutto questo tempo- sbuffò Angel Dust.
Sir Pentious assottigliò appena lo sguardo.
- I miei sentimenti sono veri, e al contrario di qualcuno non fuggo dall'amore-.
Il sorriso sparí dal volto di Angel Dust, che serrò leggermente gli occhi a sua volta.
- Di che cazzo stai parlando?- ringhiò.
- Smettetela voi due- sbuffò Vaggie - o vi separo con un coltello-.
- Perché non partiamo dalla prima lezione? "Come andare d'accordo con gli altri!"- esclamò Charlie, provando a riportare l'attenzione su ciò che stavano facendo.
- Tsk, non ci tengo minimamente- dichiarò Angel Dust, alzandosi.
- Aspetta! Dove vai?!- chiese Charlie, preoccupata; e dire che sembrava stare andando tutto così bene...
- Io mi sono già subito una settima di tutto questo; istruisci il novellino, mi prendo un po' di riposo- affermò Angel Dust, per poi uscire dall'aula.
Prima che qualcuno potesse fermarlo, iniziò a camminare velocemente verso la sua camera; entrò, chiuse la porta a chiave e si diresse verso il suo armadio.
Porchetta, nel sentirlo entrare in quel modo, si mise in piedi sul letto, leggermente preoccupato.
Angel aprì l'armadio e ne tirò fuori la sua scorta di cocaina, prima di andare a sedersi alla scrivania.
Vide Porchetta zampettargli vicino e sospirò.
- Lo so piccolo, mi dispiace, so che non ti piace vedermi così... Ma mi serve- mormorò, allungando la mano e accarezzando la testa dell'animale.
Ne aveva bisogno, se voleva avere le forze per uscire ancora da quella stanza, o anche solo per continuare a respirare... Non che ci tenesse a farlo, ma non aveva molta altra scelta.
Sentì bussare alla sua porta e sbuffò.
- Scenderò per il pomeriggio, non rompetemi i coglioni!- urlò.
Nel non sentire alcuna risposta, aggrottò la fonte: non si era ancora fatto, non potevano certo essere le allucinazioni...
Si alzò e, lentamente, andò ad aprire la porta; fuori, trovò solo una bottiglia, con attaccato un biglietto.
Si chinò e la prese, leggendo cosa ci fosse scritto sul foglietto:
In caso non ti andasse di bere da solo, sai dove trovarmi
STAI LEGGENDO
HAZBIN HOTEL: HAZBIN SCHOOL, VIVERE DI NUOVO
Fanfiction- So anch'io che sembra strano, ma... Ci sono tante persone che meritano un'altra occasione! Vi chiedo solo di dare una possibilità a chi ci sta davvero provando. Hanno solo bisogno di qualcuno che creda in loro; io voglio farlo-. Decisa a fare riv...