CAPITOLO XVIII.

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- Certo che la costruzione del nuovo palazzo procede bene- commentò Lucifero, osservando il cantiere di fronte a lui.

- Vero?! Ho pensato di farlo diventare una struttura per aiutare tutte le persone in difficoltà, che non hanno una casa o simili... In questo modo, faremo vedere a questa città quanto ci teniamo ad aiutarla!- esclamò Charlie, sorridendo.

Ormai le tre V se n'erano andate da due giorni, e per fortuna la città sembrava non essere stata solo presa dalla foga del momento, anzi... Quel palazzo, fino a due giorni prima praticamente un cumulo di macerie, stava gia diventando un nuovo e splendido edificio.

- Hai fatto davvero un ottimo lavoro- Lucifero allungò la mano, posandola sulla sua spalla - sono fiero di te, figlia mia. Io non ero mai riuscito a guidare in questo modo la città, invece tu stai mostrando a tutti quello che possiamo fare. Tua madre sarebbe davvero fiera di te- dichiarò.

Charlie sorrise e gli gettò le braccia al collo, stringendolo in un abbraccio.

- Grazie- sussurró - è anche grazie al tuo aiuto se ci siamo riusciti-.

- Io ho fatto veramente poco- rispose Lucifero, anche se era felice di poter stare un pochino con sua figlia - hai festeggiato con i tuoi amici?-.

- Faremo una festa tutti insieme stasera... La stanno preparando adesso-.

- Qualcuno può concentrarsi su questa festa?!- sbuffò Vaggie, due striscioni in mano, guardando male gli altri presenti nella stanza.

- Noi ci stiamo occupando dell'alcool- dichiarò Angel Dust, seduto sul bancone del bar; Husk era di fronte a lui, le mani sui suoi fianchi, e aveva le labbra su quelle del minore fino a un attimo prima.

- Certo, Ve ne state proprio occupando...- borbottó Vaggie - Sir Pentious, si può sapere cosa stai facendo?- chiese, voltandosi verso il ragazzo, che con un vassoio stava andando verso Cherri, seduta sul divano, con una bottiglia in mano intenta a guardare il suo telefono.

- Ti ho lassciato i miei nanetti ad aiutarti, ordinagli pure ciò che vuoi!- esclamò con un sorriso, prima di voltarsi verso Cherri - ssignorina Bomb, gradissce qualcossa da mangiare?-.

La ragazza alzò lo sguardo su di lui.

- Perché no?- allungò la mano, afferrando una ciotola di stuzzichini.

- Tu non intendi aiutare vero?- borbottó Vaggie, guardando male la ragazza.

- Perché dovrei? Non sono neanche di sto posto- Cherri scrollò le spalle - e poi, sto tenendo d'occhio la situazione su internet: pare che un po' di persone intendano approfittare di questo vuoto di potere per farsi conoscere. Ma dato che il nostro amico Alastor possiede praticamente mezza città, direi che non sarà un problema qualche influencer in più- dichiarò, tornando a guardare il suo telefono.

- Tu ssecondo me ssaresti perfetta per diventare Overloard!- esclamò Sir Pentious; la ragazza scoppiò a ridere.

- Sarebbe divertente, ma sono troppe responsabilità... Preferisco continuare così- dichiarò.

- A posto- borbottó Vaggie, lanciando un'occhiata a Nifty, che insieme ai nanetti di Pencious stava... Facendo casino, perfetto, ci mancava solo quello...

- Tra l'altro, chissà Alastor cosa sta facendo- borbottó.

Il castano era appena arrivato a destinazione: il palazzo di Carmilla; si aspettava una chiamata, per cui era già pronto a quel viaggetto.

- Oh Alastor, sei arrivato puntuale come sempre!-. L'uomo si voltò verso Rosie, che gli stava andando incontro con un sorriso in volto.

- Rosie, non ci vediamo da due giorni- commentò, facendo ridere la donna.

HAZBIN HOTEL: HAZBIN SCHOOL, VIVERE DI NUOVODove le storie prendono vita. Scoprilo ora