CAPITOLO XV.

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- Ho bisogno di alcool!- annunciò Angel Dust, aprendo la porta della scuola.

- Ssei tornato! Cherri non è con te?- chiese Sir Pentious, dirigendosi verso di lui insieme ad Husk.

Il maggiore lo osservò per un attimo: sembrava messo meglio della volta precedente... Forse quel giorno gli era andata bene...

- No, ma quando ha scoperto della battaglia ha detto che avrebbe sicuramente partecipato, per cui probabilmente verrà qui nei prossimi giorni; ora posso avere la mia ricompensa per essere stato bravo?- si voltò verso Husk, rivolgendogli un sorriso furbo.

Il maggiore alzò gli occhi al cielo.

- Solo se la smetti con quelle facce- dichiarò - novellino, ti affido la hall, tieni d'occhio la situazione-.

- Agli ordini!- esclamò Sir Pentious, portandosi la mano alla fronte e facendo il saluto militare.

- Bravo. Ce la fai a camminare?- chiese Husk, tornando a guardare Angel Dust.

- Dipende, se dico di no mi prendi un braccio tu?- ribattè lui, un sorriso malizioso in volto.

Husk alzò gli occhi al cielo, ma si avvicinò al ragazzo.

- Reggiti- gli disse, facendogli passare un braccio dietro la schiena e l'altro dietro le ginocchia, in modo da sollevarlo.

Angel Dust circondò velocemente il suo collo con le braccia, preso totalmente alla sprovvista dal fatto che il ragazzo lo avesse fatto veramente.

Husk iniziò a camminare verso le scale, mettendocela tutta per non guardare il ragazzo, consapevole del fatto che averlo così vicino sarebbe potuto risultare un problema per il suo autocontrollo.

Mentre saliva le scale, Angel Dust ne approfittò per stringersi leggermente a lui; aveva il cuore che batteva a mille, ed era certo di essere anche arrossito, ma in fondo prima o poi avrebbe dovuto dirglielo, quindi anche se avesse capito...

- Mi sembri stare meglio dell'altra volta- commentò Husk mentre entrava nella camera del minore, dirigendosi verso il bagno.

- Diciamo che sapere che presto potrò mandare a fanculo Valentino mi aiuta a sopportare meglio... E anche sapere di avere qualcuno che mi aspetta- rispose il minore.

- Sai che qui sei in famiglia- dichiarò Husk, chinandosi verso la vasca da bagno per aprire l'acqua.

- Ma che forzuto, quante cose pensi di riuscire a fare tenendomi in braccio?- commentò Angel Dust: sembrava riuscire a muoversi perfettamente...

- Diciamo che sono allenato, e tu pesi fin troppo poco... Quando smetterai di lavorare per quello stronzo, ti aumento le porzioni di cibo sappilo- dichiarò Husk.

- Vuoi che diventi grasso?- rise il minore - poi non potrei più sfruttare il mio fascino-.

- Il tuo fascino viene dal tuo stare bene, non certo dal rischiare l'anoressia- ribattè il moro, continuando a controllare come se niente fosse l'acqua della vasca.

Angel Dust lo fissò, chiedendomi come facesse a dire frasi simili con una tale tranquillità... Non sapendo che in realtà Husk ce la stava mettendo tutta per rimanere calmo.

- Vuoi una mano a toglierti i vestiti?- chiese il maggiore.

- Stavolta ce la faccio- mormorò Angel Dust.

- Allora ti metto giù- dichiarò Husk, rimettendo il ragazzo sui suoi piedi.

Angel Dust gli lanciò un'occhiata e notò che il moro era ancora concentrato sull'acqua, così iniziò pian piano a spogliarsi.

HAZBIN HOTEL: HAZBIN SCHOOL, VIVERE DI NUOVODove le storie prendono vita. Scoprilo ora