- Sei... Sua figlia?- sussurrò Charlie, fissando la ragazza, che si era pietrificata.
Lei... Perché? Perché non le aveva mai detto niente? Le aveva mentito... Per tutto quel tempo?
- Ma certo! Molte persone qui sono mie figlie! Non te l'aveva detto?- rise Adamo, uno sguardo perfido in volto.
- Charlie- Vaggie si diresse verso di lei - usciamo da qui, ti prego; ne parleremo dopo- disse.
Non poteva affrontare un discorso simile con quelle persone che la fissavano in quel modo, e sapendo che Adamo, l'uomo che sarebbe dovuto essere suo padre, era più che felice di vederla così in difficoltà e sofferente.
- Charlie, vi porto fuori?- mormorò Emily; la bionda abbassò la testa.
- Si, grazie- mormorò.
Emily annuì e iniziò a camminare verso la porta; uscirono dalla stanza e salirono in ascensore.
Il viaggio di ritorno non fu per niente come quello di andata, Charlie pareva aver perso tutta la gioia di un'ora prima e adesso fissava fuori dal finestrino con aria spenta, non sapendo bene cosa pensare.
Vaggie era la figlia di Adamo, e non glielo aveva mai detto... Ma perché? Come mai le aveva tenuta nascosta una cosa così importante!?
Per cinque anni erano state insieme, l'aveva accolta, le aveva confidato tutto di sé stessa, avevano iniziato quel progetto insieme... E adesso, adesso scopriva che le aveva mentito tutto il tempo... Perché!?
Sempre in silenzio, uscirono dell'edificio e salirono nell'auto, che partì, diretta verso i cancelli della città.
- Parlerò con mia mamma e cercherò di convincerla ad approvare il tuo progetto; in qualche modo convinceremo anche gli altri- dichiarò Emily - intanto... Spero che tu riesca a cacciare quei tre-.
- Ti ringrazio- mormorò Charlie - per tutto il tuo aiuto, davvero. È bello vedere che ci sono ancora persone come te al mondo- forzò un sorriso che Emily ricambiò, mentre l'auto si fermava di fronte al cancello principale.
Emily le posò una mano sulla spalla.
- Ricorda quanto credi nelle persone- le disse; Charlie annuì.
- Spero di rivederti presto- la abbracciò, prima di uscire dall'auto, seguita da Vaggie.
Le due ragazze superarono le porte della città, dirigendosi verso l'auto che le aveva accompagnate lì.
- Tornate presto a trovarci!- le salutò Pietro, mentre le due ragazze salivano in auto.
- Charlie... Possiamo parlarne, prima di partire?- chiese Vaggie.
- Perché non me l'hai detto?- mormorò Charlie, voltandosi verso di lei - io con te ho condiviso tutto, eppure...-.
- Lo so, credimi, ho pensato più volte di dirtelo- Vaggie allungò le mani e prese quelle della ragazza tra le sue - quando ti ho conosciuta, ho avuto paura che se avessi scoperto che era mio padre non mi avresti accolta, e l'avrei capito, io non mi sarei mai fidata di una figlia di Adamo. Passando il tempo con te ho capito che non eri assolutamente quel tipo di persona, che tu sei buona, dolce e gentile, e riesci a capire e accogliere chiunque. Ma ho iniziato ad avere paura che fosse troppo tardi per dirtelo, quando volevo provarci c'era sempre qualche impedimento e alla fine non sono più riuscita a trovare il momento giusto. So che non è una scusa, ma io... Ti giuro Charlie, non volevo mentirti. Ti racconterò tutto se vorrai, ma ho bisogno che tu mi creda-.
Charlie la fissò per un attimo: aveva sempre trovato dei modi per perdonare le persone, eppure sapere che quella ragazza per cinque anni le aveva nascosto una cosa simile...
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HAZBIN HOTEL: HAZBIN SCHOOL, VIVERE DI NUOVO
Fanfiction- So anch'io che sembra strano, ma... Ci sono tante persone che meritano un'altra occasione! Vi chiedo solo di dare una possibilità a chi ci sta davvero provando. Hanno solo bisogno di qualcuno che creda in loro; io voglio farlo-. Decisa a fare riv...