CAPITOLO VII.

63 9 54
                                    

- Bene, soldati: fate attenzione!- urlò Vaggie, e i tre ragazzi di fronte a lei drizzarono le schiene, quasi spaventati: sembrava un caporale in quel momento...

- Ehm... Che sta succedendo?- chiese Angel Dust, leggermente preoccupato per la sua incolumità.

- Ascoltatemi bene! Charlie è andata a fare qualcosa di molto pericoloso per aiutare tutti noi, per cui adesso noi faremo qualcosa per ripagarla!- dichiarò Vaggie, cercando di non mostrare quanto fosse preoccupata.

Probabilmente per via della sua posizione di figlia con Lucifero, Charlie era riuscita a ottenere un colloquio con uno dei capi di Paradiso tre giorni dopo ciò che era successo a Angel Dust.

Aveva pregato di non dire ai ragazzi che andava per quello, non voleva dare loro false speranze, ed era anche voluta andare da sola; Vaggie da un lato era grata di quella scelta ma... Era parecchio preoccupata per lei, anche se era solo una chiacchierata non sarebbe stato semplice.

E lei non intendeva rimanere con le mani in mano.

Angel Dust e Husk si scambiarono uno sguardo preoccupato: cosa voleva fare...?

- Charlie ha creato questo posto per aiutare gente come voi, eppure voi due non fate altro che litigare da quando siete qui- Vaggie indicò Angel Dust e Sir Pencious - e lei è molto abbattuta per questo. Per cui, faremo passare la sua preoccupazione-.

- Ehm... Io che c'entro?- borbottó Husk.

- Più si forma fiducia, meglio è: Nifty sta già preparando il necessario- dichiarò Vaggie

- La cosssa non mi rasssicura per niente...- mormorò Sir Pentious.

- Per una volta siamo d'accordo- borbottó Angel Dust.

- Visto? Sta già funzionando. Perché non ci facciamo una bevuta come ai bei vecchi tempi?- propose Husk, sperando di farle cambiare idea.

- Troppo semplice: ho organizzato ben altro per voi! Seguitemi!- ordinò Vaggie, voltandosi e iniziando a camminare verso la zona delle aule.

I tre ragazzi si scambiarono uno sguardo per nulla convinto, ma la seguirono comunque.

- Non sono pronto ad affrontare ciò che ha preparato- sospirò Angel Dust.

- Non si è mai abbastanza pronti- borbottó Husk.

In quei giorni, i due ragazzi avevano iniziato a legare ancora di più: Husk aveva aiutato Angel Dust a riprendersi, e visto che aveva detto agli altri di comportarsi normalmente per il minore era anche stato più semplice tornare alle giornate di sempre.

Inoltre, i due passavano le serate a bere, e dopo Husk dormiva in camera di Angel Dust: in quel modo, il minore riusciva a riposare senza timore e il giorno dopo era più allegro.

Avevano instaurato un rapporto che si stava avviando verso qualcosa di profondo: Angel Dust aveva qualcuno con cui parlare della sua condizione e lamentarsi sapendo di non essere giudicato, e anche Husk dopo anni aveva trovato qualcuno che ci teneva a conoscerlo ed essergli vicino.

Non sapevano fin dove sarebbero arrivati, ma di sicuro ci tenevano a scoprirlo.

In quel momento però, l'unico posto in cui arrivarono fu una specie di cortiletto interno, lasciato in uno stato pietoso, in cui erano stati sistemati quelli che sembravano muretti di gomma, e al centro del quale c'era Nifty, con vicino due scatole.

- Perché sembra un campo di battaglia?- chiese Angel Dust, confuso.

- Perché lo è- Vaggie si avvicinò a Nifty e tirò fuori dalla scatola un fucile, voltandosi poi verso i tre ragazzi - sono a vernice. Faremo una battaglia: voi tre contro noi due. E non smetteremo finché non riuscirete a vincere-.

HAZBIN HOTEL: HAZBIN SCHOOL, VIVERE DI NUOVODove le storie prendono vita. Scoprilo ora