piccolo's pov:
oggi avevo le prove in studio con i ragazzi, si stava avvicinando sanremo, e sapevo anche che sarebbe tornata anya, ma non mi aveva ancora fatto sapere niente.
decidiamo di ritrovarci al bunker, come al solito, sono arrivato per ultimo e c'erano lì anche ludo e huda, ormai di casa anche loro, mi salutano tutti e mi siedo sul divanetto, neve era a casa a dormire, sarei andato a prenderlo dopo in caso anya sarebbe passata.
vedo una notifica, era lei. mi diceva che sarebbe passata oggi a prendere il micio, le mando la posizione del bunker dicendole di beccarci qui sta sera, mi alzo "dove vai?" mi domanda erin "a prendere neve" mi guardano tutti male "hai paura che muoia di solitudine per qualche ora?" alzo gli occhi al cielo "si" esco e vado a prenderla, nel mentre incontro ghera con in mano dei fiori, anche lui abbastanza in ritardo "è ritornata la tua amica, l'ho beccata a prendere dei fiori" vero, aveva un sacco di fiori a casa "lo so, ci vediamo dopo" "vai da lei?" sento che mi domanda "no"e proseguo per la mia strada.
neve era a dormire sul mio letto, in queste notti abbiamo dormito insieme, era la prima volta che dormivo con una gatto e devo dire che è stato adorabile, mi ha tenuto compagnia nei momenti di noia e solitudine, forse dovrei prendere un gatto anche io.
dopo aver preso tutto torno al bunker dai ragazzi, il gatto era diventato la mascotte del momento, tutti la adoravano e la accarezzavano, era minuscolo. un po' ricordava anya, fragilina e adorabile, sperando che la salute non fosse la stessa.alla sera la vedo arrivare insieme ad huda,con una faccia completamente spaesata, probabilmente non aveva mai avuto occasione di frequentare un posto come il bunker, si avvicina a neve. sembrava l'incontro tra madre e figlio.
"com'è andata in questi giorni?" le domando "tutto bene, molto bello, poi ti faccio vedere qualcosa" tutti gli occhi erano puntati su di noi "anche noi vogliamo vedere" dicono caph e faster contemporaneamente, questi due non si fanno mai gli affari loro, anya allora inizia a far vedere le varie foto e video delle giornate passate. era tutto assurdo, delle cose che io probabilmente non avrei mai vissuto, e lei che nelle foto sembrava totalmente un'altra persona, spensierata, con delle amiche, e inaspettatamente sapeva come stare a contatto con la gente e gestirsi le conversazioni più eleganti, si rivelava sempre di più una persona intrigante e misteriosa.
iniziamo a parlare tra di noi e a raccontarci storie, le solite cose che ci raccontiamo sempre e le stesse storie da sempre, le avventure che abbiamo vissuto insieme e le cazzate fatte, ogni tanto guardavo anya, sembrava divertita e anche una di noi, come se fosse parte del gruppo anche lei, rideva, faceva qualche domanda, insomma, era una ragazza normale.
eravamo seduti di fianco con neve che dormiva per metà sulle mie gambe e l'altra metà su quelle di anya "si è ritrovato non solo con una casa, ma anche con due genitori" dice erin riferendosi al gatto, era davvero una scena tenera, lancio un occhiata a erin e gira la faccia quasi spaventato.
i ragazzi iniziano a farle delle domande e proprio come mi aspettavo dava delle risposte che erano incoerenti al suo aspetto. era tutta intorcigliata, personalità, carattere, idee, pensieri, aspetto, non la si capiva proprio, mi affascinava tantissimo.
tra le varie domande scopriamo che era di como, ecco perché l'accento diverso e dei modi di fare che non erano proprio tipici di qui, ma non sembrava comunque una persona molto attaccata alle sue origini.
huda le pone una delle classiche domande tra ragazze che di fanno sempre all'inizio delle amicizie "sei fidanzata?" la domanda più banale di tutte, poteva essere posta da chiunque, anche da faster o jackson, ma non era tanto la persona, ma la domanda, stavamo aspettando tutti la risposta, o era sì o era no, non era troppo complicato da dire, eppure sembrava che non riuscisse a parlare, era sbiancata, gli occhi le erano diventati lucidi, quasi faceva fatica a respirare e non si muoveva "ci sei?" domanda fares un po' sconsiderato, ma non rispondeva, era dispersa completamente nel suo mondo, non reagiva, sembrava non fosse con noi, era lì fisicamente, ma mentalmente era alienata.
stavo iniziando a preoccuparmi, le metto una mano sulla spalla, non sicuro della reazione che avrei potuto ottenere in quel momento, ma si gira a guardarmi, la persona che era con noi fino a qualche minuto prima era scomparsa, quasi morta, sguardo assente, come se la sua anima fosse pronta a lasciare il suo corpo, non stavo più capendo niente, viene trascinata via da huda e ludo che la portano chissà dove. io resto con i ragazzi. nessuno dice niente inizialmente, eravamo tutti sgomentati, "ma che ha passato questa?" dice caph "sta zitto" gli rispondo in tono arrogante "volevo solo..." non lo faccio finire di parlare "sta zitto ho detto" e finalmente sta zitto, passano dei minuti e continuavo a non sapere niente sulla situazione, faster e jackson erano usciti a fumare, e io ero restato lì con gli altri, non mi ero mosso, ero preoccupato, volevo sapere cosa stava succedendo, entra ludo, mi alzo di scatto "è viva, probabilmente un attacco di panico, sta sboccando anche l'anima, non capiamo perché". do un colpetto a erin sulla gamba "vieni con me" mi fidavo di lui, era paziente e comprensivo con tutti, forse fin troppo, "lasciatemi lì da solo con lei, uscite tutti poi, me la vedo io" non sento risposte, erano d'accordo con me.
appena entro in bagno la vedo lì seduta sul pavimento, di fianco a huda, avevano entrambe delle facce terribili, huda scossa dalla situazione e anya che pareva davvero sull'orlo di una crisi, erin e huda vanno via e restiamo io e lei, sulle braccia aveva delle cicatrici, le avevo già viste per sbaglio durante la videochiamata delle sere precedenti, ma non mi ero posto troppe domande, ma ora forse riuscivo a capirle di più, dalla fotocamera non rendevano, ma dalla realtà erano davvero toste, non mi volevo immaginare il dolore fisico ed emotivo per averle addosso.
ero seduto di fianco a lei, non parlava, non mi guardava, probabilmente si sentiva a disagio e non riusciva a fare e dire niente "vuoi parlarne? riesci?" le domando, speravo di riuscire a tirarle fuori qualcosa di bocca, ma nulla, era stanca, esausta e mi uccideva vederla così, aveva la fronte appoggiata alla mia spalla, restiamo fermi lì in silenzio, ogni tanto le lanciato uno sguardo per controllare se fosse ancora lì.mi sentivo strano anche io, ma perché? mi sentivo così solo quando ero con lei, ero felice e a mio agio, non me ne rendevo neanche conto, più la guardavo più era bella, sentivo che avrei fatto di tutto per lei, nonostante mi sentissi morire anche io in questo momento.
erano passati circa una decina di minuti e lei sembrava finalmente essersi calmata, la guardo, era piccola, davvero fragile, come una bambina, ma con una testa di un'adulta, chissà come mai era così.
ad un certo punto mi parla "prendo il gatto e vado" "ti accompagno" le rispondo, "non c'è bisogno, ci metto pochissimo" "ti accompagno lo stesso" le dico, la faccio aspettare un attimo fuori dal bagno, quando entro in sala i ragazzi mi guardano tutti "sta bene?" domanda erin "si, prendo il gatto e la porto a casa" "vuoi una mano?" mi domanda faster "no tranquillo" "sei proprio un tenerone" ironizza ghera, vero, ma cerco di non ammetterlo e torno da lei, appena torno inizio ad accompagnarla verso casa "com'è il mare di inverno?" le domando non pensavo rispondesse, cercavo solo di evitare il silenzio disagiente "un po' cupo e nostalgico, che lo guardi e ti viene un po' il magone, e provi un senso di vuoto, ma non capisci perchè, però è anche stupendo, tranquillo, con delle onde che vanno e vengono senza essere intralciate o spezzate dalle persone, non mi piace il mare d'estate, non mi piace troppo l'acqua e il concetto di nuotare e fare il bagno al mare, ma in inverno mi fa un effetto completamente contrario" non mi aspettavo una risposta del genere, ma la comprendo completamente, mi stavo iniziando a perdere completamente in lei, "dopo essere quasi morta sta sera riesci a dire ste cose?" le domando ironicamente, scoppia a ridere, e io pure finalmente i nostri sguardi si incrociano. era stupenda, nonostante fosse quasi morta prima era lì, quasi perfetta, faceva finta di niente, ma chissà quanto le pesava quella situazione e questa vita, ma era davvero bella, era perfetta. l'avrei potuta guardare per sempre.
dopo non troppo tempo arriviamo davanti a casa, le lascio il gatto e le varie cose, "grazie, sei un angelo" mi dice sorridendo, era tenerissima "vai a dormire, ci sentiamo." le dico, non sapevo che altro dirle e dove altro andare dai ragazzi, la guardo mentre entra dal portone, per assicurarmi che almeno era al sicuro a casa.
appena torno i ragazzi mi fissavano "sta bene" dico loro "questa è un po' strana questa" dice caph "ma perché dici queste cose" gli dice ludo "era solo stanca" dico, ma lo sapevano tutti come stavano le cose probabilmente, non so chi altro sapesse delle cicatrici oltre a me e huda, chissà per quanto altro tempo ci avrei rimuginato su questa cosa, volevo sapere tutto, sentivo di averne bisogno perché stavo iniziando a tormentarmi.
"quindi capodanno disco?" se ne esce jack ad un certo punto "ovvio" gli risponde faster. un classico di loro, passare da un argomento all'altro completamente a caso e quasi fuori lugo. quest'anno saremmo andati insieme in discoteca, la solita nella quale andiamo sempre, quindi non c'era nulla di cui sorprendersi. chissà cosa avrebbe fatto anya e se sarebbe stata bene, non credo sarebbe l'ideale invitarla, meglio che riposi.

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fiori e demoni
FanfictionAnya, 21 anni, si ritrova a vivere in una nuova città a lei sconosciuta e lontana, in seguito ad una relazione disastrosa. un nuovo inizio, senza conoscere nessuno, ma solo con la sua piccola passione per le arti e per il suo lavoro di commessa e ha...