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non mi sarei mai voluta staccare dal quel bacio, era ciò di cui avevo bisogno da tempo e da lui, le sue mani calde sul mio viso umido dalle lacrime.
mi stacco per riprendere fiato, ma lo ribacio subito dopo, le sue mani si spostano nei miei capelli e mi inizia ad accarezzare il corpo, sentivo i brividi al tatto.
mi metto a cavalcioni su di lui senza staccarmi dal bacio, appoggio le mani al suo petto e lui le mette sui miei fianchi, si sentiva una tensione pazzesca, ci fermiamo, ci guardiamo negli occhi "ghera ci aveva visto lungo" esclamo "come sempre" scoppiamo a ridere, lo abbraccio e lui fa lo stesso accarezzandomi la schiena "vuoi dormire?" mi domanda dal nulla "non credo di riuscirci" ora ero abbastanza in imbarazzo e mi sa anche lui, sento che sposta le sue mani di nuovo sui miei fianchi, stavamo ricominciando come prima, sguardi fissi ed intensi, ricominciamo a baciarci, ma qualcuno bussa, vado ad aprire, erano andrea e pietro "avete bisogno?" non li volevo troppo tra le palle in quel momento "ma avete fumato qualcosa? hai gli occhi rossi" domanda andrea, nessuno dei due gli risponde, "possiamo dormire insieme sta notte?" chiede andrea a piccolo "ma tipo tutti e quattro?" domando confusa "no niente donne, solo noi tre uomini" questo era pietro, non pensavo fosse in grado di dire stronzate del genere anche lui, mi sembrava quasi normale, poverino, l'avranno contagiato "quindi?" richiede andrea, duccio completamente incapace di dirgli di no, "dormire la prossima volta, ma possiamo stare un po' insieme" mi giro a guardarlo male, ma come, che risposta è, è troppo gentile nei loro confronti, "allora vado, e vi lascio giocare alla famiglia felice ed inclusiva" esco dalla porta lasciandoli indietro "no ma resta" sento pietro "vado dagli altri" scendo nell'atrio e mi ritrovo gli altri ragazzi, con ghera e huda, mi stavano guardando un po', male, non capivo perché inizialmente, poi realizzo, avevo solo una maglietta addosso, ed era quella di duccio, aiuto che vergogna, "siediti con noi" mi invita jack, stavano giocando a carte come se nulla fosse "ti ha cacciata?" mi domanda ghera "mi hanno mandata via i suoi fidanzatini" scoppiano tutti a ridere, evidentemente erano a conoscenza di questa situazione fin troppo bene "devi farci l'abitudine" commenta erin, grazie mille, ora sto proprio bene "ti piace la nostra musica?" mi domanda jack "si, anche se non è proprio il mio genere" "vuol dire che non le piace" continua erin, vero, forse un po' troppo triste per i miei gusti "e quale sarebbe il tuo genere?" mi domanda ghera incuriosito "vi lascio con il dubbio" caph sbuffa "hai la faccia di una che ascolta indie" mi commenta "sbagliato" sento dire da una voce dietro di noi, era duccio con gli altri due, aveva ragione, sbagliato, non ascolto indie, ma come lo sapeva? non glielo avevo mai detto "quindi che ascolti?" questa volta era huda, che si era fatta curiosa anche lei "ascolta kpop" conclude duccio, volevo evitare di farlo sapere a tutti, sapevo già che non avrebbero apprezzato troppo questo mio gusto, volevo sotterrarmi, che palle, tutti mi stavano guardando, come se avessi commesso chissà quale crimine "cioè fammi capire, noi no ma i cinesi si?" jack non riusciva a starsene troppo zitto sull'argomento a quanto pare, ma evito comunque di rispondere "ma cosa ti piace di loro?" domanda andrea, mi alzo lentamente e mi vado a nascondere dietro a duccio "ma come lo sapevi?" "in casa tua è pieno di cose kpop e coreane, era abbastanza scontato" vero, mi ero dimenticata che era non solo venuto a casa mia, ma che l'aveva vista in disordine e avevamo pure dormito insieme.
"in casa tua?" domanda ghera un po', curioso, ma anche scazzato, non lo sapeva? ops che casino sta sera "a quanto pare mi sono perso un pezzo più grosso di quello che mi aspettavo" continua lui, poverino, pensavo gli avessero raccontato tutto anche a lui, invece no, era rimasto fuori, sorrido completamente in imbarazzo a ghera e poi torno a nascondermi dietro duccio "me lo farò raccontare bene in un altro momento, adesso andate tutti a dormire" i ragazzi seguono gli ordini di ghera e vanno tutti nelle loro stanze, e anche io seguo duccio "dici che si è arriabbiato?" domando preoccupata "si, ma solo perché non gliel'ha raccontato nessuno" speriamo sia solo quello e che non se la sia presa con me.

"vuoi dormire adesso?" mi domanda "non so, penso di sì, vuoi fare qualcosa in particolare? non credo che possiamo uscire" allunga le braccia per un abbraccio "non volevo farti andare via prima, ma pietro e andrea quando fanno così mi preoccupano" ricambio l'abbraccio "ma figurati, non hanno fatto niente di male, ma di che avete parlato in così poco tempo?" ora ero davvero curiosa di sapere che avessero combinato assieme in camera i tre moschettieri "ma niente di che" mi stacco dall'abbraccio "mi nascondi le cose adesso" faccio finta di prendermela e mi metto nel letto dandogli la schiena "ma no, sono cose da uomini" mi metto a ridere "immagino lo spessore della conversazione allora" mi guarda scioccato "da quando sei così cinica" scoppio di nuovo a ridere, si mette nel letto di fianco a me e inizia a farmi il solletico, lo soffrivo tantissimo, ma non gliel'avevo mai detto, avrà tirato ad indovinare "quindi di cosa avete parlato?" dico ridendo "niente, cose da uomini" ancora sta risposta "quindi di sesso" si ferma e mi guarda "come lo sai?" "ma scherzavo" che ridere, avevo ragione davvero "minchia, mi ripeto, che argomento di spessore" continuo io "colpa di andrea" scontato, dubito sentirò mai uscire la parola sesso dalla bocca di pietro "eh vabbè, quindi avete fatto una cosa a tre in pochi minuti? mi fa piacere" dico piangendo dalle risate "si" mi risponde ridendo, ci avrei anche creduto, se solo andrea e pietro non sembrassero le persone più etero di questo mondo "dormiamo?" gli chiedo alla fine "si" "sai che domani è l'ultima sera che passerete sul palco? devi dare il meglio di te" mi prende le mani "lo so" mi da un bacino sulla fronte, "poi domani ne parliamo bene" conclude lui, ci sdraiamo vicini, e appoggio la testa sul suo petto, con lui che mi accarezza i capelli "adesso dormi" mi ripete, che bello sentirsi al sicuro.

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