questo pomeriggio sarei stata con i ragazzi, non so a fare cosa, ma piuttosto che annoiarmi avevo deciso di andare con loro, anche se li avrei rivisti alla sera dopo l'esibizione.
mi avevano solo detto di presentarmi vestita e truccata normale, niente di troppo elegante o troppo vistoso, chissà cosa avevano in mente.eccoci qui, tutti riuniti fuori dal loro hotel, "conosci qualche posto carino in spiaggia? so che sei già stata qui" mi dice ghera "in realtà no, era tutto chiuso praticamente, però conosco un posto carino dove camminare" sento andrea che sbuffa "ma io non ho voglia di camminare, sono stanco" non va mai bene niente a sto ragazzo, "forse potevi dormire sta notte" gli risponde erin, mi fanno morire ogni volta, "allora andiamo a camminare" decide ghera "facci strada".
li porto sul lato di spiaggia dove ero andata con le mie colleghe a dicembre, il freddo si sentiva comunque, ma per fortuna un po' meno, iniziamo a camminare sulla sabbia fredda, e i ragazzi iniziano a giocare, bene che erano stanchi, io invece me ne resto un po' in disparte con quelli un po' più tranquilli, sento che qualcuno mi chiama, questa volta era una voce femminile, mi giro era claudia, una mia collega, anche lei modella, che era venuta con me allo shooting di dicembre, stava correndo verso di me, lo sapevo già doveva voleva arrivare, lo faceva sempre, ed ecco appunto che mi salta addosso abbracciandomi e facendomi perdere l'equilibrio, cadiamo entrambe sulla sabbia "sei qui alla fine" mi dice abbracciandomi, è più piccola di me di un paio di anni, ma per quanto possa essere dolce è davvero cazzuta, "si sono qui anche io" restiamo ancora a terra con le persone attorno a noi che ci guardano male, una volta alzate si rende conto di chi erano le persone con me "non ci credo" esclama "sono i bunker, ora svengo" interviene erin "nono, ne abbiamo avuto abbastanza" si mettono a ridere, e lei sembrava abbastanza confusa "come sei finita con loro?" mi domanda forse un po' troppo curiosa "diciamo abbastanza casualmente, hai presente i ragazzi del gatto che ti dicevo?" mi prende per le spalle e con gli occhi spalancati mi urla addosso "ma non sapevi che erano loro?" ridono tutti "lo sai che ascolto musica completamente diversa" inizia a scuotermi, era sempre così agitata, "non è una buona scusa, guardali, sono stupendi" non la smetteva più "lo so" finalmente le do ragione, e si calma un attimo "posso venire con voi?" chiede un po' a tutti, i ragazzi accettano, non si sarebbero fatti troppi problemi e almeno lei era felice, sarebbe potuta andare d'accordo con jackson, erano entrambi due personaggi un po' assurdi, dopo qualche minuto lei era più integrata di me all'interno del gruppo, era davvero strana.tutti erano distratti da claudia e le sue storie, e lei era completamente distratta dai ragazzi, finalmente resto un po' in pace con duccio senza che nessuno si ponesse troppe domande.
"è simpatica" mi dice riferendosi a cla "si è adorabile" avevamo un sacco di cose da dirci, ma nessuno dei due osava parlare, forse stavamo bene anche in silenzio, era comunque piacevole, il rumore delle onde, i ragazzi che ridevano, la sabbia fredda e il cielo azzurro, ma comunque un po' buio "vuoi venire con noi anche sta sera?" un' altra serata devasto, non ero pronta "dipende da cosa si fa" "se vuoi possiamo farci un giro noi due senza i ragazzi" gli sorrido, c'era il vento terribile, e mi sentivo tutti i capelli volare "allora va bene" mi sorrideva anche lui, mi fa troppo ridere il modo in cui sorride, sembra un bimbo."è ora di rientrare" dice ghera dopo quasi un' oretta, sembrava come la maestra che riuniva i bambini dopo l'intervallo, e le reazioni erano le stesse, senza voglia di lavorare, ma con tantissima voglia di restare a giocare.
ci salutiamo, ma io resto comunque un po' con cla "ma pietro è fidanzato?" mi chiede "non lo so, ma so che è troppo grande per te" la faccia della delusione, per fortuna scherzava, "sta sera ci prepariamo insieme? andiamo insieme ad ascoltare e poi andiamo dietro alle quinte con l'agenzia, tanto sono qui anche loro" accetto, mi divertivo sempre un sacco a stare con lei, decidiamo di vestirci in modi opposti, io viola e lei rosa, una cosa tremendamente divertente.al contrario mio lei era fan di tutti i cantanti e sapeva tutte le loro canzoni, le cantava, le ballava, si divertiva un sacco, avrei voluto chiederle come fare, poichè non ne sono assolutamente in grado.
con lei il tempo passava più in fretta, non ero più sola in questo posto deprimente "andiamo andiamo" mi dice prendendomi per il polso, mi porta dietro le quinte, c'erano delle altre ragazze con cui avevamo lavorato e anche altra gente dell' agenzia, che non so perché non avevo notato nei giorni precedenti, ci fermiamo a parlare e a fare foto, poi vedo i ragazzi che si auto invitano a festeggiare con noi, inutile dire che li amavano tutti, e cla era ancora lì che li guardava con gli occhi a cuoricino.usciamo tutti insieme come la sera precedente, ma senza cla, poiché troppo piccola secondo l'agenzia per uscire con i ragazzi, alla fine decidiamo di fare come programmato, i ragazzi vanno in qualche locale, mentre io esco con duccio, "che vuoi fare?" mi domanda "pensavo avessi tu un'idea" "infatti ce l'ho" mi prende per mano e inizia a camminare "se vuoi fare qualcosa in particolare dimmelo" faccio no con la testa "bene allora, meglio così" continuiamo a camminare, non sapevo dove volesse portarmi o cosa volesse fare, ma eravamo in centro, un sacco di persone e negozi "eccoci qui" una piazza con tutte le bancarelle e una ruota panoramica "vuoi qualcosa da mangiare? scegli tutto quello che vuoi" era da tantissimo che non stavo in una piazza con delle bancarelle e la ruota panoramica, mi sembrava di essere tornata a como in estate, era uguale, solo con una persona diversa e qualche anno in più, prendiamo entrambi le frittelle e poi saliamo sulla ruota, il panorama era stupendo, e stare lì con lui era ancora più bello, tutto era illuminato e ciò che stava sotto pareva felice "era tantissimo che non salivo" gli dico ridendo "anche io" davvero? sembrava una persona sempre in giro e incline a fare queste cose "è la prima volta che mangio una frittella" sentivo uno sguardo di giudizio nei miei confronti "mangia anche la mia allora" e me la molla in mano, scoppiamo entrambi a ridere "grazie" era forse il gesto più carino che qualcuno avesse fatto per me.
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fiori e demoni
FanfictionAnya, 21 anni, si ritrova a vivere in una nuova città a lei sconosciuta e lontana, in seguito ad una relazione disastrosa. un nuovo inizio, senza conoscere nessuno, ma solo con la sua piccola passione per le arti e per il suo lavoro di commessa e ha...