con queste luci i suoi occhi brillavano, avevano un colore stupendo, sempre più belli, li avrei guardati per ore, mi ci sarei persa dentro, avrei fatto di tutto per avere una persona con degli occhi del genere al mio fianco.
"vuoi mangiare qualcos'altro?" mi domanda "non lo so, cosa si mangia in queste occasioni?" ero pronta a mangiare qualsiasi cosa mi avrebbe consigliato.
zucchero filato, patatine fritte, tutti cibi che mi erano stati proibiti e che poi mi ero successivamente proibita da sola, ma mi piacevano tutti, adoravo le cose zuccherate eppure queste me le ero persa.
continuavo a fare avanti e indietro tra le varie bancarelle mentre lui mi seguiva completamente confuso "andiamo andiamo"gli dico "dove andiamo adesso?" indico la ruota panoramica "di nuovo?" ero agitatissima "sisisisisi" mi ci porta, ormai completamente arreso "dopo andiamo in spiaggia, e poi andiamo in centro" mi ferma "andiamo dove vuoi, ma si sta facendo tardi" è vero, il tempo scorre, non avrei potuto passare la vita tra queste bancarelle e a mangiare ste cose insieme a lui "allora facciamo la passeggiata in centro" decido così, in spiaggia ci saremmo andati un' altra sera "va bene allora" il centro si svuotava sempre di più, stavo iniziando a realizzare ora che stava diventando davvero notte fonda e la stanchezza si stava facendo sentire "i ragazzi sanno che sei con me e basta?" "lo sanno, sanno tutto" spalanco gli occhi e lo guardo "come sanno tutto?" che vergogna, che imbarazzo "intendo, sanno che sono con te, poi non sono stupidi, avranno tratto le loro conclusioni" okay andava già meglio "proprio perché sono stupidi avranno tratto le conclusioni sbagliate" inizio a disperarmi mentre lui rideva in sottofondo "non ti facevo così drammatica per queste cose" mi metto a ridere anche io "si infatti, sto scherzando, pensino quello che vogliono" per tutta la passeggiata mi teneva la mano e non si spazientiva a sentirmi parlare di qualsiasi cosa, mi aspettava quando guardavo le vetrine o salutavo gli animali che passavano per strada, anzi, forse lo faceva più lui di me.
quanto tempo era passato da una serata così piacevole? tantissimo.
"era forse la prima volta che ti vedevo mangiare" che strano, pensavo di si, ammetto che non mi piace mangiare davanti agli altri, soprattutto se non ho confidenza con loro, ma non mi sono sentita a disagio con lui "purtroppo sono un essere umano" gli rispondo in modo ironico.
"dormi in hotel con me?" mi domanda dal nulla "non ti facevo una persona del genere" scoppia a ridere "è perché sto troppo a contatto con andrea" che coppia che erano "eh si, sicuramente, comunque va bene" "no, non va bene" sento qualcuno che interviene dietro di noi, ci giriamo a guardare, era ghera "ognuno nella sua camera, come in gita" che delusione, gli metto una mano sulla spalla "tranquillo, qui non ci sono rischi" mi prende la mano e me la sposta, duccio voleva sotterrarsi e uccidermi per colpa della mia risposta "non voglio sapere cosa significhi" il silenzio, il disagio, "vabbè fate come volete, siete grandi abbastanza" si arrende lui, "ma gli altri?" gli domanda duccio "sono in hotel, abbastanza stanchi e devastati" poverini, oggi si sono stancati fino alla fine "adesso tocca anche a voi andare a dormire" "te invece che fai?" gli domando io "sono venuto a prendervi, due bambini dispersi in centro a quest'ora della notte, andiamo" mi sembrava solo una scusa, ma ci crediamo lo stesso e lo seguiamo, resto davvero a dormire con lui, tanto non importava più a nessuno ormai, sembravo un membro del gruppo anche io."tieni" mi lancia una sua maglietta "non posso rubartele tutte, ho anche la tua felpa e le robe di huda in hotel" mi squadra dalla testai ai piedi, "vuoi dormire con il vestito?" vero, non ci avevo pensato, vado in bagno a cambiarmi, questa volta ero in condizioni migliori rispetto alla volta precedente noto anche che ci sono due spazzolini e due accappatoi, aveva già previsto che sarei stata qui? d'altronde mi ha chiesto lui di stare qui a dormire, non faccio in tempo ad uscire a chiederglielo che lo trovo addormentato sul letto, direttamente sopra le coperte e tutto storto, mi avvicino per svegliarlo "ei" gli dico toccandogli il braccio, si gira dall'altra parte, un bambino, "svegliati,svegliati,svegliati" inizio a prenderlo in giro nella speranza che si svegliasse, gli suona il telefono, era pietro, rispondo io "duccio è morto" gli dico "mi fa piacere, me lo passi?" "sta dormendo" mi sembrava sobrio e scazzato "ma come, sveglialo che ho bisogno" "calmati, anche io ho bisogno, vieni a svegliarlo tu" mi attacca in faccia, che cazzo di maleducato che era oggi, dopo qualche minuto si presenta davvero in camera, io con addosso i vestiti di duccio e pietro senza maglietta "perché dorme?" lo guardo male "chiediglielo" "perché hai addosso quella?" non capivo cosa volesse da me o da duccio, che finalmente si sveglia a sentirci discutere, "perché c'è pietro nudo di fianco alla mia ragazza?" queste sono le prime cose che dice quando si sveglia, chissà cosa stava sognando "è la tua ragazza?" domanda pietro quasi scandalizzato "non lo sono" correggo pietro "perché sei qui?" gli domanda duccio "posso dormire con te?" gli domanda, rimango scioccata, cosa avrei dovuto dire? o fare esattamente "non ci stiamo in tre" "ma non voglio dormire insieme a lei" gli risponde "perché io voglio dormire con te?" iniziamo di nuovo a discutere e infastidirci "pietro vai via, chiedilo a qualcun'altra" "perché, qualche ragazza se lo prende pure?" ormai mi aveva messo di cattivo umore, l'avrei preso a parole per tutta la notte se ce ne fosse stato bisogno "certo, tipo la tua amichetta di questo pomeriggio" claudia. dannata. "preferisce comunque andrea" la lite era iniziata, ormai non ci fermava più nessuno, dovevo avere ragione io, dovevo dormire io con lui, e pietro doveva andarsene "pietro vai a dormire nel tuo letto, cosa vuoi da me?" duccio esausto "le coccole" mi trattengo dal rispondergli male e duccio pure "fattele fare da andrea" termina duccio, dopo un'altra discussione tra noi tre finalmente se ne va, e io resto da sola con lui.
"stavo cercando di svegliarti anche io" ormai era più che sveglio, probabilmente non avrebbe più dormito "hai bisogno?" con me cambiava completamente tono, "no, cioè si, prima di tutto non puoi dormire vestito così, e le cose doppie in bagno sono mie o...?" finalmente si alza dal letto "si, sono tue, le ho messe ieri, in caso si ripresentasse un'altra brutta situazione" gli sorrido e gli lascio un bacino sulla guancia "grazie".
finiamo di prepararci e poi ci mettiamo a dormire "ma pietro è sempre così?" non me l'aspettavo completamente da lui "ogni tanto ha le sue lune" scoppiamo a ridere, poverino pietro, è sempre così gentile.
"vuoi dormire?" mi domanda "mi sa che ne hai più bisogno te di me" "ma non è vero" che bugiardo, prima si era addormentato in neanche 5 minuti "dormi va" gli dico, inizio a fargli le coccole, si vedeva che era stanco e anche abbastanza stressato, senza parlare, tranquillamente, solo io e lui si addormenta dopo pochi minuti, per fortuna non ne aveva bisogno.

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fiori e demoni
FanfictionAnya, 21 anni, si ritrova a vivere in una nuova città a lei sconosciuta e lontana, in seguito ad una relazione disastrosa. un nuovo inizio, senza conoscere nessuno, ma solo con la sua piccola passione per le arti e per il suo lavoro di commessa e ha...