20. Ricordi? (parte 3)

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Julia

Da bambina pensavo che da grande sarei stata felice, in fondo non avevo nulla che mi facesse pensare il contrario, ma adesso...

Che si fa quando ci si sente talmente tristi da pensare addirittura che non potrai mai provare la felicità?

In realtà non lo penso solo, ne ho la certezza.

Stamattina avevo una voglia incredibile di uscire ma poi dopo l'incontro con Mark mi è passato tutto l'entusiasmo.

Ho fatto solo una piccola passeggiata e poi sono tornata a casa.

Adesso me ne sto in bagno, aspettando che il ferro per i boccoli si riscaldi.

In casa sono finite le lamette e non riesco a trovare la mia, quindi dovevo trovare un sostituto.

Mi alzo dal bordo della vasca dove mi ero seduta e per un attimo mi fermo a guardare il mio riflesso nello specchio.

All'apparenza sembro una ragazza normale...
Senza problemi...

Eppure nella mia vita l'unica cosa che c'è sono proprio i problemi.

La verità è che riesco ad ingannare tutti, compresa me.

Ho il bisogno costante di mostrarmi felice, non voglio che gli altri vedano la vera me, ma...

Sto crollando. Letteralmente.

Sono stanca di fingere di essere qualcuno che non sono.

No! Non sono felice e voglio smetterla di fingere di esserlo solo perché così gli altri non mi vedranno strana.

Non mi sento abbastanza per nessuno e...

Vorrei solo sentirmi importante.

Vorrei che scomparisse questa costante sensazione di solitudine.

Il fatto è che anche quando mi trovo tra tante persone mi sento comunque sola.

Vorrei essere felice, accettarmi...
Ma non ci riesco.

E la cosa più grave è che non riesco neppure ad individuare una ragione specifica che mi porta a sentirmi in questo modo.

Prendo il ferro e inizio a fissarlo.

Non può darmi la felicità ma almeno mi farà sentire viva. Perché sì! Io mi sento viva solo provando dolore.

Quel dolore che va a colmare e placare, anche se solo per pochi istanti, questo malessere interiore di assoluta infelicità.

Lo avvicino all'interno coscia, lo avvicino sempre di più fino a bruciarmi la pelle.

Una scarica elettrica mi procura un brivido per tutto il corpo.

Scotta. Scotta tanto. E fa anche male, tanto.

Così male che gli occhi si inumidiscono e di consequenza poi all'improvviso mi si bagnano le guance.

Sei soddisfatta? Ti senti bene provando tutto questo dolore?

Si! Si! E ancora si!

A volte provare dolore è necessario, mi fa capire che non sono solo un corpo ma che sono viva e ho un'anima.

Un'anima che io continuo a distruggere.

Questa pelle avrà l'opportunità di rigenerarsi con il tempo, ma io? Avrò mai questa possibilità?

Stacco la presa dalla corrente così da far raffreddare di nuovo il ferro.

Il dolore non cessa e io mi sento rassicurata.

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