Hangout ~ Midaia~

la sfasciacoppie

Quando Christian se ne è andato ho capito che non aveva più voglia né intenzione di stare con me.
Aveva trovato una sostituta con la quale farsi il suo viaggio in Venezuela.
Quindi avevo deciso che sarei stata da sola a soffrire.
Ma per lo meno la simpaticona sarebbe andata si in Venezuela ma con un occhio nero.
Non mi importava se quel gesto avrebbe avuto cause o conseguenze...
Nessuno si doveva mettere tra me e Christian.
E poi avevo il cuore a pezzi.
Mi aveva lasciato così.
Senza nemmeno dirmi che mi amava...
Almeno l'ultima volta.
È una ferita troppo grossa.
E qualcuno deve pagarla.
Lei...
Quella stronza di Nahaze.
Ha adocchiato Christian dal primo minuto che è arrivata.
Ha approfittato di un momento di pausa per farsi avanti.
O magari è stata proprio lei a suggerire a Christian di lasciarmi...
In questo modo...
No...
Sono troppo arrabbiata anche solo per  piangere.
Rientro in casetta e come una furia mi dirigo in camera Gialla.
No...
Stavolta la sfasciacoppie non la passa liscia.
Apro la porta e entro.
Lil e Martina erano in pigiama.
Nahaze invece stava già dormendo beata nel suo letto.
Capito la cretina?
Se la dormiva...
Tanto lei aveva il sonno tranquillo... poteva spassarsela con Christian tutte le volte che voleva.
La scema che ci stava male ero io.
" ciao Gaia.." dice Lil" stai... stai bene?? Hai una faccia..."
Faccio una smorfia e mi dirigo verso Nahaze
" forza in piedi stronza!!!" esclamo.
Nahaze lancia un grido.
" santo dio..." esclama" ma sei scema??? stavo dormendo mi hai fatto prendere un infarto..."
Lil e Martina intanto seguono la scena dal loro letto.
" ma tirati su sottospecie di Mew ordinata da Wish!!!" esclamo.
Poi la afferro per la maglia e la faccio rotolare fuori dal letto.
Nahaze urla e prova a ribellarsi ma è più bassa di me.
La vorrei riempire di sberle.
Invece la prendo per le spalle e la sbatto contro il muro.
" stammi bene a sentire... ora ti pongo delle domande, ogni volta che menti ti arriva uno schiaffo okay?? Non ho mai picchiato nessuno, ma tu sei la prima!!!"
Lil si fa avanti
" Gaia che cazzo fai???" esclama" qualsiasi cosa abbia fatto non è questo..."
Le rivolgo un occhiata che dire fulminante è dire poco e Lil si ritrae
" cosa c'è tra te e Christian??" chiedo a Nahaze.
" che cosa???" esclama Lil sorpresa" Nat ti prego dimmi che è uno scherzo..."
" no non lo è... li ho trovati li... in giardino che stavano parlando, parlavano del loro viaggio in Venezuela, lo stesso che dovevamo fare io e lui... e  poi lui la ha chiamata principessa..."
" non è vero... è stato lui ad avvicinarsi per primo... ti prego... io... non lo sapevo... non sapevo che era il tuo ragazzo..."
" cazzate!!!" urlo" Christian non si avvicina per prima a una ragazza... è una persona seria!!! Sei stata tu a fate la troia con lui!!"
Nahaze prova a ribattere ma le sto stringendo il collo così forte che quasi non riesce a parlare.
" Gaia lasciala!!!" esclama Lil" così la ammazzi..."
La mollo e Nahaze cade ansimando a terra.
" adesso tu lo chiami e lo lasci" dico" ora!!!"
Nahaze riesce a tentoni a rialzarsi in piedi
" non stiamo insieme..." dice ansimando" lui è un ragazzo bellissimo ma è maledettamente innamorato di te... e a me non interessa... neanche un po... vuoi sapere perché gli ho parlato?? Ieri lo ho visto... aveva il morale a terra.. così mi sono permessa di fare conoscenza..."
Nahaze riesce a tirarsi su a tentoni.
" ma non volevo fare nulla lo giuro..."
"se ti becco di nuovo seduta a un tavolo con lui stai tranquilla che finisci dritta in ospedale... hai capito??"
Nahaze fa di si con la testa e io mi volto e faccio per uscire.
" buonanotte...." dico.
Martina e Lil mi guardano esterefatte.
Dopo che sono uscita dalla camera gialla mi rendo conto in dieci secondi cosa ho fatto.
Di sicuro il gesto avrebbe avuto delle conseguenze.
Avevo decisamente terminato qui la mia avventura ad amici.
E non c'era neanche la più remota possibilità che questo non sarebbe accaduto...
E poi in più...
C'era anche un altra cosa che non avevo considerato.
Con molta probabilità avevo veramente rotto con Christian.
Di sicuro Nahaze gli avrebbe raccontato tutto...
E la cattiva della situazione sarei diventata per forza io...
Mi restava una sola cosa da fare...
La stessa cosa che aveva fatto Mew.
Consegnare la maglia.
E andarmene.
Certo ci avrei messo un bel po a dimenticare Christian.
Stavo già male adesso perché mi immaginavo come sarebbe stato tornare a casa senza di lui.
Senza avere il suo profumo addosso
Senza sentire la sua voce...
Le lacrime iniziano a rigarmi le guance.
Quando entro in camera cerco di dormire un po.
E ormai quando non ho più lacrime da buttare fuori, riesco a farlo.
La mattina dopo mi alzo di buon ora e quindi decido di aprire la valigia.
Inizio a buttarci dentro tutti i vestiti...
Fa niente anche se sono completamente in disordine.
Tanto a casa li avrei piegati e sistemati.
La prima ad accorgersene è Lucia.
" Gaia ma che stai facendo??" dice appena mi vede
" non si vede??" rispondo" sto facendo i bagagli... non ho più niente da fare qui..."
" cosa?? Sei matta?? Non puoi lasciare qui me e Lil... soprattutto Lil... cosa dirà??"
" ha superato l'uscita di Mew superera anche la mia... e spero faccia male anche a qualcun altro..."
Lucia rimane a guardarmi per un secondo.
Poi vedo che inizia a piangere
" vuoi davvero buttare all'aria tutto??" mi chiede.
In quel momento vengo anche chiamata dal professor Todaro in saletta.
" si... mi dispiace... ma sono una vera stronza... ma ci vediamo fuori... sai... mi è saltato il viaggio con Chri... sono sicura che ci divertiremo in canada... sempre se vuoi invitarmi..."
Poi mi allontano senza nemmeno darle il tempo di rispondere.
Lungo la strada incontro Christian.
" ciao..." dice
" ciao" gli rispondo.
Lui mi guarda interrogativamente
" vuoi parlare??" mi chiede
" non ho tempo..." rispondo" sto andando dal professor Todaro a consegnare la maglia... ma sono convinta che Nahaze può sostituirmi al meglio..." dico
Christian si irrigidisce.
Ha capito cosa sto per fare.
" ah a proposito" dico " auguri per il vostro viaggio in Venezuela..."
Poi mi avvio a passo svelto verso la saletta.