CAPITOLO XXXVII.

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- Vi ringraziamo ancora per essere venuti- disse Keishin, mentre usciva dalla stanza insieme a Sakusa e Komori.

- Mio padre voleva qualcuno a controllare- dichiarò Kiyoomi; era rimasto lì per tutto il tempo degli esami... Senza che i ragazzi lo sapessero, in modo da poterli osservare meglio.

Non aveva visto nessuno barare durante gli esami... E non aveva neanche trovato indizi su di chi potesse essere la magia che era stata scagliata quel giorno. E per qualche motivo, la cosa lo rassicurava; in fondo, non aveva neanche bisogno di indizi.

- Se volete rimanere per la cena, siete i benvenuti- dichiarò Keishin, prima di allontanarsi.

- Bè, è andata bene! Vuoi andare a salutare il biondino?!- chiese Motoya con un sorriso.

Prima che Sakusa potesse rispondere, sentì una voce alle sue spalle.

- In caso non volessi, il biondino è venuto comunque da te-. Komori decide che era il momento di dileguarsi, mentre Sakusa si voltò verso Atsumu.

- Come sapevi che ero qui?- chiese.

- Intuito- affermò il biondo, dirigendosi verso di lui - non mi hai fatto sapere se ti è piaciuta la cioccolata-.

- Chi ti dice che l'abbia mangiata? Ha volato per un bel po', prima di arrivare da me- fece notare Kiyoomi.

- È vero, ma sono sicuro che tu l'abbia mangiata comunque-. Sakusa lo fissò per un attimo: sí, era vero... E l'aveva anche trovata buona.

- Se non hai del Quidditch da offrirmi, me ne vado- affermò.

- Bè, Kita ci ha detto di riposare un po' ma... Suppongo di poter fare uno strappo per te- Atsumu gli fece l'occhiolino, prima di voltarsi per allontanarsi.

Sakusa si trovò a seguirlo; ormai, era sempre più curioso di sapere cosa quel ragazzo avesse in mente, sia in generale... Sia con lui.

- Sapete che probabilmente Tsumu è andato ad allenarsi con Sakusa, vero?- chiese Osamu, osservando i due davanti a lui.

- Finché fa solo qualche passaggio va bene, ma bisognerebbe riposare dopo aver sforzato tanto la mente- dichiaró Shinsuke.

- Cosa che quel ragazzo non capirà mai- sospirò Aran.

- La sua passione per il Quidditch è fin troppa...- borbottó Rintarou.

- Già... Non preoccuparti, noi andiamo a riposarci- dichiarò Osamu; in ogni caso, visto che era con quel ragazzo, dubitava che Atsumu sarebbe tornato presto.

- Domani torneremo ad allenarci, ma per oggi voglio che tutti voi vi concentriate sul riprendervi dagli esami- affermò Toru, osservando i ragazzi riuniti di fronte a lui - so che è stato un periodo difficile, e manca solo una settimana al torneo, per cui cercate di prendere questo periodo per lasciare andare tutto lo stress per gli esami e pensare al torneo. Ci siamo allenati molto, un pomeriggio di riposo può solo farci bene-.

Non vedeva l'ora di tornare sul campo, ma sapeva che anche il riposo era importante, ed erano tutti stanchi, per cui andare ad allenarsi in quel momento sarebbe servito a poco.

- Va bene- risposero i ragazzi in coro.

- Così mi piacete! Potete andare- dichiarò Toru. Quasi tutta la squadra salutò e lasciò la stanza per andare a godersi un po' di meritato riposo, lasciandolo solo con Iwaizumi.

- Tu cosa farai per rilassarti, Iwa-chan?- chiese Toru, voltandosi verso il ragazzo.

- Ti controllo, il che non è per nulla rilassante ma qualcuno deve pur farlo- borbottò Hajime - non hai la solita faccia di chi ha in mente qualcosa, e questo è parecchio sospetto-.

HAIKYU: HOGWARTS LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora