CAPITOLO XXXVIII.

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- Tra cinque giorni inizia il torneo- Daichi osservò i ragazzi di fronte a lui - ci siamo allenati a lungo. Abbiamo sperimentato nuove tecniche, abbiamo cercato di migliorarci e di diventare giocatori sempre più bravi. Adesso, è il momento di unire tutti i talenti che abbiamo sviluppato e migliorare tutti insieme anche la nostra squadra. La Karasuno è arrivata che non era la più forte del torneo, ma possiamo vincere: l'importante è non arrendersi mai, e fare sempre del proprio meglio. In questo modo, vedrete che i risultati arriveranno- dichiarò.

- Si!- risposero i ragazzi, anche loro con serietà: non c'era più tempo per scherzare... Era arrivato davvero il momento di allenarsi e fargliela vedere a tutti i loro avversari.

- Un discorso degno di un capitano-. Daichi si voltò, sorpreso: insieme a Ukai e Takaeda... Stava arrivando anche Ikkei Ukai.

- Buongiorno- disse, inchinandosi, imitato dagli altri; chissà cosa ci faceva lì...

- Siete una squadra ben'educata eh? Bene bene!- rise l'uomo - Non hai fatto un brutto lavoro, Keishin-.

- Lodarmi mai, eh?- borbottó Keishin, poi si schiarí appena la voce - Mio nonno vuole assistere a questo allenamento. Voi giocate come al solito; ogni tanto potremmo chiamarvi per dei suggerimenti, cercate di non farvi distrarre dal viavai dei vostri compagni-.

- Va bene- risposero i ragazzi.

- Potete iniziare a riscaldarvi- dichiarò Ittetsu.

I ragazzi annuirono; Daichi prese la Pluffa e tutti salirono sulle scope, per poi iniziare a volare verso il campo.

- Iniziamo con dei normali passaggi- disse Daichi; i ragazzi annuirono e il moro lanciò la palla per iniziare l'allenamento.

Ikkei li fissò per un attimo.

- Hanno tutti delle buone basi di lancio... Sono decisamente migliorati da quando li ho visti la prima volta- dichiarò.

- Visto?- disse Keishin, un sorriso soddisfatto in volto.

- Taci tu e passami le statistiche che hai raccolto su quei ragazzi-.

- I complimenti mai tu, eh?- borbottó Keishin, prima di voltarsi - Kyoko, Yachi, mi potete portare i dati?-. Le due ragazze annuirono e si diressero verso di loro.

- Ecco a lei- disse Kyoko, passando al più anziano una serie di pergamene.

L'uomo le ispezionò per un attimo: sì, anche quelli che partivano da una scarsa base erano decisamente migliorati...

Alzò lo sguardo: i Bolidi erano entrati in campo.

- Kageyama mi sembra migliorato con il gioco di squadra- commentò, osservando il ragazzo: stava riuscendo a dare indicazioni in modo che i Bolidi non dessero fastidio ai Cacciatori... Era una cosa fondamentale per un Cercatore.

Anche se fare punti non era comunque semplice, quel Portiere era decisamente in gamba... Seppur i loro Cacciatori, soprattutto quello del terzo anno, fossero parecchio forti.

- Sì: si è allenato apposta su questo- dichiarò Keishin - e anche Sugawara lo ha aiutato-.

Il maggiore stava tenendo d'occhio il campo, correggendo gli errori di Kageyama e spiegandogli in certe situazioni come fosse meglio agire; il minore sembrava capire in poco e riusciva ad aggiustare subito il tiro senza troppi problemi.

L'uomo annuì e spostò lo sguardo sui battitori: due di loro stavano provando delle tecniche particolari... Era un bene che sapessero variare, soprattutto visto che essendo in tanti era difficile essere selezionati a giocare.

Inoltre, c'era un battitore particolarmente attento.

- Quel ragazzo biondo... È quello con i voti più alti del primo anno, giusto? Non mi sembrava uno deciso a impegnarsi molto- commentò.

HAIKYU: HOGWARTS LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora