3- Fremere

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Pov's Diego
Esco da casa dei miei genitori frustrato e confuso, non sapendo cosa fare.

Non voglio sposarmi con una persona che non amo alla follia.

Perché per me il matrimonio è questo, amare una persona senza limiti.

Non voglio sposare una donna per convenienza.

Non è giusto, soprattutto nei suoi confronti.

La donna non è solo un oggetto per sfornare eredi.

Non voglio donne che mi sposino solo perché sono ricco o perché sono bravo a letto.

Non voglio donne che mi manchino di rispetto, che sono sfacciate e non sanno fare nulla oltre a spendere soldi in cose inutili.

Non voglio una donna che ama fare la mantenuta e non sa nemmeno badare ad un bambino.

Accanto a me voglio una donna con la D maiuscola.

So che non troverò mai una donna così quindi la scelta sarà davvero ardua.

Se non mi sposassi perderei il mio potere mandando a fanculo tutto il lavoro fatto.

Devo per forza sposarmi per accontentare il retrograde di mio padre.

Odio farmi comandare ma è solo grazie a lui se adesso sono il re della mafia.

Devo tutto a mio padre e se lui vuole un nipote, devo accontentarlo.

Mi porto una sigaretta tra le labbra accendendola e facendo un primo tiro.

Guardo l'acqua che scivola veloce dalla fontana e penso a chi posso prendermi in sposa.

Ci sono varie ragazze della mia età ma tutte zitelle perché non sono più vergini o sono troppo viziate e brutte.

Io ho troppi pensieri per la testa, non posso pensare anche a chi sposare.

Sento vibrare il cellulare nella tasca dei miei pantaloni, lo prendo velocemente e rispondo portandomelo all'orecchio.

《Pronto?》
Dico portandomi nuovamente la sigaretta alle labbra per fare un altro tiro.

《Salve, signor Silvestri! Come sta?》
Mi chiede l'uomo dall'altra parte del telefono e per un attimo stento a riconoscerlo.

《Salve, signor Esposito! Tutto bene, lei come sta?》
Dico camminando nel mio giardino continuando a fumare.

《Bene, grazie》
Dice lui mentre io osservo la casa di mio fratello ancora con le finestre chiuse.

Mio fratello è uscito presto a fare una commissione e in casa sua c'è solo la fidanzata.

Non le apre quasi mai le finestre perché non vuole far vedere a mia mamma quello che fa.

Ho la sensazione che la odi e penso che il sentimento sia reciproco.

Neanch'io la sopporto.

È troppo viziata ed antipatica.

Non so cosa mio fratello ci trovi in lei.

Ha la puzza sotto il naso.

《Proprio stamattina la stavo pensando》
Dico gettando la sigaretta in una posacenere e ritornando a parlare con il mio collega.

Bugia, pensavo a sua figlia, non a lui.

Ma ovviamente non posso dirglielo, può pensarsi cose che non esistono.

《Ieri sera mi chiamò un suo collaboratore per dirmi che voleva parlarmi da vicino》
Mi spiega lui facendomi ricordare che avevo commissionato Simone di chiamarlo poiché volevo incontrarlo.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora