10- Giardino

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1 settimana dopo...
Pov's Diego
Fisso le bollecine che salgono e scendono nel mio bicchiere di Champagne.

Ho organizzato una serata di gala con tutte le famiglie mafiose più importanti che hanno figlie in età fertile.

È passato un mese dall'ultimatum di mio padre ed io devo affrettarmi a trovare una moglie.

L'idea non mi entusiasma affatto visto che odio le serate di gala ed odio le ragazze insistenti.

Queste donne farebbero di tutto per compiacermi.

Butto giù per la gola quel liquido color oro passando il bicchiere ad uno dei miei cinquanta camerieri.

Siamo in una Reggia del 1700 dove è stato allestito un enorme buffert e un bar pieno di alcolici.

La musica classica di professionisti importanti accompagna la serata rendendola piacevole per tutti, tranne che per me.

Sembro il principe di Cenerentola ma in realtà sono il cattivo della storia.

《Boss》
Mi richiama Simone posandomi una mano sulla spalla come conforto.

Neanche a lui piacciono queste serate, preferisce quelle nei nightclub.

《Non ti piace nessuna?》
Mi domanda sorseggiando un bicchiere di whisky con ghiaccio.

《Sono tutte così noiose...》
Sussurro guardando le ragazze di qualche anno più piccole di me.

Chi guarda le altre e parla male, chi beve come una camionista, chi va in bagno a drogarsi.

Non ho ancora visto una ragazza dai sani principi con cui farci dei figli.

《Scusa se mi permetto, ma penso che Celeste ti ha fatto perdere la testa》
Dice ridacchiando e prendendosi un'occhiataccia da parte mia.

《Da quella serata trascorsa con lei sei sempre così pensieroso》
Dice vago posando il bicchiere vuoto su un vassoio di un cameriere passante.

《Non penso a lei di certo》
Dico storcendo il naso contrariato anche se è un enorme bugia.

L'ho pensata tutta la settimana, giorno e notte.

Risentivo la sua voce nelle mie orecchie, il suo profumo dolce sotto il mio naso e la sua pelle candida sotto le mie mani.

L'ho immaginata in mille modi diversi ed ammetto che non vedo l'ora di rivederla.

Vorrei vederla tutti i giorni, mi piace parlare con lei, sentire la sua voce e vederla arrossire.

Mi sta facendo perdere il controllo delle mie emozioni e questo non va affatto bene.

《Oh eccola la tua nipotina!》
Corrugo la fronte voltandomi verso l'ingresso dove vedo entrare lei con la sua famiglia.

Santissimo Dio.

È una divinità.

Una principessa.

Ha un vestito celeste bellissimo con una scollatura a balconcino.

Tutti la guardano, ammirano tanta bellezza.

Le donne la guardano male perché sanno che non possono competere con lei.

Gli uomini la guardano come me, sbalorditi.

Nessuna ragazza qui dentro ha i suoi occhi, il suo sguardo e il suo viso.

La purezza della sua anima la vedono tutti.

L'ingenuità e il rispetto sul suo viso pulito, privo di imperfezioni.

La mamma ha partorito un angelo.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora