5- Perfetta per te

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Una settimana dopo...
Pov's Diego
Mi trovo nel mio ufficio sommerso da mille fogli ed email sul computer da rispondere.

Sbuffo riempiendomi l'ennesimo bicchiere di whisky per poi scolarmelo velocemente subito dopo.

Ho mille pensieri per la testa e non riesco a concentrarmi.

Svolgo tutto lentamente e non è da me.

Io amo la precisione, il controllo e l'immediatezza.

Qualcuno bussa alla porta ed io poso il bicchiere dicendo un semplice "avanti".

Dalla porta vedo entrare Santiago, mio fratello minore.

Mi assomiglia molto, ha il fisico e il viso simile al mio.

《Buongiorno Diego》
Mi dice sorridendomi come suo solito, non so come fa ad essere sempre così felice.

《Buongiorno》
Dico squadrandolo velocemente, ha indosso una camicia celeste e un pantalone bianco.

《Sono andato al porto, sono arrivati i carichi di droga》
Mi spiega sedendosi su una poltrona davanti alla scrivania.

Lui è l'unica persona di fiducia che commissiono per controllare i carici di droga e prostitute che arrivano dall'estero.

《Com'è?》
Domando riferendomi alla droga ed appoggiando il mento sulla mano destra.

《I nostri esperti hanno detto che è roba buona》
Mi dice buttando una bustina di essa sulla scrivania mentre io annuisco pensieroso.

《Prova》
Mi indica la bustina ed io la guardo schifato.

Al contrario di quello che si possa pensare, poche volte mi sono drogato in vita mia.

E l'ho fatto sempre con droghe leggere, mai cocaina o eroina.

《Lo sai che non mi drogo mai》
Dico prendendo una sigaretta dal pacchetto.

Le sigarette sono la mia unica dipendenza.

Gli porgo il pacchetto e lui ne prende una portandosela alla bocca.

Prendo l'accendino per accendere prima la sua poi la mia.

《Devi dirmi qualcosa?》
Domando vedendolo agitato ed impaziente visto che batte velocemente il piede sul pavimento.

《Diego, hai trovato una donna da sposare?》
Mi chiede di punto in bianco aspirando il fumo della sigaretta.

《No, Santiago》
Dico rilassandomi contro la sedia continuando a fumare.

《Ti prego, non voglio io tutte queste responsabilità! Sai che non sono in grado di comandare!》
Dice guardandomi con gli occhi della misericordia.

Come se io non fossi la vittima di mio padre.

《Lo so benissimo, lo sa anche papà ma si è fissato》
Sbuffo sonoramente portandomi una mano sulla fronte.

《Ci sono tante ragazze carine...》
Mi dice cercando di invogliarmi ad uscire con qualcuna.

《Non seccarmi con questi discorsi》
Dico stroncando il suo discorso sul nascere.

《Diego!》
Vedo entrare Simone con delle cartelle in mano e immediatamente cambio espressione.

《Che cazzo vuoi?!》
Gli urlo contro alzandomi dalla poltrona agitato e arrabbiato.

Non tollero le mancanze di rispetto.

Lui è come un fratello per me ma non deve prendersi troppa confidenza.

𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora