𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘

1- Celeste

Pov's Celeste
Gli occhi sono lo specchio dell'anima, mi ha sempre detto mamma.

Ed ho sempre saputo che fosse la verità.

Gli occhi, secondo me, sono la parte più bella del corpo di un essere umano.

Colorati di mille sfumature, si possono leggere le emozioni attraverso essi.

I miei sono occhi comuni, castani con qualche sfumatura color miele.

Spesso li osservo allo specchio e nel profondo delle mie iridi vedo la mia anima.

Un anima triste, sola e dolorante.

Sono occhi spenti, di una persona che sta soffrendo.

Eppure, chi mi conosce, sa che ho tutto e non ho bisogno di nulla.

Ho una villa enorme, una famiglia unita, mille lussi e un lavoro.

Ma io ho bisogno solo di amore, di essere amata da qualcuno.

Questo è quello che penso all'alba di un lunedi mattina qualunque mentre dipingo due paia di occhi azzurri.

Nella stanza si sente solo il rumore del mio pennello che batte sulla tela e crea colore.

Sono in una stanza immensa della villa in cui abito insieme alla mia famiglia.

La stanza ha una vetrata con una vista spettacolare sulla città e sul mare.

Io sono al centro di essa a dipingere coperta da una vestaglia da notte bianca, con i miei capelli castani sciolti sulle spalle e con i piedi nudi sul pavimento.

Attorno ci sono tutti i miei quadri, alcuni messi sul muro ed altri appoggiati sul pavimento in legno pronti per essere spediti.

Passo intere giornate qui, nella mia bellissima prigione, non sapendo cosa fare di diverso.

Quando decido di cambiare, esco in giardino e gioco con i miei gatti oppure mi rilasso al sole.

Mi alzo, dipingo, mangio e vado a letto.

Intanto il tempo passa indisturbato ed io divento sempre più grande.

Oggi è il mio compleanno, compio vent'anni.

Sono vent'anni che sono prigioniera in questa casa.

La mia famiglia fa parte di un giro losco che comunemente chiamano mafia.

Le donne nate in queste famiglie devono essere obbedienti, silenziose e stupide.

I miei genitori mi hanno cresciuta così, per essere la moglie perfetta di un mafioso.

Non ho avuto un infanzia come tutti gli altri bambini.

Non sono mai andata a scuola, ho sempre avuto una insegnate privata.

Non ho mai avuto amici o amiche.

Non sono mai andata sulle giostre o a mangiare un gelato.

Non sono mai andata a casa di una amica o fatto un pigiama party.

Insomma tutte le cose che i normali bambini fanno.

Sono sempre stata in casa, da sola o con mio fratello.

Non sono stata mai felice, nonostante tutto quello che mi regalavano i miei genitori.

Poi ho capito che la felicità si trova nelle piccole cose.

Nelle cose più stupide e semplici.

L'ho capito quando ho incontrato la mia prima ed unica amica.

Chiara, figlia di un uomo di fiducia di mio padre.