8. Per la sopravvivenza

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«Ecco qua! Sta di nuovo blaterando sciocchezze!» esordisce Reggie.
Prima o poi gli farò un discorsetto su come addolcire un po' le proprie opinioni nei confronti di persone sconosciute.

Per il momento, quello che il ragazzino non capisce è che io voglio salvare loro la vita e voglio tenermi la pelle tutta quanta addosso. Perciò, se loro, in quanto protagonisti, avrebbero iniziato subito una lotta al male, litigando per capitoli interi contro questi tre soldati tanto fighi quanto spietati, è compito mio alleggerire il carico di tali imprese, facendogli aprire gli occhi sulla scorciatoia più logica e sicura.

Non sarà un buon capitolo epico per il libro di Lisa, ma cazzo se è facile e con uno zero percento di possibilità di morte.

Ignoro Reggie e mi fisso su Kaiden. «Il lord di Fiumerosso è ricco ed è morto. Da quello che so, tutta la sua servitù è partita con lui per il regno di fumo e o...» ma che cavolo dico? Quello è solo il nome del romanzo. «Volevo dire per il regno del re d'ombra» mi correggo. «E immagino non sia rimasto più nessuno.»
Per chissà quale grazia divina, Kaiden solleva un sopracciglio scuro e mi concede udienza, ma a quanto pare so perché è scettico. «Tutta la sua servitù?» chiede.
Scrollo le spalle. «Era tirchio. E poi pensava che i servi fossero ladri, perciò ne aveva solo una manciata.»

Aaron Taylor... Asher... Si gratta il mento sulla barba. «Tirchio? Cos'è? Una malattia?»
Devo concentrarmi per non ridere o sbuffare, perché in effetti queste barriere linguistiche possono davvero farmi finire bruciata al rogo.
Raccolgo tutta la mia pazienza e gli rispondo. «Vuol dire che è una persona molto attaccata ai soldi.»
Mika sorride scoprendo una fila di denti dritti nonostante la mancanza di dentisti e dentifricio. «Sono un tirchio anch'io, allora» cinguetta e dà una gomitata nel fianco di Asher.

Immagino che solo lei può smuovere quell'energumeno in armatura.

Bene. Meglio che non mi dilungo sulle correzioni, anche perché Kaiden è ancora silenzioso.

«Andiamo a rubare a casa sua» concludo.
Semplice, pulito, veloce.
Entriamo, prendiamo e usciamo, niente ragni, centipedi, goblin e non-morti, niente di niente, solo gloria, fama, soldi e un villaggio libero entro la sera.

Kaiden è sul punto di rispondermi quando un verso scocciato mi fa chiudere gli occhi e imprecare in silenzio.

Reggie scalcia per terra. «Tu, coi capelli biondi, liberaci! Vogliamo parlare con la nostra amica!» si mette a urlare.
Asher gli risponde con un sorrisetto che mi fa arricciare le dita dei piedi. «Adesso è tua amica?»

Santo cielo.

Purtroppo per me, soffro di una diffusa variante della sindrome del personaggio secondario, tale per cui non desidero che la protagonista si innamori dell'amico simpatico, ma me ne innamoro io.

Reggie, per una volta, mi aiuta a non cadere nel tranello di Aaron-Asher.
«Tu non litighi mai coi tuoi amici, stronzo?» gli rinfaccia.
E sebbene apprezzi un sacco il suo punto di vista, mi ritrovo a mettere le mani davanti. «Reggie, per favore, iniziamo col piede giusto, va bene? Chiamarlo 'stronzo' non ti aiuterà a liberarti dalle corde.»
Dubito che mi dia ascolto, perciò inspiro e sposto lo sguardo appena un po'. «Lyra, per favore.»
Anche lei è incerta, lo posso capire, non le avrei chiesto di fidarsi di me con tanta insistenza se non fosse stato per il fatto che, mai come questa volta, sono sicura di avere questa situazione assurda sotto controllo.

Dopo un tempo che mi sembra infinito, Lyra sbatte le ciglia e ammorbidisce il tono. «Non abbiamo molta scelta, Reg.»

Reggie schiocca la lingua sui denti, ma io capisco bene, dal solco tra le sue sopracciglia, che sta già cedendo alla richiesta della ragazza.

Come Salverei L'Ennesimo RomantasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora