16. La spiaggia

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Passano due minuti infernali in cui camminare avanti e indietro non mi aiuta a smaltire l'ansia; poi, Kaiden e Asher attraversano il portale insieme a Lyra.
Il sospiro di sollievo che tiro supera persino quelli che hanno visto la fine dei miei esami all'università.

«Oh, grazie al cielo state tutti bene!» esplodo.
Reggie si precipita ad abbracciare Lyra, o meglio, a sorreggerla. «Stai bene?» le chiede.
Lei annuisce appena, riprende fiato come Asher e Kaiden che vengono raggiunti da Mika.
Io me ne resto in disparte, nel mio posto, e lascio che il mio egoismo mi rallegri del fatto che la compagnia sia ancora tutta al completo, ma consapevole del fatto che potrei aver combinato un disastro.

Lyra si allontana a grandi passi verso la casa abbandonata alle nostre spalle.
Mi sono distratta un attimo. Che succede?
Gesù santo, non posso distrarmi mai!

«Lyra?» faccio per seguirla, ma prima rivolgo un'occhiata interrogativa a Reggie e lui mi risponde con un'alzata di spalle.
Siamo sui suoi passi un battito di ciglia dopo, ma Kaiden ci sorpassa con le sue gambe lunghissime e quasi mi spinge via con una spallata. A lui non importa, prosegue per la sua strada e spalanca la porta che Lyra aveva sbattuto un attimo prima.
Reggie si infila dietro di lui e io sono davvero stufa di tutti questi maschi altissimi.

«È colpa mia!» grida Lyra. «Non dovevamo portarlo con noi! Ora ci darà la caccia, cazzo!»

La sento tirare giù i pochissimi oggetti ancora presenti nella casa abbandonata.

Sollevo un sopracciglio; davvero non capisco come possa sentirsi in colpa per qualcosa che non poteva assolutamente controllare.
Se nemmeno io me lo aspettavo, che ne ho letti a centinaia di libri così, non so come potesse prevederlo lei.

Eppure, Lyra non riesce a ragionare, nemmeno quando Reggie prova a consolarla.

«Non dovevo fidarmi!» esplode. Le sue dita si aggrovigliano attorno al bordo dello schienale di una sedia. «Sono una stupida!» Lyra fa per lanciarla via, ma i miei sensi da ragno sono più veloci e la fermano.

«Eri innamorata, non stupida» le dico.
Non so come, ma i suoi occhi bagnati dalle lacrime si fermano nei miei e vi rimangono.
«Sei sempre stata innamorata di lui, non hai fatto niente di male nel dare ascolto al tuo cuore. È stato uno sbaglio? Va bene, ora lo sai, devi andare avanti.»

Le dita di Lyra vacillano sulla sedia, i suoi muscoli sono sempre più morbidi e forse è la presenza imponente al mio fianco a contribuire un po', per quanto io detesti ammetterlo e per quanto ancora non ne capisca il motivo.
Mi giro quanto basta per fulminare il caro Kaiden con un'occhiataccia.
«Non mi sembra che l'idea di portare Orlon con noi sia stata tua» dico a Lyra dopo che la frecciatina ha colpito in pieno il bersaglio. Kaiden stringe la mascella e so che mi vuole ammazzare, ma io provo già abbastanza autocommiserazione. «E a dirla tutta, ho detto io di andare a Fiumerosso. Se hai rivisto Orlon e hai sofferto è anche colpa mia e te lo giuro, Lyra, non era quello che volevo.»

Lyra espira in maniera pesante, come per sbloccare un nodo stretto nella gola.
«L'indovina ha ragione» si intromette Kaiden. Infila una mano nello spazio tra me e Lyra, cerca le dita della ragazza e le copre con le sue. «Metti giù la sedia, Lyra.»

Non riesco a vedergli il viso dietro la coltre delle ciocche castane e perfette, ma so che ha una bella faccia tosta a fare il figo dopo che l'ho calmata io.

Eppure, lui la attira come un magnete, Lyra lo fissa con gli occhi sgranati e il viso le si tinge di un rosso diverso da quello della rabbia.
Santo cielo, lui le sta accarezzando la mano davanti a me!
Ora vomito.

Per fortuna, Mika mi salva con un sonoro sospiro. «Ragazzi, piangerci addosso non servirà a niente.»
«Concordo con Mika» dice Reggie.
E quando mai! Qui si coalizzano sempre tutti in gruppetti dei quali io non faccio mai parte. Anche se ha senso, dopotutto sono io quella fuori posto.

Come Salverei L'Ennesimo RomantasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora