12. Qualcosa è fuori posto

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Mika non mi ha uccisa, non russa e non sembra una vichinga mentre dorme, anzi è così dolce che non sta nel personaggio.

Persino appena sveglia è adorabile.
Quando apriamo gli occhi ci guardiamo senza capire cosa ci abbia svegliate, ma poi lei dà un'occhiata al lato destro del mio letto matrimoniale e le basta una frazione di secondo a indurire i muscoli del viso. «Dove cazzo è la ragazzina?!» esplode.

Merda.

Tasto il materasso vuoto e il panico mi assale.
Lyra non mi avrebbe mai lasciata sola per scappare insieme a Reggie, no?
E poi Reggie è con Ash e lui non avrebbe mai permesso che uscisse dal suo campo visivo.

Infine, sentiamo le urla.

Io e Mika ci scambiamo un'occhiata consapevole e così come stiamo, in canotta e pantaloncini trovati a caso nell'armadio, ci fiondiamo fuori dalla stanza e giù per le scale.

Le urla provengono dalla cucina, sono il segnale di un litigio acceso che sta bruciando veloce come un fiammifero.

«Non hai il diritto di giudicarmi! Tu non sai niente!» grida Lyra e per un attimo mi blocco e salto per lo spavento quando sentiamo una porta sbattere con violenza.
«Allora spiegamelo!»

Cazzo. L'altra voce è quella di Kaiden.
Li ho lasciati soli per una notte, dannazione! Giusto il tempo di dormire un po'!
Dietro di noi, si aggiungono i passi di altre persone che scendono in cucina veloci.

«Non vedo l'ora che questa storia finisca, non ti sopporto più.» sbotta Lyra.
«Il sentimento è reciproco! Credi che mi faccia piacere fare da balia a una ragazzina codarda e immatura?»
Siamo sulla soglia della cucina quando vediamo Lyra chiudere i pugni e scagliarsi contro Kaiden. «Ti spacco la faccia!»
Lui le blocca entrambi i polsi e con un passo soltanto usa tutta la sua forza per portarla spalle al muro. «Provaci, bambolina.»

Lei lo fissa con quegli occhi da cerbiatta che fanno innamorare chiunque e lui un po' ci casca, perché Lyra lo sta uccidendo con quello sguardo da battaglia. Lo sguardo preferito del nostro amico ricciolino.

Intravedo il viso di Kaiden rilassarsi, i muscoli del corpo si sciolgono in una posa che si adatta perfettamente alla situazione e in quel momento so che Lyra ne sta prendendo consapevolezza.
Le righe si scrivono veloci nella mia testa: lei che percepisce la sua possenza, il corpo caldo che preme contro il suo, lo sguardo che la incatena, il profumo che sicuramente ha una nota particolare tipo, che ne so, agrumi o un fiore specifico come il geranio.

Che diavolo di odore ha il geranio? Per me nessun fiore ha un vero e proprio odore, tranne i gelsomini.

Lyra inspira e diventa rossa.
Ecco qua.

«Scusate,» tossisco e senza pensarci su due volte mi faccio largo tra tutti e due dando una potente spinta sul petto di Kaiden. Quindi mi allungo verso il bancone dall'altra parte. «Devo prendere il pane.»
Lui era distratto, altrimenti non si sarebbe mai fatto spostare da me.
Lyra, però, a quel punto rinsavisce e si sposta.
Una risata divertita mi fa girare dall'altra parte. Asher è appoggiato alla cornice della porta, mezzo nudo e tutta la mia consapevolezza crolla in mille pezzi. «Ma tu non lo mangi nemmeno!» indica il pezzo di pane che quasi mi porto alla bocca per quanto sono distratta.
Merda.
Ho evitato una banalità solo per cadere in un'altra trappola.

«È per Mika» riesco a dire e poi subito mi pento. «Mi ha detto che aveva fame, poi abbiamo sentito il litigio e abbiamo pensato che ci avrebbe rovinato la colazione» mi ricompongo per quanto possibile e per nessun motivo penso al fatto di stare in canotta e pantaloncini, come un pulcino spennato, davanti alla quasi copia di Aaron-Taylor Johnson.
Piuttosto, mi concentro su Kaiden. «Fa' qualche passo indietro, non vorrai colpirla per errore.»

Come Salverei L'Ennesimo RomantasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora