Come Salverei L'Ennesimo Romantasy

24. Che vuoi che sia una carezza

Kaiden sta ancora girando attorno al tavolo mentre io cerco qualcosa di buono e di senza farina da mettere sotto ai denti, altrimenti stanotte col cavolo che dormo.

Lyra è persa nelle sue congetture e ha tutte le ragioni del mondo perché siamo venuti fin qui per lei, affinché scoprisse qualcosa riguardo il suo passato, invece abbiamo ottenuto solo una bella storia sulla mamma di Kaiden, il quale non voleva nemmeno essere qui.

Comunque, quest'uomo non ha altro che biscotti, sono delusa.

«Se vuoi, andiamo a comprare qualcosa da mangiare per te» propone Ash.
Sollevo un sopracciglio e lo fisso più a lungo di quanto sia appropriato. Non ha nemmeno idea di quanto mi abbia fatto felice anche solo sentire la sua offerta. «A quest'ora non credo che troveremo qualcuno disposto a vendermi del cibo» purtroppo, «Però, grazie.»

Ash schiude le labbra, ma poi non dice nulla, si va a sedere sul divano e inizia a togliersi l'armatura, un processo che gli richiede movimenti bruschi e decisi. So che non dovrei osservarlo con attenzione, nemmeno mentre si prende la maggior parte dello spazio sul divano allargando braccia e cosce, rilassato come un re, a suo agio e sicuro di sé, come se stesse invitando una povera, o un povero, malcapitata-o a raggiungerlo nella saldezza delle sue braccia.
Fa caldo in questa casa.
E io dovrei trovare una chiesa e un prete cattolico che mi confessi.

«Tu e Ruelle dovreste prendere la stanza.»
Mi sono distratta solo un attimo per colpa di Ash e Kaiden è calato su Lyra come un falco.
Lyra si fa piccola piccola mentre si riprende dai propri pensieri. «Era la stanza di tua madre. Prendila tu, noi stiamo bene.»
Non mi dà fastidio che abbia deciso per entrambe, avrei fatto la stessa cosa.
Kaiden si passa una mano nei capelli. «Sei stata avvelenata. Hai bisogno di più riposo possibile.»
«Ho dormito abbastanza.»
«Beh, la stanza è libera.»

Santo cielo.
Ma perché nessuno parla mai chiaro?
E per nessuno intendo Kaiden.

«Ti farà bene dormire nella stanza di tua madre, Kaiden» esplodo, poi i miei occhi troppo consapevoli lo trafiggono. «Se non te la senti di andarci da solo, qualcuno ti farà compagnia.»
Non so se vuole uccidermi o chiedermi come abbia capito che si sente a disagio ad andarci da solo anche se vorrebbe davvero farlo.

Lyra cambia atteggiamento subito, perché lei non ci aveva pensato che Kaiden potesse aver bisogno di compagnia.

Questo non è un lavoro per me.

Mi alzo e vado a sprofondare sul divano accanto ad Ash, a una distanza al limite dell'appropriato. «Io non ho sonno, comunque, faccio da guardia al posto di Ash.»
L'interesse di Ash è il primo che si solleva e non per le ragioni che vorrei.

Kaiden e Lyra si scambiano un'occhiata incerta, come se lui non avesse quasi trent'anni e lei fosse troppo innocente per capire che le sto dicendo di andare con lui e restarci tutta la notte.

Non voglio assolutamente alzare lo sguardo su Asher, lo so che sta ridendo sotto la barba e che sta scuotendo la testa come se fossi la sua fonte di divertimento. 

«D'accordo» sospira Lyra, ma mentre annuisce a Kaiden il suo viso è più imbarazzato che scocciato. «Se non ti dà fastidio vengo con te.»
Kaiden schiude le labbra.
«Non gli dà fastidio» risponde Ash per lui. È inquietante il fatto che stia ancora fissando me e ridendo.

Mi raccolgo di più dalla mia parte di divano. «Buonanotte, ragazzi.»
Non succederà niente stanotte, ne sono certa, Lyra è emotivamente scossa e Kaiden deve processare per la seconda volta nella sua vita la scomparsa di sua madre; per questo mi sento tranquilla a lasciarli andare.

Una cosa che non ho tenuto in conto, però, è che anche io sono rimasta sola con un uomo che mi fa prendere fuoco un momento sì e l'altro pure.

No. Sono una donna adulta. Ho già avuto le mie esperienze, posso farcela.
Ce ne stiamo zitti ad ascoltare i nostri respiri che si fanno sempre più lenti e assonnati, finché Ash mi dice che deve andare in bagno e mi lascia qui da sola.