23. I viaggiatori

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Il nonno di Kaiden ci prepara del tè al rosmarino.

Abbiamo provato in tre a spiegargli perché non posso mangiare i biscotti all'avena e credo che alla fine non l'abbia nemmeno capito, spero non si offenda troppo; in ogni caso, per sopperire al rifiuto dei biscotti chiedo il bis del tè anche se ha un gusto davvero particolare.
È orribile.

L'uomo siede al tavolino per due con Kaiden, Lyra e io su due poltrone porpora con dei centrini e merletti poggiati sugli schienali come decorazioni, Ash per ora se ne sta in piedi, a mangiare anche la mia razione di biscotti.

«Tu devi essere stata l'ultima bambina ad essere stata adottata, Lyramweil» osserva il nonno. Si chiama Lysander e lo ricordo perché mi piace tantissimo questo nome.

Lyra beve il tè con gli occhi persi nel vuoto. Le sue domande non troveranno risposte stasera.

«Dicono che l'incendio sia stato provocato dai fuochi delle cucine, ma io so che non è così» continua Lysander, «l'incendio è stato appiccato.»
Indipendentemente da ciò che racconta, i suoi occhi scuri tornano sempre a Kaiden, a cercare sul suo viso i tratti della figlia.
«Perché lo pensi?» gli chiede il nipote.
«Per via di quello che è successo a tua madre» la risposta non mi arriva troppo inaspettata, sapevo per ragioni si trama che ci fosse qualcosa sotto questo incontro.

Kaiden, invece, arriccia le labbra e il neo si piega nelle sue rughe d'espressione.

«Poco prima che nascessi, Kaiden, il re necromante non sedeva sul trono, di fatto non era nemmeno entrato in questo mondo» racconta, poi le sue mani tremanti si chiudono attorno alla tazza di tè per cercare un minimo di ristoro.
«La regina Alyssa dei Verdi regnava sul regno del sud. Era una donna molto ambiziosa, gelosa del suo regno. Se c'era una cosa che desiderava era mantenere saldi i propri confini.»

Gli altri sono ormai assorti nella storia e forse dovrei concentrarmi anch'io, ma la mia mente è ferma a quello che ha detto.

"È entrato in questo mondo."
Le parole mi fanno rabbrividire.
Anche io sono entrata in questo mondo.

«Alyssa dei Verdi era chiamata la dama inespugnabile. Era una donna senza scrupoli, per prevenire attacchi al proprio regno mandava l'esercito contro chiunque si accostasse ai confini» l'espressione dell'uomo somiglia sempre più al ribrezzo. «Finché non furono degli innocenti a dover pagare per le decisioni della regina.»
Lyra posa subito il biscotto che stava portando alla bocca. «Innocenti?»
Lysander annuisce. «Una carovana di gente delle montagne del nord si stabilì in queste zone. Io facevo parte di quella carovana.»
«Ma qui non siamo nel regno. Il confine più a nord è segnato da Fiumerosso» protesta Kaiden.
Lysander si chiude nelle spalle. «È stato il re necromante a ridefinire i confini del regno del sud. Prima, Lungolago era in una zona che non credevamo fosse tanto pericolosa. Il nostro unico errore fu scegliere il lago per la nostra città.»
«Ma Lungolago non è caduta sotto i possedimenti di Alyssa» commenta Ash.
«No. I soldati si opposero alla decisione della regina. Non ci fecero del male.»
«Ma questa è diserzione» contesta il soldato.
«Lo sapevano bene, ma ci protessero lo stesso. Così noi proteggemmo loro. Tra noi c'era chi era in grado di aprire passaggi verso luoghi lontani.»
Kaiden freme. «Avete nascosto un intero esercito?»

Lysander annuisce. «Il regno rimase per lo più scoperto e la cosa mandò in crisi Alyssa.»
La storia si sta facendo troppo vaga. La faccia di Lyra è distante, vuole capire cosa c'entra l'orfanotrofio con tutto ciò e, onestamente, anche io.
Ho la netta sensazione che dovrei prendere appunti, perché in tutte queste informazioni seminate ci sarà qualcosa che ci può aiutare.

Mi avvicino di soppiatto ad Ash e gli tiro la camicia, lui è intelligente e si abbassa offrendomi l'orecchio.
«Hai una matita e un po' di carta?»
I suoi occhi mi dicono che sono impazzita. «Ti sembro uno che gira con le matite nella borsa?»

Come Salverei L'Ennesimo RomantasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora