25) «Il mio cuore è sempre stato di Charles»

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"Bukowski diceva che l'amore è quella persona che incontri su un milione

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"Bukowski diceva che l'amore è quella persona che incontri su un milione. Ed è vero: l'amore è la persona che non noteresti mai, e poi ti stordisce come un pugno in piena faccia. La persona su cui non avresti mai scommesso un centesimo, ed ora possiede la tua anima. La persona a cui urleresti le peggiori cose per poi prenderla, baciarla, e non lasciarla più andare".

2024

«Vanessa». Alzai gli occhi sul mio datore di lavoro e smisi di mescolare l'impasto che stavo preparando quando quest'ultimo entrò nella cucina della pasticceria. «C'è qualcuno per te». Oh.

Lasciai la frusta nella ciotola e mi pulii le mani sul grembiule mentre mi dirigevo verso le porte a ventola e le varcavo per vedere chi mi cercasse. Non mi stupii, ma allo stesso tempo si, quando dinanzi ai miei occhi si presentò la figura di un uomo alto e dai capelli chiari. Matthew.

Lo avevo chiamato tutta la notte a dire il vero, ma non avevo ricevuto alcuna risposta. Affranta ero andata a dormire e quando questa mattina mi ero svegliata sul mio telefono non avevo trovato nessuna chiamata e nessun messaggio. Ed ora me lo ritrovavo qui, sul mio posto di lavoro.

«Ciao» borbottai facendo il giro del bancone e lanciando un impercettibile occhiata a Smith, come per indicargli di lasciarci soli, ma ovviamente il mio datore di lavoro non si mosse da li, fingendo di scrutare i dolci nelle vetrine. Che impiccione.

«Mi hanno detto che lavoravi qui». Una volta che gli fui di fronte, gli concessi un sorriso tirato, non sapendo bene che dirgli. Ero stata ore ed ore a chiamarlo o ad aspettare una sua risposta ed ora che era dinanzi a me la mia bocca sembrava essere chiusa e incollata. Ringraziai il cielo quando fu lui a parlare per primo: «È il tuo vicino Vanessa».

Per l'amor di Dio, ma perché tutto questo rancore l'uno nei confronti dell'altro? Non potevano semplicemente comportarsi come due uomini maturi e risparmiarmi tutto questo disagio?

«Già, ehm...» borbottai e mi passai le mani su e giù sui fianchi. Smith aiutami. «È grazie a lui che sono tornata qui».

«Siete stati a letto insieme?». Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva a quella domanda. Beh, allora... Diciamo che abbiamo avuto molte occasioni per, insom-

Ora siamo l'inverso || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora