8) «É la tua fidanzata Charles?» P1

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"Felice quella famiglia che, senza possedere grandi ricchezze, tuttavia non soffre la povertà"

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"Felice quella famiglia che, senza possedere grandi ricchezze, tuttavia non soffre la povertà".

8 anni prima.

«Bene ragazzi, abbiamo finito per oggi, iniziate a posare tutto negli zaini». I miei compagni non persero tempo a fare ciò che la nostra professoressa aveva richiesto, nonostante mancassero ancora dei minuti al suono della campanella.

«Mi scusi professoressa». Alzai la mano, cercando di attirare la sua attenzione tra la confusione che stavano iniziando a generare i miei compagni. Aspettai che poggiasse lo sguardo su di me e mi concedesse un piccolo sorriso prima di continuare: «Non ha assegnato i compiti».

Improvvisamente un coro di disaccordo riempì le quattro mura in cui avevo trascorso le precedenti sei ore. Tutti si girarono indietro, lanciandomi sguardi torvi. «Che c'è?» chiesi con aria innocente. Ma che scansafatiche che siete!

«Contenetevi ragazzi, ho un compito per voi, stavo solo aspettando per dirvelo» venne in mio aiuto la professoressa, facendo distogliere l'attenzione della maggior parte della classe da me.

«Visto che Vanessa ha così tanta voglia di farli, non può fare anche i nostri?» commentò un mio compagno di classe. Non ricordavo il suo nome. Ma che piccolo stronzetto!

«Vanessa non farà tutti i vostri compiti, ma ci sarà qualcuno che dovrà farli con lei. Sapete cosa significa? Lavori di gruppo! Voglio che lavoriate con il vostro compagno di banco, scrivendo una ricerca di tremila parole sulla lezione che abbiamo appena trattato». Un altro coro di disappunto risuonò per tutta la classe, ma almeno questa volta non fu per me. «No, no, non voglio sentire storie, inoltre che sia chiara una cosa: niente wikipedia. La biblioteca della scuola ha abbastanza libri per tutti voi. Voglio che li troviate, li leggiate e trascriviate a parole vostre tutto ciò che riterrete sia essenziale per avere un ottimo voto domani».

«Domani?!» un urlo generale partì da tutti noi, me compresa. Era una pazzia scrivere una ricerca di tremila parole sulla monarchia inglese dopo aver trattato solo una lezione, senza nemmeno poter fare ricerche accurate su internet. Okay si, per quanto amassi stare immersa nei libri e apprezzassi cercare libri dagli scaffali di una biblioteca, dovevo ammettere che quel lavoro sarebbe stato difficile. Ma se in paio c'erano un ottimo voto e una possibile soddisfazione di mio padre, ero più che pronta a cogliere ogni rischio.

Ora siamo l'inverso || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora