20) «Lei ti piace ancora, non è così?» P1

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'Uno degli errori che facciamo più spesso è credere che ciò che sembra giusto per noi sia giusto anche per gli altri'

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'Uno degli errori che facciamo più spesso è credere che ciò che sembra giusto per noi sia giusto anche per gli altri'.

2024

«Buongiorno biscottino». Quelle furono le prime parole che il mio coinquilino mi rivolse nel momento in cui entrai nella nostra cucina. Brandon se ne stava seduto vicino alla nostra tavola, ancora con i pantaloni e la maglia del pigiama e con una tazza di latte in una mano, mentre con l'altra reggeva il suo cellulare.

Io, anche se sentivo i miei capelli completamente rovistati e annodati come il nido di un uccellino e l'alito pesante generato dal sonno, avevo uno stupido sorriso da abete stampato sulle labbra. «Ehi, ehi, ehi! Che cos'è quel sorriso sulla faccia? Cosa hai sognato questa notte?».

«Charles a provato a baciarmi» mormorai.

Il mio coinquilino sorrise e scosse il capo. Strano. Mi sarei aspettata una reazione meno calma da lui. «Nel sogno?». Oh, ecco. Non aveva capito.

«No, ha provato a farlo davvero».

Mi tappai le orecchie quando dalla sua bocca uscì un urletto stridulo. Fece un balzo dalla sedia e venne di fretta e furia nella mia direzione. «Raccontami come, dove e perché».

Ridacchiai alla vista della sua frenesia, ma invece di rispondergli, continuai a raccontargli tutti gli avvenimenti del giorno precedente: «Ha detto anche che gli sono mancata e che la gelosia per Matthew non gli è passata»

«Mi stai dando troppe informazioni» si portò teatralmente una mano sul petto, simulando un malore ed io non potei far altro che continuare a ridere. Mi sentivo felice. Dopo tanto tempo. «Il mio cuore non può reggere».

«Mi ha chiesto di andare in Italia con lui».

«AAAAA!». Mi tappai una seconda volta le orecchie. Se cacciava un altro urlo del genere ero più che sicura che il protagonista della nostra conversazione sarebbe finito per bussare al nostro campanello, preoccupato da tutto quel baccano. «Era ora che si decidesse a scoparti».

Ora siamo l'inverso || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora