29) «Sarò un padre migliore Vanessa, te lo prometto»

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Non è difficile diventare padre

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Non è difficile diventare padre. Essere un padre: questo è difficile.

2024

Charles Leclerc

Nonostante avessi ancora gli occhi chiusi, sorrisi nel momento in cui sentii la punta del naso di Vanessa solleticarmi la guancia. Mi lasciai andare in un sospiro rumoroso, ma non aprii gli occhi, lasciando che il mio cervello attraversasse tutti i ricordi della sera precedente. Il garage, noi due, il sesso in macchina. Allargai ancora di più il mio sorriso e passai allo scenario successivo. Io e lei in ascensore, la necessita di toglierci i vestiti da dosso, il tragitto verso la mia camera, il rotolarsi nelle coperte tutta la notte l'uno tra le braccia dell'altro. I gemiti, i baci, gli ansiti, i morsi, gli spasmi.

«Solo perché sei sveglia tu, non significa che debba svegliarmi anche io» borbottai piano con la voce impastata dal sonno «Lo sai vero?». Ridacchiai nel momento il cui il naso di Vanessa smise di accarezzarmi la guancia ed il suo corpo si allontanò dal mio.

Aprii piano gli occhi e voltai il capo verso sinistra. Vanessa mi aveva dato le spalle. Alzai gli occhi al cielo e mi presi qualche secondo per stirare i muscoli prima di allungare una mano verso il fianco della ragazza e attirarla a me. Poggiai il gomito sul materasso e sopra ci poggiai la testa mentre con l'altra mano circondavo e tenevo ben saldo a me il corpo di Vanessa.

«Buongiorno principessa» mi chinai di poco su di lei in modo che potessi lasciarle un bacio sulla guancia. Sorrisi nel momento in cui prese a farlo anche lei. «Come hai dormito?».

Vanessa smise di darmi le spalle e si sdraio sul letto, mettendosi con la pancia all'aria, guardandomi dal basso. «Una meraviglia».

Allungò una mano e fui tentato dal chiudere gli occhi e ritornare a dormire quando prese ad accarezzarmi dolcemente il volto. Avevo sognato questo momento per anni, ed ora che lo stavo finalmente vivendo quasi non mi sembrava reale.

«Non hai portato la colazione a tua madre». La sua voce risultava molto meno impasta dal sonno messa a confronto con la mia, il che mi faceva pensare che Vanessa si fosse presa del tempo per svegliarmi.

Ora siamo l'inverso || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora