"Esiste il primo amore, il primo bacio, il primo giorno di mare. Siamo pieni di prime volte, ma la verità è che le cose che conteranno davvero saranno le ultime. Le persone che restano, le giornate che non finiscono mai e gli amici che sanno cancellare il passato. Io amo le ultime volte, mi piacciono le cose che restano per sempre".
2024
Mi ci vollero ben due ore per trovare il coraggio di alzarmi dal letto e dirigermi verso il piccolo salottino di mio padre. Non sapevo esattamente quanti pacchi di fazzoletti avessi consumato, ma sapevo di certo che avevo pianto così tanto da non avere più una sola lacrima in corpo e un mal di testa incredibilmente forte.
Hervé aveva scritto quella lettera anni fa, ma sembrava quasi come se l'avesse scritta ieri. Non aveva sbagliato niente. Tutte le sue parole erano spaventosamente giuste, quasi come se avesse potuto prevedere il futuro e ciò che sarebbe successo tra me e suo figlio.
La busta era sigillata, ciò significava che Charles davvero non l'aveva aperta, e questo quasi mi metteva ancora più paura. Charles aveva aspettato anni per darmi quella lettera, e non poteva scegliere momento migliore di questo per darmela. Cazzo.
Non badai ad Abu quando si avvicinò alle mie cosce non appena mi vide sbucare dal corridoio, ne tantomeno badai allo sguardo di mio padre. Presi posto sul divano, mi chinai sulla schiena, posizionando i gomiti sulle cosce e presi poi a massaggiarmi le tempie.
«Va tutto bene?». Non mi voltai a guardare mio padre ma capii che si stava avvicinando piano a me non appena i suoi passi presero a risuonare nella stanza. Abu d'altro canto stava provando in tutti modi a salire sul divano, ma le sue zampe erano ancora troppo piccoline e non abbastanza forti per permettergli di saltare come doveva.
«No».
Ben presto non mi ritrovai più a fissare il pavimento, ma bensì la figura di mio padre, che si era chinato sulle ginocchia e posizionato proprio dinanzi ai miei piedi. Lo vidi con la coda dell'occhio dare una piccola spinta ad Abu e ben presto il mio cagnolino venne a sedersi sulle mie cosce, obbligandomi a ritornare dritta.
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Ora siamo l'inverso || Charles Leclerc
RomanceVanessa Virginia Delacroix non è la principessa di Monaco, ma tende a comportarsi da tale. Vestiti Chanel, colazione a Le Cafè de Paris, autista personale.. Una figlia di papà. Peccato però che, dopo l'acquisto del liceo monegasco da parte del padre...