"Gli avevo mentito due giorni prima che morisse e gli avevo detto: "Ascolta, ho firmato il mio contratto di Formula1".
Sette anni prima
Charles Leclerc
"Crediamo che suo padre non supererà questa settimana".
"Non possiamo fare più nulla purtroppo, dobbiamo solo aspettare che la natura faccia il suo effetto".
Le parole dei medici non facevano altro che girarmi e rimbombarmi nella testa. Giravano. Giravano. Giravano. Facevano un enorme baccano. Senza mai avere una fine. Papà sta morendo.
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Tutti in famiglia lo sapevamo. Eppure più giorni passavano e più complicato diventava accettarlo. Come si accettava una cosa del genere?
Smisi di tenere lo sguardo basso e lo puntai sul letto della stanza d'ospedale di mio padre. Letto in cui lui era disteso. Era irriconoscibile. Il corpo magrolino, il volto scavato. Proprio come avevano detto i medici, ormai non c'era più nulla da fare.
Eppure mio padre aveva l'espressione serena e nonostante il dolore che provavo in quel momento, mi si riscaldò il cuore quando vidi il modo dolce in cui sorrise a mia madre. Chi avrebbe pensato a sorridere in quel modo alla mamma quando lui se ne sarebbe andato?
Affranto, mi lasciai andare in un sospiro colmo di dolore. Quante cose ti perderai di noi papà? Il matrimonio di Lorenzo, i tanti primi giorni di scuola di Arthur, il mio... Il mio posto in Formula1.
«Papà» borbottai alzandomi dalla sedia su cui ero seduto e facendo qualche passo in direzione del letto «Ho una sorpresa per te».
Sorrisi quando notai mio padre mettersi immediatamente sull'attenti e i suoi occhi sprizzare curiosità da tutti i pori, un po' come se fosse un bambino. «Davvero?».
Annuii. «Ho firmato per la Ferrari». Che prezzo avevano le bugie? Il perdere la fiducia? Avrei dovuto almeno sentirmi in colpa per l'enorme bugia che avevo appena detto? Eppure perché gli occhi lucidi di mio padre non riuscivano a farmi provare nessun senso di colpa?
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Ora siamo l'inverso || Charles Leclerc
RomanceVanessa Virginia Delacroix non è la principessa di Monaco, ma tende a comportarsi da tale. Vestiti Chanel, colazione a Le Cafè de Paris, autista personale.. Una figlia di papà. Peccato però che, dopo l'acquisto del liceo monegasco da parte del padre...