Capitolo 1

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POV's Lil Jolie

La registrazione della prima puntata del pomeridiano di amici era terminata e tutti ci trovavamo in casetta per la prima volta. Tutti si erano scelti le proprie stanze, io ero nella stanza arancione con la cantante Mew e il ballerino Dustin. Entrambi erano di buona compagnia e a primo impatto molto compatibili a me, siccome sono una ragazza molto particolare. Ho modi di dire e fare cose che tante volte mi portano a mostrare qualcosa che in realtà non sono, quindi si, mi è molto difficile trovarmi bene in compagnie, poiché io sono anche molto selettiva di mio. Ancora non riesco a credere di essere stata presa nella scuola, era troppo incredibile. "Lil ti va di mangiare?" mi chiede Gaia, una ballerina. Gaia ed io ci siamo incontrate nei casting come tanti altri e essendo che veniamo entrambi dalla stessa regione abbiamo legato molto più di altri sin da subito. "Arrivo amó" Le rispondo alzandomi dal mio letto e rimuovendo il computer e le auricolari da sopra le mie gambe. Mi sposto nella cucina dove ci sono molti altri ragazzi, c'è Stella, Mida, Kumo, Marisol, Gaia e Sarah nella cucina, mentre fuori a fumare c'erano Holy Francisco, Matthew, Mew e Nicholas. "Posso aiutarvi a fare qualcosa?" Chiedo cercando di non fare brutta impressione e anche per dargli proprio una mano siccome mi avessero cucinato per me. "Angela perché non apparecchi" Gaia mi suggerisce e così faccio. Sedute sugli sgabelli vicini alla penisola erano sedute Stella e Sarah, le minorenni della classe. Di Stella devo dire la verità non so niente, non abbiamo mai legato molto anche se credo che nel suo possa essere bravina, mentre con Sarah non so bene cosa dire, ricordo parlarle durante i casting e essere rimasta una sera intera a parlare con lei nell'hotel, ma poi non c'era niente di concreto. La trovo molto brava, la sua voce è diversa, ma in modo buono, mi trasmette tenerezza e in un certo senso mi fa sognare quando l'ascolto cantare, sono contenta sia entrata nella scuola. Le passo vicino siccome dovevo prendere i piatti e quando vede la quantità  che ne stessi trasportando, si è alzata rapidamente e aiutarmi a portarli sul tavolo. "Grazie" La ringrazio con un sorriso che lei ricambia annuendo.
Una volta cenato ci spostiamo tutti fuori e io mi siedo proprio vicino a Sarah questa volta. Tutti stanno raccontando i loro pensieri e emozioni per questa avventura, di tanto in tanto partecipo alla conversazione ma per il resto ascolto. Non riesco ad evitare di guardare la ragazza alla mia destra di tanto in tanto. Era molto silenziosa e ascoltava tutto, lo vedevo era molto timida. "Sei molto silenziosa" le sussurro e lei si gira per rivoltare la sua attenzione su di me. "cosa?" domandò confusa, "Come mai tutta questa timidezza chiedo" le spiego e lei sorrise abbassando lo sguardo, "guarda che non sono timida, solo non ho ancora realizzato bene quello che è accaduto oggi" rispose, io annuì, "tu invece? come ti senti?" domando lei ora. "Carica, voglio spaccare e non vedo l'ora sia la prossima settimana" risposi, era la verità, mi sentivo particolarmente bene quella sera. Dopo ciò tornammo a 'partecipare' alla conversazione del gruppo e dopo alcuni minuti Sarah si gira di nuovo a guardarmi, "Con chi sei in stanza?" Domandó, "Dustin e Mew, tu?" Risposi un po' confusa per la domanda, "Marisol, Stella e Sofi" "Sai, avessi saputo prima magari avrei potuto scegliere di stare nella tua stanza" Aggiunse, onestamente non sapevo cosa rispondere quindi le feci un sorriso e le accarezzai la mano rapidamente. "Ti prometto che le porte saranno sempre aperte per te" dissi con tono ironico, ma alla fine era quello che pensassi davvero. Sarah sorrise di nuovo per poi appoggiare la sua testa sulla mia spalla.
Beh come prima notte nella casetta, non mi posso lamentare, l'unico dubbio che mi tormenta è perché mi sento di dover stare così vicino a lei? Ma c'è tempo per scoprire ciò.

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