Capitolo 2

1K 38 1
                                    

Era passata la prima settimana in casetta e la registrazione del pomeridiano era già stata fatta. Adesso era domenica e ovviamente nessuno aveva classi da attendere, quindi eravamo in tanti radunati nella gradinata a discutere i nostri pensieri. "Lil tu sei stata la mia preferita" Dustin disse riferendosi alla puntata registrata. "Grazie cucciolo" rispondo prendendo il suo braccio per poi lasciarlo, "di che parlate?" subito si avvicina la minorenne che aveva appena finito di farsi la doccia, "Nulla stavamo parlando della puntata" risposi girandomi a guardarla, e lei mi porse un dolce sorriso mentre prendeva posto al mio fianco. "Tu che pensi saretta?" Le chiede Sofi, e subito il suo sguardo si abbasta sul suolo. "Potrei aver fatto di meglio, diciamo che essere così in basso in classifica mi abbia un po' deluso" Risponde e non potevo togliergli gli occhi di dosso. "Io in fatti non capisco il perché. Sei stata bravissima" Aggiungo subito, in effetti mi ero scordata di farle i miei complimenti. "Lo spero" rispose leggermente angosciata e accarezzando il mio avambraccio. Ogni volta che ci sfioravamo, non potevo controllare i sussulti il mio cuore sentiva. Era a tratti frustrante.
Dopo ciò passammo il resto del tempo a raccontarci storie e ricordi dei casting. "Ti va di venire con me?" Sarah mi domanda a bassa voce, ovviamente non sapevo dove ma non potevo rifiutare il suo invito. Così le faccio un gesto con la testa per farle capire di alzarci. Sarah aspettò che scendessi le scale per poi prendere la mia mano nella sua e accompagnarmi nella sua stanza, dove in quel momento non c'era nessun'altra. "Ti va di farmi compagnia mentre finisco a sistemare la mia parte della stanzetta?" Chiese e ovviamente non potevo tirarmi indietro ora anche se stavo sperando in qualcos'altro. "Certo" risposi semplicemente avvicinandomi al suo letto. "Allora come ti trovi?" Le domando, devo dire che purtroppo con Sarah durante le nostre giornate ci parliamo poco, o se lo facciamo è per cose generali e superficiali diciamo. Voglio dire che non abbiamo mai passato tempo a parlare di come ci troviamo e magari fatti personali. "È tutto sta strano. Non so, con voi mi trovo abbastanza bene con tutti, ho solo un po' di paura di non reggere nei pomeridiani" Rispose mentre afferrava dei vestiti da piegare. "Per me non devi angosciarti. Te lo giuro sei fantastica per me devi solo saper prendere confidenza con il publico e lo studio" La cerco di rassicurare e noto il rossore che gli si è acceso sul viso a Sarah. "Quanti complimenti, non mi ingannare che poi ci credo" Rispose girandosi per nascondersi e non potevo non rilasciare una risata alla sua ingenuità. "Io dico solo la verità. Penso che sei stupenda" Aggiunsi cercando di spingere un po' di più l'asticella per vedere fino a che punto sarebbe stata al gioco, in fondo eravamo sole. "Grazie, sappi che io penso altrettanto di te. Ti trovo magnetica" Sarah disse dopo qualche secondo, girandosi per avvicinarsi a me. "Complimentone" Risposi ridendo un po, era il miglior complimento mi potesse fare qualcuno.
"Io dico solo la verità" Mi ricopia per poi sedersi accanto a me. I nostri sguardi si incrociano e per un secondo era come se ci stessimo investigando. Come se stessimo cercando di leggerci i pensieri, ma poi Sarah portò il suo sguardo alle mie braccia scoperte. La osservo mentre delicatamente afferra il mio braccio per poi indicare un tatuaggio al mio braccio sinistro. Era una frase. Non disse niente, accarezzò le parole per poi spostare la sua attenzione agli altri tatuaggi. Iniziavo a sentirmi stretta e soffocata dal suo tocco delicato e il suo sguardo attento. Non volevo, ma per la mia sanità mentale e fisica, tirai indietro il braccio e spostando la sua mano. Fu come se la avessi svegliata e infatti saltò leggermente indietro evitando il mio sguardo probabilmente imbarazzata, e a dire la verità lo ero anche io. "Ti lascio continuare, vado a ripassare i testi" Dico dopo qualche secondo e senza aggiungere altro o lasciare che Sarah mi rispondesse, mi alzai per uscire fuori dalla stanza ed appena chiusa la porta alle mie spalle rilasciai un sospiro. Per un momento si era creato qualcosa di troppo intimo e non potevo che ciò accadesse con una ragazzina.

Will you let me in?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora