Capitolo 29

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POV Lil Jolie

Stavamo registrando la puntata ed avevamo appena finito la gara con le classifiche e adesso alcuni di noi si sarebbero esibiti con i loro nuovi inediti. Questa volta era il turno di Sarah, Martina e Mida. Indubbiamente non feci altro che aspettare che arrivasse il turno di Sarah. Come iniziò a cantare, senza cercare di farmi notare troppo, iniziai a cantarla anch'io. Guardai il pubblico alzarsi battendo le mani per lei e non potevo non sorridere. Ero così contenta per lei, se lo merita. Una volta arrivato il secondo pezzo della canzone, vidi Sarah iniziare a camminare verso di me, ci guardammo sorridendo e cantando le strofe insieme. Prima di girarsi mi fece un occhiolino, nascosta dalle telecamere e come se niente fosse tornò a cantare per il pubblico. Ero diventata rossa e dal mio posto guardai verso Maria che anche lei sorrideva divertita facendomi un occhiolino. Una volta tornata al suo posto mi avvicinai a lei. "Ero diventata rossissima" dissi e lei scoppiò a ridere "L'ho fatto apposta" rispose divertita e accarezzando la mia mano velocemente.
Una volta tornate in casetta ci stessimo sul divano. "Sei stata bravissima oggi" le dissi accarezzando il suo braccio. "Hai visto il publico? Il pezzo andrà forte ne sono sicura" Aggiunsi, volevo che Sarah fosse più sicura della sua musica. "Ho visto infatti sono troppo contenta" rispose alzando gli occhi per guardarmi. "Te lo meriti tutto amò" risposi lasciandole un bacio sulla fronte. "Grazie" rispose stringendosi di più a me. "Anche tu mi sei piaciuta molto sulla cover, eri molto più rilassata" la senti dire dopo qualche secondo, "sai quella è una delle mie canzoni preferite" Aggiunse poi, non me lo aspettavo. "Serio?" domandai guardandola. "Sì quando ero piccola la cantavo a squarciagola con mio padre, infatti mi hai fatto pensare a lui" rispose sorridendo. "Che cosa bella, non me lo sarei mai aspettata" risposi con un sorriso enorme. Le sue parole mi avevano colpito, per me era un complimento enorme. "Eh sì" rispose tornando con la sua testa sulla mia spalla. Nel frattempo Kumo si avvicinò a noi. "Fidanzatine" salutò mangiando una fetta biscottata. "Questa sera giocate anche voi vero?" domandò Sofi avvicinandosi anche lei a noi. "Quale gioco?" domandammo entrambe allo stesso momento. Ci guardavamo sorridendo per poi tornare a guardare Sofi. "Sta sera si gioca ad obbligo o verità" rispose Kumo. Mi girai a guardare Sarah e vidi un sorriso spuntare sul suo viso. Ok, questa sera sicuramente avrebbe portato 'guai'. "Si noi giochiamo" rispose Sarah per entrambe. Io annuì per poi chiudere gli occhi rassegnata. Continuammo a parlare un po' con i ragazzi, ma poi io mi alzai per andare a farmi una doccia e cambiarmi.
Avevamo finito quasi tutti di mangiare, "Allora chi ha finito inizia a sparecchiare e poi andiamo tutti sulle gradinate per giocare" disse Nicholas alzandosi per portare il suo piatto nel lavandino. I ragazzi iniziarono ad alzarsi e appena finito, li raggiunsi sulle gradinate. Mi sedetti vicino Gaia e Lucia, mentre Sarah era seduta davanti a me tra Simone e Martina. Beh che dire, già iniziavo a pentirmi di partecipare. Iniziarono a far girare una bottiglia e su chi si soffermava, potevano decidere a chi chiedere un obbligo o una verità. Iniziò Mida, scelse Petit, "Obbligo o verità?" domandò e Petit scelse verità, "È vero che quando sei con Marisol da solo ti fai insegnare i passi di danza?" Domandò e Petit scoppio a ridere con il resto dei ragazzi. "Era un segreto Chri, comunque si è vero" rispose abbassando la testa imbarazzato. Da lì iniziarono a partecipare anche gli altri e diciamo che le domande iniziavano a farsi sempre più spinte. Fortunatamente io ancora non ero stata scelta. Simone girò la bottiglia è finì su Sarah, immediatamente incontrai il suo sguardo malizioso. "Allora che vuoi?" domanda con il suo accento romano, "Obbligo" Rispose e iniziai a sentire il mio battito aumentare. "Allora siccome siamo tutti amici e non voglio essere banale, ti obbligo a dare un bacio a stampo sulle labbra a Martina" Tutti spalancarono le bocche urlando sorpresi. Tutti iniziarono a guardare avanti e indietro tra me e Sarah. La guardai e alzai le spalle, che dire quello che mi preoccupavo succedesse a me stava accadendo a lei, mi fidavo abbastanza per lasciarla decidere, anche se sentivo un po' di gelosia nel doverla guardare. "va bene" rispose Sarah dopo avermi guardato. Si girò verso Martina e afferrò le sue guancia avvicinando il suo viso al suo lasciandole un bacio sulle labbra. Una volta separate guardai il pavimento nascondendo il mio sorriso innervosito, per poi tornare a guardare Sarah. Adesso fu lei ad alzare le spalle. Dal momento che Sarah aveva accettato sapevo che lei avrebbe provato a provocarmi, per quello non ero arrabbiata, ma la gelosia era difficile da mandare giù. Sorrisi mimandole con le labbra 'aspetta dopo' e vidi il suo sorriso allargarsi prima di farmi un occhiolino. La bottiglia torno a girare e dopo altri due turni, finalmente arrivò il mio. "Obbligo o verità?" domandò Marisol. Dal tono di voce non prometteva bene, ma era meglio togliermi il peso adesso che dopo. "Obbligo" risposi sospirando. "Ti obbligo a farti fare una lap dance da Lucia" rispose scoppiando a ridere. I ragazzi iniziarono a battere le mani e dentro la mia mente potevo solo pensare a quanto questo avrebbe mandato fuori di testa Sarah. "Ok" risposi alzandomi e guardando nel gli occhi di Sarah. "Qualcuno copra gli occhi a Sarah" Mida disse scherzando e Sarah lo fulminò con lo sguardo. Lucia prese una sedia posizionandola alla fine delle scale per poi farmici sedere. I ragazzi misero una canzone, "mi raccomando" le sussurrai cercando di avvisarla di non fare niente di troppo. Lei annuì ed incominciò. Che dire, improvvisò accarezzando il mio corpo, per poi finire con il sedersi sulle mie gambe, ma io nel tutto non riuscivo a togliere gli occhi di dosso a Sarah, che in quel momento era accecata dalla gelosia e dall'invidia. Ovviamente non in modi esagerati, eravamo lì per divertirci e provocarci, ma i sentimenti rimanevano quelli. Dopo ciò il gioco continuò per qualche altro giro, ma ad una certa decisi di ritirarmi. "Ragazzi è stato divertente ma io vi abbandono" dissi alzandomi e scendendo gli scalini. Presi le mie sigarette ed uscì fuori per accenderne una e dopo qualche minuto vidi Sarah apparire. "Stanno ancora giocando?" domandai guardandola e lei annuì avvicinandosi. "Allora ti sei divertita abbastanza con Lucy?" domandò afferrando il colletto della mia giacca tirandomi verso di lei. Sorrisi appoggiando la mia mano destra sul suo fianco. "Speravo sarebbe durato di più" risposi provocandola e vidi il suo sguardo farsi più duro. "Mi divertivo così tanto che infatti non riuscivo a toglierti lo sguardo di dosso" aggiunsi poi facendo scontrare le nostre fronti e facendo congiungere le nostre labbra. Sarah apri immediatamente le sue con foga. Nel silenzio della notte, potevamo sentire il rumore che provenivano dai nostri baci. La lasciai dominare il bacio ritrovandomi essere spinta verso il muro della casetta, quello nascosto dalla grande finestra. La mia schiena era appoggiata al muro e sentivo le mani di Sarah abbassarsi per poi infilarle sotto la mia maglietta. Le sue dita erano fredde e mi portarono a saltare ed emettere un suono sulle sue labbra. La senti sorridere. Abbassò le sue labbra sulla mia mandibola per lasciare una striscia di baci che arrivavano fino alla parte scoperta del mio collo. Le sue mani accarezzavano la mia pancia. "Forse è ora di rientrare" sussurrai sentendo il mio battito aumentare e il mio stomaco riempirsi di farfalle sotto le sue dita. "Aspetta ancora un po'" rispose con tono basso e affannato, portando la sua mano sinistra sul mio viso e facendo scontrare le nostre labbra di nuovo. "5 minuti" sussurrò sulle mie labbra con affanno. Senti la sua mano tornare sotto la mia mano e questa volta spostarsi dietro la mia schiena. Ormai per quanto eravamo vicine, i nostri centri si toccavano e i mostri seni erano schiacciati. Senti le sue mani arrivare ad accarezzare fino alle mie spalle, alzandomi la maglia e giacca, per poi lentamente scendere giù lasciando dei graffi sulla mia schiena. Un gemito mi scappò e Sarah lo soffoco infilando la sua lingua nella mia bocca. La baciai con forza adesso e con facilità la feci girare nella posizione dove ero prima io. Senza lasciarla parlare spinsi il mio ginocchio fra le sue gambe facendolo scontrare con il suo centro. E come niente, Sarah aveva completamente perso il controllo. Adesso era lei quella che si trovava a trattenere suoni, ma prima che qualcuno potesse vederci o che questo potrebbe spingersi oltre, mi allontanai velocemente. La guardai, era appiccicata al muro che mi guardava con quegli occhi pieni di desiderio e il suo respiro appannato.
"Questo è per farti ricordare che non ti conviene provocarmi troppo, perché poi dovrai sopportare andare a dormire senza essere soddisfatta" dissi riferendomi al suo stato di bisogno che ho provocato ma che non soddisferò. "Ti prego" sussurrò cercando di afferrare la mia mano. "Buonanotte e sogni d'oro principessa" risposi allontanandomi e ridendo al suo stato disperato. "Sei una stronza Angela, scordati questo corpo perché non lo toccherai mai più te lo giuro!" esclamò adesso nervosa e correndomi dietro. Scoppiai a ridere sapendo che voleva solo risultare minacciosa, ma che in realtà nessuna di quelle parole sarebbero diventate realtà. Quella sera mi ero voluta divertire e alla fine ero riuscita a provocare Sarah indietro, dandogli una lezione.

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