Capitolo 7

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POV Sarah

Ero nella mia stanza con Holy Francisco. Angela in questo momento era a lezione ma sarebbe dovuta tornare nel giro di pochi minuti. Non stavamo parlando o facendo niente di che. Io ero allo specchio che mi facevo le mie sopracciglia, mentre Holy riposava sul mio letto. Non facevo nient'altro che pensare a lei. Ormai qualsiasi cosa mi portava a pensarla. Riflettendo, io ho sempre pensato che mi piacessero i maschi, e lo è stato nel passato, ma non mi sono mai posta dei limiti, quindi adesso ritrovarmi qui a provare interesse per la prima volta verso una ragazza, non mi scioccava molto, ma anzi, mi dava tanta curiosità ed adrenalina, un po' come se tornassi bimba al suo fianco. Parlando proprio di bambina, il fatto che Angela abbia 23 anni ad io 17, questo non fa nient'altro che aumentare il mio interesse per lei siccome il mio punto debole sono sempre quelli più grande di me.
Qualcuno bussò alla porta, era Angela che era appena tornata, ancora aveva la sua giacca e tutti i fogli dei testi in mano, probabilmente appena rientrata era venuta a cercarmi. "Angelaa!" esclamai felice di vederla mentre si avvicinava a me. Onestamente mi ero completamente scordata della presenza di Holy, quindi quando Angela lo vide le feci cenno di lasciar stare, ma lei aveva uno sguardo divertito. "Forza alzati hai un letto per dormirci!" Angela spinge Holy per svegliarlo. "Tu anche!" Rispose infastidito lui mentre io mi godevo la scena. "Beh in questo momento ho bisogno di Sarah quindi esci" Aggiunse questa volta annoiata, Holy incazzato si alza lanciandomi uno sguardo frustrato per poi sbattere la porta della stanza mentre usciva. Infantile. "Allora a che ti servo?" Tornai a guardarla mentre si sistemava seduta sul mio letto. "Niente" rispose per poi farmi un cenno di sedermi e non ci pensai due volte a ascoltarla. "Niente?" Chiesi di nuovo non capendo il suo comportamento, "niente, voglio solo stare qui con te, o ti ho disturbata?" rispose guardandomi negli occhi. Era impossibile rimanere a guardare Angela negli occhi per troppo tempo, i suoi occhi blu sembravano spogliarmi e leggermi dentro. Sorrisi per poi iniziare a giocare con il tessuto delle lenzuola. "Assolutamente no, solo era un po' che non ti avvicinavi più in questa stanza" Risposi abbassando gli occhi per poi alzarli di nuovo e guardarla. Lei non rispose ma fece le spallucce, poi si alzò e spostò i fogli dal letto per poi togliersi la sua giacca. "Come ti è andata a lezione?" Le chiesi curiosa, amavo ogni volta che Angela cantasse, non importava cosa, ma lei sapeva sempre come rendere una canzone sua con l'emozione, avevo tanto da imparare io ancora.  "Bene questa settimana ho pezzi che mi piacciono molto" mi rispose sedendosi di nuovo. Era seduta con il suo braccio leggermente teso alle sue spalle per mantenersi ed i miei occhi velocemente non potevano non ammirarla tutta. "Sono contenta" le risposi dolcemente per poi abbassarmi con la schiena verso il cuscino. Di nuovo sentivo la tensione crescere per quello stavo cercando di 'allontanarmi' e di controllare i miei pensieri. Dopo ciò nessuna parlava, eravamo lì che ci guardavamo, con sguardi attenti e pieni di curiosità. Vidi Angela muovere adesso i suoi occhi su di me e dire che mi sentivo andare a fuoco era poco. In quel momento mi sentivo in imbarazzo e piccola, qualcosa stava cambiando decisivamente tra di noi. I suoi occhi si stopparono vicino alla mia pancia, dove era rimasta leggermente scoperta dalla maglia che portavo. Riportando i suoi occhi nei miei, Angela lasciò scappare una risata per poi muovere il suo corpo verso di me. Si mise sopra di me ed io la lasciai fare. Ormai il mio cervello non funzionava più. Angela afferrò l'orlo della maglia con un dito e senza mai rompere il nostro contatto visivo, lo tirò di nuovo giù per coprirmi la parte scoperta. "Prendi freddo no?" rispose divertita notando il mio imbarazzo, anche perché sapevo di essere diventata rossa come non mai. Stupidamente annuì anche se non avessi neanche capito cosa stesse dicendo ed Angela si incominciò ad abbassarsi su di me ridendo. I nostri petti si toccavano e le nostre facce erano così vicine c'è se avessi alzato di poco il mento avrei potuto connettere le nostre labbra. "lo vedi come ti ho in pugno ora?" sussurrò avvicinando le sue labbra al mio orecchio. Non potendomi vedere in faccia in questo momento, rilasciai un sospiro misto ad una espressione di voglia. Io in quel momento la volevo ad Angela. "Ti sei divertita ieri sera a stuzzicarmi?" chiese di nuovo avvicinando adesso la sua faccia alle mie labbra per guardarmi. Annuì, ma non bastava "con le parole" mi incitò la ragazza sopra di me e così rilasciai un affannato "Si". Sorrise maliziosamente, "Allora è ufficiale, il gioco è iniziato" rispose per poi abbassarsi ancora di più al mio viso. I nostri respiri si scambiavano a questa vicinanza e proprio quando iniziavo a pensare che l'avrebbe fatto, che avrebbe azzerato le distanze tra di noi, lei girò il suo viso per lasciarmi un bacio all'angolo della bocca. Incredula di quello che stava succedendo, non feci in tempo a stopparla, Angela si era alzata e si stava avvicinando alla porta. "Adesso non ci pensare troppo" disse con tono divertito mentre lasciava la stanza e una me completamente scioccata da ciò che era successo. Questa era la prima volta che eravamo così vicine e il fatto che sia stata proprio Angela ad iniziare tutto ciò, mi faceva impazzire. Beh che dire, era ora di giocare a quanto pare, ed io ero pronta per prendermi la mia rivincita.

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