Capitolo 18

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POV Sarah

Mi sentivo un po' stupida nel piangere mentre salutavo Angela, ma non riuscivo a controllarmi. "Patata ti prometto che quando ci vedremo ho una sorpresa per te, non piangere" disse asciugandomi le lacrime e lasciando un bacio sulle mie labbra. Annuì nel bacio aprendo un po' le labbra per far spazio alla sua lingua. Eravamo nei bagni della stazione treni di Roma. Ci saremmo dovute salutare per 3 giorni. "Prometti di scrivermi Angela" le dissi tra i suoi baci. Onestamente avevo leggermente paura, non volevo che Angela si scordasse di me o magari rivedere la sua ex di cui mi aveva parlato, mentre io ero a kilometri di distanza da lei. Non so perché stavo pensando queste cose, ma non sapevo se fidarmi del tutto di lei. Quando le ho chiesto di voler conoscere Angela quella vera e fuori dal programma era la verità e mi riferivo a ciò, ovvero, mi avrebbe cercata lo stesso? sarebbe stata fedele a me nonostante la distanza? come si comporta con i suoi amici? queste erano tutte domande che mi tartassavano e che adesso erano causa delle mie lacrime. "Non serve che me lo ricordi perché dal momento che metterò piede in quel treno avrai il telefono che ti suonerà ogni cinque minuti" rispose con un tono di ironia, ma sapevo che era sincera. Mi tranquillizzai per poi annuire ed afferrare la sua mano per uscire fuori. Mi girai per stringerla in un abbraccio forte, le mie mani intorno al suo collo e le sue intorno alla mia vita. Senti le sue labbra lasciarmi un bacio sulla guancia e poi uno sulle labbra. "Ci vediamo presto amore" disse accarezzando i miei capelli ed allontanandosi "a presto amore" le risposi tirandola un ultima volta verso di me lasciargli un ultimo bacio sulle labbra ed entrambe dopo ciò entrammo nei nostri rispettivi treni.

25 Dicembre
È natale e non faccio nient altro che pensare ad Angela. Questi giorni avevamo parlato abbastanza durante le giornate scambiandoci foto e messaggi carini ad ogni momento della giornata. La sera stessa che tornai, una volta che si era fatta notte ed ero rimasta con mio fratello gli parlai di Angela e lo informai sulla mia relazione con lei. Mi riempì di domande, ma non era assolutamente contrario a ciò, anzi era contentissimo e voleva conoscerla. Passare le vacanze a casa era bello e mi rendeva felice, ma la mancanza delle sue labbra e delle sue braccia era troppa e ogni volta che mi ritrovavo sola non facevo altro che riguardare le foto e i video sul mio telefono di quando eravamo nella casetta insieme. Non vedevo l'ora che arrivasse il 31.

31 Dicembre - mattina

Ero alla stazione con le mie valigie che aspettavo Angela arrivasse. Un treno si fermò e nella mischia delle persone che scendevano e salivano, notai Angela. Lasciai che si faceva spazio tra la folla per poi camminare a passo veloce verso di lei. Una volta vicino buttai le mie braccia intorno al suo collo e stringendola in un abbraccio. "Mi sei mancata troppo" disse Angela lasciando le sue valigie e stringendo le sue braccia intorno a me. "Anche tu" risposi tirandomi indietro per baciare le sue labbra. Incredibile come in cosi poco tempo mi era mancato poterla baciare. Dopo esserci separate Angela afferrò di nuovo le sue valigie ed io le mie, incamminandoci per l'uscita. "Ho preparato una sorpresa per noi" senti Angela dire una volta che eravamo uscite dalla stazione. "Sarebbe?" domandai curiosa e girandomi a guardarla. "Lo vedrai patata" rispose incamminandosi verso un taxi. Una volta accomodate, Angela mostrò al tassista l'indirizzo di un posto ed una volta partiti, lei tornò a guardarmi. "Abbiamo la giornata per noi fino alle 3:00, poi dobbiamo fare il sound check" disse sorridendo e accarezzando la mia gamba. Annuì incastrando la mia mano nella sua. "Sono felicissima" ammisi sorridendo per poi lasciare un nuovo bacio sulle sue labbra. "Spero solo di poter fare colazione il prima possibile perché sto morendo" aggiunsi poi appoggiando una mano sul mio stomaco e in ricambio senti Angela ridere.  Dopo ciò, continuammo a parlare delle nostre vacanze e per il live di questa sera.
Arrivammo in un hotel, dove apparentemente si trovavano anche gli altri ragazzi, solo che invece di avere stanze separate, Angela fece in modo di ottenere una stanza matrimoniale per noi due, così da poter rimanere insieme. La nostra stanza si trovava al 4 piano e con la carta aprimmo la porta. Trovammo una stanza bellissima con anche un balconcino che mostrava la strada trafficata. Angela fu la prima ad entrare e appoggiare le sue valigie al suolo per poi avvicinarsi a sedere sul letto, ed io seguì i suoi movimenti. Una volta davanti a lei mi sedetti a cavalcioni su di lei e incastrando le mie braccia intorno al suo collo. "È perfetto" sussurrai sentendo le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi. "Tu sei perfetta" rispose avvicinando le sue labbra sulle mie. Lasciai la sua lingua incastrarsi con la mia in un bacio feroce. Dio se mi era mancato tutto ciò. Questa volta però sentivo che Angela non si stava trattenendo e neanche io. Eravamo libere di fare qualsiasi cosa senza essere registrate. Spinsi il suo busto giù senza staccarmi da lei. Le sue mani si spostarono su il mio fondoschiena accarezzandolo e tirandosi indietro per guardarmi. Le nostre labbra erano così vicine ed io ero accecata dal suo sapore. Provai a riavvicinarmi a lei ma si spostò. "Mi hai scambiato per la tua colazione?" domandò divertita e lasciai i miei occhi muoversi verso l'alto per poi tornare a guardarla. "Ti lamenti anche?" domandai fintamente annoiata. "Decisamente no" rispose per poi collegare di nuovo le nostre labbra insieme e mordendo il mio labbro inferiore facendomi ansimare dal piacevole dolore. Con fatica entrambe decidono di fermarci per seriamente andare a mangiare qualcosa, ma prima decidemmo di lavarci e cambiarci ci nuovo. Angela fu la prima ed io seconda. Una volta finito, trovai Angela già pronta e vestita per uscire, mentre io dovevo ancora scegliere i miei vestiti. Onestamente lo avevo fatto apposta, volevo un po' stuzzicarla. Uscì fuori dalla porta del bagno con i miei capelli raccolti e solo un asciugamano che avvolgeva il mio corpo. Angela era sul letto che guardava il telefono, ma una volta che mi feci presente, il telefono sembrava essere scomparso. Sotto il suo sguardo ardente mi abbassai al fianco della mia valigia, presi una maglietta nera a aderente e con una scollatura che mi scopriva entrambe la schiena e il seno, per poi aggiungerci un jeans e delle airforce bianche. Tornando nel bagno per vestirmi. Una volta pronta diedi una sistemata ai miei capelli e decisi di indossare un filo di trucco per concludere il look. "Vado bene?" Domandai mostrandomi e subito si alzò venendomi vicino. Angela invece indossava una maglia bianca con un jeans nero e le sue converse. "Sei bellissima amò" rispose afferrando la mia mano e facendomi fare un giro. Sorrisi "Amo quando indossi il bianco" risposi accarezzandole il braccio e tirarla con me verso l'uscita.
Dopo ciò Angela mi offri la colazione ad un bar e non potevo credere che tutto ciò fosse reale. Parlammo ancora un po' per poi uscire ed iniziare a camminare per le strade del centro. Passammo dentro alcuni negozi ed Angela insisti a comprarmi una collana che mi era piaciuta. Mi sentivo viziata. "Guarda che non sei la mia sugar mommy" dissi scherzando mentre mano per la mano camminavamo per le strade. "Lo so ma mi piace viziarti, sei la mia bimba" rispose con tono scherzoso e avvolgendo il suo braccio intorno al mio collo mantenendo le nostre dita incrociate. Risi alla sua risposta ma la lasciai andare. "Che ne dici di andare a quel parco" disse indicandone uno dall'altra parte della strada e attraversando ci spostammo lì. Rimassimo li una mezzo retta per poi continuare a camminare per trovare un ristorante di sushi. Facemmo pranzo e li parlammo di quella sera. "Sai dopo il concerto ci sarà un after party, parlando con gli altri alcuni vanno, ti va di passarci?" mi domandò mentre con le sue bacchette prendeva un altro pezzo. "Certamente!" risposi entusiasta, diciamo che queste erano le mie prime volte ed ero curiosa di andare ad un after party con altra gente famosa. Dopo ciò continuammo a mangiare per poi chiamare un taxi ed indirizzarci verso il posto dove si terrà il concerto.

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